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Fondazione Musica x Roma: presentata la nuova stagione

Martedì 4 Ottobre è stata presentata nei locali dell’Auditorium Parco della Musica di Roma la stagione 2011-2012 della Fondazione Musica Per Roma. Al nono anno di vita la Fondazione Musica per Roma prosegue lungo il percorso che, fin dall’inizio, le ha permesso di proporre un programma composito e accessibile, sperimentale e popolare al tempo stesso. Un lavoro encomiabile, volto ad abbattere gli steccati esistenti tra le aree culturali e dimostrare che la cultura è un gioiello a disposizione di tutti, anche in tempi di crisi.

Ma venendo alla presentazione della prossima stagione e a scorrere gli elenchi degli artisti e degli spettacoli di questa cartella stampa si rimane stupidi per tanto spessore artistico raggruppato in pochi mesi. Ma invece di perdersi nell’imbarazzo della scelta, tra centinaia di nomi in grassetto e centinaia di titoli in corsivo, è possibile suggerire alcuni itinerari personalizzati all’interno della stagione, rimandando al sito ufficiale dell’Auditorium la lettura della corposa carrellata di nomi.

Delineiamo, per esempio, un percorso dal gusto romantico-umanistico, selezionando, con l’aiuto del consulente musicale Flavio Severini, alcuni concerti evergreen (Antony, Paco de Lucia, Gino Paoli, Ray Gelato - nella foto - , Raphael Gualazzi, Claudio Baglioni, Pino Daniele), un progetto inedito come “Memorie di Adriano” dedicato alle canzoni del clan di Celentano (con Peppe Servillo, Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Furio Di Castri, Rita Marcotulli - nella foto sotto - , Mattia Barbieri), o l’omaggio ai canti di Rabindranath Tagore con la voce narrante di Giuseppe Cederna, ma anche un paio di appuntamenti con la Roma Sinfonietta (Ennio Morricone, Luis Bacalov), un Gospel durante il Natale all’Auditorium, una Lezione di Musica (ad esempio quella di Ludovico Einaudi, artista residente di questa stagione che, oltre alla direzione dell’Orchestra della Taranta, proporrà diversi progetti in corso d’opera). Un percorso che potrebbe assumere connotazioni storiografiche nel ripercorrere le tappe fondamentali delle vicende dell’umanità insieme ai massimi esperti che la domenica mattina conducono in sala Santa Cecilia una delle ricercatissime Lezioni di Storia, ma anche in compagnia di uno dei protagonisti dei Processi alla Storia o del serial Cantando sotto la Storia.

Esiste, ovviamente, anche un tragitto alternativo, con protagonisti del livello di Tori Amos, David Sylvian, Lamb, Uri Caine, Elio (nelle vesti del Figaro operistico), Daniele Silvestri, Natacha Atlas, ma pure il batterista Roberto Gatto (cui è stata assegnata una Carta Bianca per la realizzazione di una serie di progetti del tutto originali). Le lezioni più indicate per un pubblico con queste caratteristiche, oltre alle ormai celebri Lezioni di Rock (che quest’anno sono diventate serali e vengono ospitate in sale più grandi), sono le nuovissime Lezioni di Fumetto e Lezioni di Ascolto. La rassegna più indicata, invece, è senz’altro Generazione X, l’appuntamento con le giovani leve del rock e della canzone d’autore.

Il filone contemporaneo – sperimentale conduce naturalmente nel cuore della stagione Contemporanea, curata da Oscar Pizzo, che anche quest’anno abbatte i confini tra i vari linguaggi: musica, video, danza, arti visive. Tra un Omaggio a John Adams con la voce di David Moss, un’inedita performance di Piero Pelù nei panni di interprete ribelle, si può anche scegliere l’incontro tra l’arte scenica di Giorgio Barberio Corsetti, quella musicale di Riccardo Nova, e quella corporea di Shantala Shivalingappa, oppure la prima rappresentazione di A Book of Music 1944 di John Cage. La maggior parte delle serate vedono la partecipazione del PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble. Da non perdere, naturalmente, le nuove Lezioni di Contemporanea di Claudio Strinati. Ma il filone sperimentale pervade anche altre intersezioni del programma della stagione. A partire dalla seconda edizione de Festival del Circo che quest’anno schiera in pista C!rca, XY, Mathurin Bolze e soprattutto il fantasmagorico Buren Cirque. Per finire con MIT – Meet In Town seconda edizione estiva “open space” con il meglio delle nuove sonorità internazionali, della musica indipendente e dell’elettronica.

Il mondo del jazz è stato sempre egregiamente rappresentato al Parco della Musica, con tutti gli incroci “interdisciplinari” che gli sono propri. Nel corso di una delle novità di quest’anno, Quadrivio – sei serate tra musica, aritmetica, geometria e astronomia, ad esempio, Danilo Rea incontrerà Piero Angela in un inedito duetto tra tastiera e divagazione scientifica. Oltre alle serate in compagnia di artisti come Chick Corea, Gary Allen, Mike Stern, Paolo Fresu, proseguono le attività della PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra e del PMJL Parco della Musica Jazz Lab diretto da Enrico Rava. Una delle più “antiche” manifestazioni promosse da Musica per Roma, il Roma Jazz Festival, metterà in risalto gli elementi di fascino che, con lo scorrere del tempo, hanno fatto del jazz una musica sempre attuale. Tra gli appuntamenti: Wayne Shorter Quartet, Pat Metheny Trio, Dee Dee Bridgewater, Stefano Bollani con Hamilton De Holanda.

Costola del festival – e altro apprezzato incrocio - saràla mostra Artisti Italiani Contemporanei per il Jazz. La seconda Carta Bianca di questa stagione è stata assegnata a Brad Mehldau, ospite dell’Auditorium sin dai primordi, che si esibirà, tra l’altro, in Solo ein Trio con una delle migliori sezioni ritmiche della storia: Larry Grenadier e Jeff Ballard. In chiave di jazz sono anche molti dei dischi della Parco della Musica Records. Tra gli altri, Around Ornette diGiovanni Falzone Quintet, O papa pata di Maria Pia de Vito e Huwe Warren, il cd di successo Auditorium Recording Studio - Un incontro in Jazz con Gino Paoli, Flavio Boltro, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso e Roberto Gatto.

Agli appassionati con un profilo di tipo scientifico raccomandiamo, ovviamente, il Festival delle Scienze che, oltre a schierare alcuni tra i più celebrati scienziati e pensatori – da Marc Auge a Julian Barbour, da Peter Ludlow a Carlo Rovelli – proporrà spettacoli, concerti, exhibit, workshop e mostre. “Il tempo” sarà il tema di questo appuntamento internazionale

Al filone della tradizione culturale, oltre alcuni importanti concerti – come quelli di Teresa Salgueiro, Tinariwen, Talvin Singh, Alfio Antico, Unavantaluna, – va riferita l’attività dell’Orchestra di Piazza Vittorio, diretta da Mario Tronco e l’instancabile operosità della residente Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica diretta da Ambrogio Sparagna che presenta ogni anno diversi progetti: la Chiarastella natalizia, il Primo Maggio all’Auditorium, l’Ottobrata Roman.

Anche un’indole artistico-letteraria troverà un suo fil rouge nel corso della stagione. Al via la terza edizione di Libri Come, che, proseguirà il viaggio nella creatività in compagnia di grandi maestri; tra gli altri quest’anno sarà presente John Banville, più volte candidato al Nobel e vincitore del Franz Kafka Prize.

Nel corso della presentazione il Presidente della Fondazione Aurelio Regina ha dichiarato : “  500 appuntamenti che spaziano tra musica, spettacoli, cultura e arte, con diversi crossover, sempre più spesso incanalati in festival, rassegne, format originali. Un laboratorio in continua operatività che coniuga le attività delle sue orchestre e degli artisti con le sinergie produttive nazionali e internazionali, di internet, della radio, della nuova tv”.

E Carlo Fuortes, Amministratore delegato di Musica per Roma ha aggiunto:  “È un programma all’insegna dell’innovazione culturale, della ricerca e dell’apertura a nuovi linguaggi. E sono molti i progetti originali che verranno presentati nei prossimi mesi. Un programma che sarà più ampio e diversificato del passato. Perché riteniamo di dover investire in nuove produzioni. La cultura non è un bene voluttuario, è come il pane quotidiano”  

In definitiva una stagione che si preannuncia ricca di appuntamenti straordinari e di eventi unici: un calendario che colloca l’Auditorium Parco della Musica fra i più ambiziosi contenitori culturali del nostro paese, anzi diciamo pure europei. Per informazioni del programma, tutti i dettagli su  www.auditorium.com

Giampiero Cappellaro

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