Il grande ritmo dei treni neri è ancora vivo. Si tratta della canzone che Ernesto de Pascale, giornalista Dj e produttore, ha scritto nel 1988 insieme a Massimo Altomare e Roberto Terzani. E' un brano che ha risuonato più volte in questi ultimi mesi a 'Il Popolo del Blues' il programma da lui creato nel
Basta vedere solo alcuni nomi degli ospiti che sono intervenuti nel corso della trasmissione condotta da Fabrizio Berti e Giulia Nuti per rendersi conto dell'eredità che Ernesto de Pascale ha lasciato. (Qui a fianco Stefano Cantini (a sinistra) dona un suo ritratto di Ernesto de Pascale a Giulia Nuti e Fabrizio Berti de Il Popolo del Blues - © Giulia Naldini e Marco Quinti)
Molti gli ospiti dicevamo, a cominciare da Renzo Arbore che ha ricordato gli anni in cui de Pascale sceglieva gli artisti alla trasmissione Doc della Rai o Alessandro Bergonzoni, che si è soffermato su un docu-film girato insieme. Bernardo Lanzetti, dopo aver militato negli Acqua Fragile e nella Pfm, ha spiegato come con lui avesse trovato la persona giusta per la sua carriera attuale.
Quattro voci attuali di Radio Rai hanno rievocato l'esperienza di Rai Stereo Notte. Bruno Casini si è soffermato sulla nascita del rock fiorentino che li ha visti insieme protagonisti negli anni '80, mentre dall'Inghilterra il padre del folk rock britannico Ashley Hutchings ha voluto sottolineare l'album inciso in comune, 'My Land is Your Land', sull'incontro tra le cultura inglese e quella italiana.
E poi i musicisti come
In pratica con la sua prematura scomparsa si è perso un punto di riferimento per il mondo della musica. Soprattutto lo ha perso Firenze, dove è voluto tornare dopo l'esperienza romana, convinto che fosse il posto giusto per lo sviluppo della musica di qualità. Per molti era una coscienza critica, anzi scomoda. Anche per questo Firenze non lo ha ricambiato come la sua grande competenza avrebbe meritato. E al di là delle tante manifestazioni di affetto personali e di belle iniziative indipendenti, non lo ha fatto in questo suo primo anno di assenza.
Michele Manzotti