A quattro anni di distanza dal suo secondo disco, Escapulario, torna Franco Cava, artista italo-brasiliano conosciuto nel nostro Paese grazie alla versione carioca di Bella di Jovanotti.
Fu proprio Lorenzo Cherubini a fare girare il suo nome in Italia, producendogli i primi due dischi con la Soleluna: Bossa Jova e appunto Escapulario.
Dopo quattro anni di silenzio, di vita vissuta, del suo trasloco da Rio de Janeiro, capitale mondiale del carnevale, a Curitiba, capitale del rock dell’America del sud, di un libro di poesie pubblicato in Brasile (Forte, macchiato, carioca), Franco Cava torna con un nuovo singolo: Sulla riva, pubblicato questa volta per Aliante.
Sulla riva è un richiamo alla natura primordiale, una nenia a metà tra l’elettronica e le canzoni afro, è un film che ognuno di noi può vedere mettendo a fuoco le parole del testo, è un sentirsi di nuovo parte del mondo grazie ai quattro elementi della natura che ritroviamo sulla riva del mare: il cielo, il sole, la terra e l’acqua.
Sulla riva è una canzone che incanta sin dal primo ascolto per la delicatezza con cui i suoni si fondono con le parole scritte da Franco Cava, il tutto condito con i ritmi europei ed i ritmi esotici brasiliani ed africani.
Sulla riva anticipa l’uscita di Sambacord, terzo disco dell’artista italo-brasiliano, a cui hanno lavorato alla produzione nomi come Marcelo Costa (Caetano Veloso, Mariza Monte), Muri Costa (Dorival Caymmi), Leonardo Bessa e Mulillo da Rós.
Come Franco Cava, Sambacord sarà un disco che parlerà due lingue, due culture, due mondi che si confrontano e si fondono. Sarà un carnevale surreale, dove le acque musicali del “fiume di gennaio” usciranno dalle fontane barocche di Roma portando il canto degli “orixas” e la dolcezza della bossa nova.