hai ragione, divide, ma non gradirlo (come il sottoscritto) non significa necessariamente "essere chic". non ci vuole la puzza sotto il naso per considerarlo "abbozzato"...
dalle premesse mi aspettavo una recensione più "piccata", sinceramente, ma invece è molto equilibrata.
personalmente, mi sono trovato "a posteriori" d'accordo con alcune tuoi rilievi (delle spigolosità produttive che magari hanno reso un po' troppo 'cheesy' il prodotto finale - di fatti, secondo me più cheesy che non rococò), anche se a livello d'impatto, fruibilità e freschezza l'ho trovato superiore (di poco) al primo.
ultima cosa: a me il buon darione non è mai parso 'solare'. mi sembra tanto pessimista e crepuscolare quanto dente è biforcuto e romantico (nel senso buono). ma sono mie elucubrazioni ;)
secondo me, non esiste oggettività in critica. anzi, difficilmente esiste oggettività in assoluto. non si può mai prescindere dalle nostre limitazioni sensoriali o da centomila fattori che non sto qui a elencare: non siamo macchine, e le macchine di fatti non hanno spirito critico.
se vogliamo prendere l'oggettività come sinonimo di equilibrato, allora ok. la recensione dev'essere equilibrata, prendere in considerazione tutti i possibili fattori che concorrono al successo o al fallimento di un dato "oggetto artistico", e di lì costruire una critica - diciamo così. va bene che scriviamo intorno al lavoro altrui, va bene che abbiamo un minimo di influenza nelle sue sorti di vario tipo, ma riconosciamo con franchezza qual è il nostro posto. che non è inutile, ma non è neanche di "giudici oggettivi". non ci sono leggi in questo campo, e questi non sono trattati di diritto o fisica.
in definitiva, non capisco il tuo ragionamento: vuoi dire che "oggettivamente" il disco è discreto (o va cantato a squarciagola?) e chi non gradisce è uno snob a priori?
allora non ci sto proprio, scusa.
18/10/2010 Nuove esperienze sul vuoto
beh, fonti certe mi dicono che Il Nido era stato proposto per Sanremo 2010. poi, sinceramente io tutta sta foga contro Sanremo non la capisco.
06/05/2011 Vivere o niente
(chiedo venia, il commento precedente era mio ;)
08/05/2011 Vivere o niente
hai ragione, divide, ma non gradirlo (come il sottoscritto) non significa necessariamente "essere chic". non ci vuole la puzza sotto il naso per considerarlo "abbozzato"...
08/06/2011 Sto
silvio, ti adoro :D
20/06/2011 Vol.2: Poveri Cristi
dalle premesse mi aspettavo una recensione più "piccata", sinceramente, ma invece è molto equilibrata. personalmente, mi sono trovato "a posteriori" d'accordo con alcune tuoi rilievi (delle spigolosità produttive che magari hanno reso un po' troppo 'cheesy' il prodotto finale - di fatti, secondo me più cheesy che non rococò), anche se a livello d'impatto, fruibilità e freschezza l'ho trovato superiore (di poco) al primo. ultima cosa: a me il buon darione non è mai parso 'solare'. mi sembra tanto pessimista e crepuscolare quanto dente è biforcuto e romantico (nel senso buono). ma sono mie elucubrazioni ;)
20/06/2011 Vivere o niente
secondo me, non esiste oggettività in critica. anzi, difficilmente esiste oggettività in assoluto. non si può mai prescindere dalle nostre limitazioni sensoriali o da centomila fattori che non sto qui a elencare: non siamo macchine, e le macchine di fatti non hanno spirito critico. se vogliamo prendere l'oggettività come sinonimo di equilibrato, allora ok. la recensione dev'essere equilibrata, prendere in considerazione tutti i possibili fattori che concorrono al successo o al fallimento di un dato "oggetto artistico", e di lì costruire una critica - diciamo così. va bene che scriviamo intorno al lavoro altrui, va bene che abbiamo un minimo di influenza nelle sue sorti di vario tipo, ma riconosciamo con franchezza qual è il nostro posto. che non è inutile, ma non è neanche di "giudici oggettivi". non ci sono leggi in questo campo, e questi non sono trattati di diritto o fisica. in definitiva, non capisco il tuo ragionamento: vuoi dire che "oggettivamente" il disco è discreto (o va cantato a squarciagola?) e chi non gradisce è uno snob a priori? allora non ci sto proprio, scusa.