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sabato 9 maggio, omaggio a Gianni Sassi con gli AREA a Monza

 

Quando si pensa ad un “gruppo musicale” italiano, poche, pochissime realtà possono venire in mente prima degli Area. Musicisti sopraffini, avevano trovato un'amalgama ed un'alchimia musicale senza eguali, a cui potevano aggiungere una punta di diamante chiamata Demetrio Stratos (maestro della voce come è stato più volte definito). Erano riusciti inpoco tempo a ritagliarsi una fetta di stima e di invidia (che non paia troppo eccessivo questo termine, ma in fondo infondo, un po' era così...) da parte di molti colleghi per la loro creatività, per quella libertà espressiva che tanto ha segnato gli anni Settanta. Ma quando pensi agli Area devi per forza di cose far correre il pensiero  anche a chi ripose fiducia in loro, una figura che fu fonte di confronto e spesso di ispirazione, ovvero Gianni Sassi. Sassi era un artista nel vero senso della parola (produttore discografico, imprenditore , fotografo…) e anche se il destino ha voluto portarselo via prematuramente nel 1993, la sua figura e la sua importanza storica nell'arte italiana rimarrà indelebile.

Dopo un periodo di alti e bassi, è ormai da una decina di anni che gli Area sono tornati alla grande con concerti in tutta Italia, ma anche in Europa e nel mondo. Paolo Tofani (chitarre, bouzouki, strumenti a corda vari), Ares Tavolazzi (basso) e Patrizio Fariselli (tastiere e pianoforte) con l’inserimento di Walter Paoli alla batteria (qui cogliamo l’occasione per ricordare il batterista storico degli Area, quel Giulio Capiozzo, talento puro del ritmo, che ci ha lasciato nel 2000, qui una sua foto) suonano come pochi in Italia e i loro percorsi/interessi artistici personali che hanno coltivato in questi anni, non hanno fatto altro che cementare ulteriormente un’amicizia e una tecnica musicale che riversano nei loro concerti.

La prossima occasione per vedere gli Area dal vivo la fornisce l’ultimo appuntamento della fortunata rassegna ‘LAMPI di  Musicamorfosi’ (http://www.musicamorfosi.it/lampi/), che invita proprio gli AREA per rendere omaggio all’ideatore del loro messaggio artistico, in uno spettacolo promosso da Circle - Circuito Lombardo Europeo per lo spettacolo dal vivo.
Attivi dal 1972, vengono riconosciuti - da pubblico e addetti ai lavori - creatori di un sound che sa unire con un efficacia stilistica fino ad oggi insuperata, il jazz, il rock, il progressive, la world music, l’avanguardia, la pura sperimentazione e la canzone politica. Dopo 30 anni di cambiamenti sociali, evoluzioni musicali e tecnologiche, eccoli nuovamente insieme sul palco per lanciare nel futuro l’incredibile esperienza musicale e sociale chiamata Area.

Un gruppo fortemente ispirato da un “sesto elemento”: Gianni Sassi, fondatore della Cramps Record (qui in una rara foto, visto che era un personaggio che difficilmente si faceva fotografarte) e loro discografico, creatore con Sergio Albergoni dei testi delle canzoni firmati con lo pseudonimo Frankestein. Un concerto che è anche un omaggio a Gianni Sassi (1938-1993) geniale art director, editore, e promotore culturale milanese. Per l’occasione verranno svelate immagini e testimonianze tratte dall’archivio della famiglia del ceramista Franco Bucci, suo fratello d’idee, di vita e di progetti.

Gianni Sassi fu un vero innovatore dal Sessanta fino ai primi anni Novanta. Una di quelle figure di confine tra creatività pura e grande capacità applicativa, che riusciva a mettere insieme tante personalità diverse. Le sue attività hanno spaziato dalla casa discografica Cramps (gli Area, per cui scrivevano anche i testi Eugenio Finardi, Alberto Camerini e tante avanguardie musicali) alla rivista letteraria Alfabeta, da La Gola, dedicata al cibo, alla rivista scientifica SE Scienza Esperienza. E poi festival di ogni tipo, dalla poesia alla danza. Sulla carta d'identità aveva scritto «grafico», ma quante capacità multidisciplinari, si direbbe oggi, e come sapeva applicarle. Di una Milano che poteva essere insieme bellissima e inquietante, liberatoria e opprimente, Sassi era un regista a tutto campo più che un «operatore culturale». In realtà, ha fatto politica nel senso più nobile del termine. Per Frankenstein, suo pseudonimo come autore con Sergio Albergoni, contavano i progetti: accogliere il talento, prima ancora che promuoverlo. Non gli interessavano i contenitori ma i contenuti, non i numeri ma le persone, non le etichette ma le emozioni. Un intellettuale con un'anima pop che ha costruito veri e propri palinsesti, già molto lontani da quelli televisivi, nei quali il senso, e qualche volta il non senso, erano gli ospiti privilegiati. Con una visione in cui l'iconografia e la forma avevano un peso almeno pari a quello dei contenuti e una progettualità sempre al limite dell'utopia, immersa in un' attività febbrile e concreta. Con forme organizzative (Cooperativa Intrapresa era il nome di una delle sue «scatole» operative) altrettanto innovative e con scelte «alternative» che hanno saputo avvicinare tante persone a una cultura aperta e stimolante. Gianni Sassi ha disegnato davvero nuovi ambienti, culturali e non solo, adattando il suo grande talento a una città che ha contribuito fortemente a cambiare. Cogliendo il nuovo e il diverso degli ambienti che ha attraversato. Creando e lavorando insieme agli altri in una Milano corale che tanto ha influenzato anche i suoi contemporanei. Spesso era senza risorse. Mai senza idee.

Gli Area oggi sono Ares Tavolazzi, Patrizio Fariselli, Paolo TofaniWalter Paoli, questo il link all'evento http://www.musicamorfosi.it/lampi/area-omaggio-gianni-sassi/


Viviana Bucci e Claudio Bartolucci hanno creato un sito archivio, nel 2003 a dieci anni dalla scomparsa di Gianni Sassi,
Il progetto era ambizioso: ricostruire l'intensa vita e opera professionale di Sassi fino allora quasi invisibile nella rete. Costato alcuni anni di lavoro il sito è diventato subito un punto di riferimento per quanti volessero conoscerne la storia.

Il biglietto costa 15,90 inprevendita (presso la ProMonza oppure tramite il circuito www.vivaticket.it), mentre sabato sera costerà 20 euro.

 

 

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