Il Premio Ciampi è appeso ad un filo. Arrivato alla sua 17° edizione, non si sa ancora se il prossimo ottobre potrà festeggiare l’anno della maggiore età. Per chi segue eventi e destini della musica italiana, quella che segue sembrerà una spiegazione superflua. Eppure va ricordato che la rassegna - dedicata al cantautore Piero Ciampi, livornese di nascita e attitudine, scomparso nel
E così si spiega il lancio di una sottoscrizione popolare per cercare di far cassa e salvare il Ciampi; la donazione è libera, ma chi verserà almeno 50 euro potrà automaticamente diventare socio del Premio. Che la situazione sia abbastanza delicata lo confermano le parole del direttore artistico Franco Carratori: “Bisogna fare presto. Il bando scade il 30 giugno, ma ci si dovrebbe muovere molto prima: ci vogliono infatti certezze per contattare gli artisti, organizzare scalette e firmare i contratti”.
In queste ultime settimane sono arrivate in gran numero le dichiarazioni di artisti pronti a schierarsi a fianco del Premio. Tra i più diversi – Luciano Ligabue (“Va salvato. Si occupa con grande attenzione di proteggere, segnalare e difendere la musica d’autore”), Paola Turci, Carmen Consoli, Piero Pelù, Enriquez Greppi della Bandabardò, Sid Griffin, l’ex Cream Jack Bruce, Peppe Voltarelli -, ma tutti uniti dalla volontà di non far morire la rassegna livornese.
Tra le tante dichiarazioni scegliamo quella di Renzo Arbore: “In tempi di cattive canzoni, la musica buona che esce dalla porta è sempre bene che rientri dalla finestra. Il Premio Ciampi è la finestra giusta, con il suo davanzale fiorito di piante: le sue belle canzoni”. La nostra testata e condivide, lasciando aperte le finestre per tutta la buona musica che è passata da Livorno e che a Livorno deve tornare.
Francesco Garozzo