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Nasce la Fondazione Lelio Luttazzi

 

A poco più di tre mesi dalla sua scomparsa, avvenuta nel luglio scorso a Trieste (la “sua” Trieste come amava ricordarla lui), a Lelio Luttazzi viene dedicata una Fondazione. Un segno chiaro e inequivocabile da parte di sua moglie Rossana Moretti, compagna per quasi quarant’anni del maestro triestino, di non lasciar cadere nel dimenticatoio un artista importante come Luttazzi per la scena musicale italiana.

La sede della Fondazione Lelio Luttazzi non poteva che essere Trieste, città che lo ha visto nascere nel 1923, crescere, partire subito dopo la guerra per Milano, Torino, Roma, per poi ritornare stabilmente nel 2008, in una casa adiacente Piazza Unità d’Italia, una delle più belle e suggestive piazze italiane. Proprio in questa piazza triestina Luttazzi ha tenuto a metà agosto 2009 il suo ultimo concerto, davanti al mare, in una serata memorabile e carica di un pathos sincero che aleggiava tra il pubblico e gli amici intervenuti.

Una carriera lunga, iniziata quando universitario suonava in teatro (spesso prima di personaggi più noti a cui lui e il suo gruppo facevano da apripista) e approdata in televisione, passando prima per la radio. Una figura carismatica con caratteristiche difficilmente riconducibili ad un solo personaggio. Luttazzi era innanzitutto un grande musicista, capace di grandi aperture jazz e swing che lo hanno portato a suonare con grandi musicisti internazionali così come aveva la sintesi per diventare autore di “canzonette” più leggere come quelle interpretate da Mina, Rita Pavone o Jula De Palma. Ha voluto cimentarsi anche con il suo dialetto friulano, regalandoci un’ironica El can de Trieste, brano inciso per la storica etichetta Vedette. Di molte canzoni scriveva quindi anche i testi, così come in radio curava direttamente la stesura delle sue trasmissioni e a tutto questo si aggiungeva un spigliatezza naturale e un senso dell’humor che lo rendevano simpatico e professionale al tempo stesso, portatore sano di un nuovo modo di fare in televisione mischiando appunto intrattenimento e conduzione (su tutte vanno ricordate almeno Studio 1 con Mina o Doppia Coppia con Sylvie Vartan). Da uomo curioso e poliedrico, Luttazzi non si è lasciato scappare neanche il mondo del cinema, prendendo parte ad alcuni film in qualità di attore, ma soprattutto va ricordato per la sua opera prestata nelle colonne sonore per esempio del Principe De Curtis… (Totò, Peppino e la Malafemmina o Totò, lascia o raddoppia?). Per i più giovani il nome di Lelio Luttazzi è facile associarlo alla mitica trasmissione radiofonica  Hit Parade – e nessuno lo discute – ma siamo certi che uno dei compiti di questa nuova Fondazione sarà proprio quello di saper valorizzare l’apporto complessivo che il maestro triestino ha dato al mondo dello spettacolo italiano.

Un forte pensiero al passato quindi (è già partito l’enorme lavoro di catalogazione di tutto il materiale che lo vede coinvolto in tutte le arti visive e musicali), ma anche una decisa vocazione al futuro, visto che tra i progetti della Fondazione c’è la volontà di aiutare i giovani che intendono perfezionarsi nel campo della musica e più in generale promuovere iniziative che sappiano coniugare attenzione al sociale e valorizzazione di nuovi talenti. Un primo gesto concreto si avrà nella prossima primavera, quando in collaborazione con la Casa della Musica di Trieste (una realtà straordinaria per dinamismo e qualità dei servizi offerti) prenderà vita il “Premio Lelio Luttazzi”, concorso per giovani pianisti Jazz.

La data scelta per l’inaugurazione della Fondazione è venerdì 22 ottobre e il luogo non poteva che essere Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste, dove alla presenza della moglie Rossana, di amici, colleghi e autorità cittadine con in prima fila il Sindaco Roberto Dipiazza, verrà ufficializzata la nascita della Fondazione Lelio Luttazzi. Saranno proposti in anteprima i contributi di Fabio Fazio, Fiorello, Lina Wertmuller, Pippo Baudo e molti altri testimonial.

Per altre info sulla conferenza stampa:

Paola Sain e Daniela Volpe

ufficiostampa@volpesain.com

Tel. 040 762667

 

Venerdì 22 ottobre 2010  -   ore 11.00

Sala dei Matrimoni (Piazza Unità d’Italia)

Trieste

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