di Irene Leone

"Nonostante io faccia il musicista raramente pubblico canzoni. Sembra un paradosso ma mi piace accompagnarle a un lavoro d’insieme, un disco. Oggi però, mi ricordo più che mai che scrivere è un’urgenza, una necessità assoluta. Lasciami stare è la mia canzone del momento, è il mio canto contro il malessere. È il modo per dirvi che sono qui con voi, sto bene e ho voglia di tornare sul palco a maltrattare tasti bianchi e neri.”

È così che Renzo Rubino annuncia sui social l’uscita del singolo Lasciami stare, dal 12 Febbraio su tutte le piattaforme.
Dopo la magica esperienza della seconda edizione del suo ‘Porto Rubino’ di cui avevamo parlato da queste pagine (leggi l’articolo), il festival ideato dallo stesso artista e diventato un docu-film presentato alla 15ma edizione della Festa del Cinema di Roma e trasmesso poi su SkyArte, Rubino propone un singolo che con eleganza ci riporta al momento in cui tutti, costretti a trascorrere più tempo con noi stessi a causa della pandemia, ci siamo trovati a fare i conti con la nostra voce interiore. 

“Più o meno in questo periodo, nel 2020 cominciava il lockdown nazionale. Come tutte le situazioni “estreme”, questa condizione ha costretto tutti a fare i conti con i propri limiti ma anche con le proprie virtù, con il coraggio e con le paure, con spazi piccoli che devono diventare enormi per poterli trasformare in “MONDO”. Il cielo, che non si può che guardare dalla finestra, diventa più limpido che mai e il frastuono della città diventa silenzio. Il sentimento che lega tutto questo è la Malinconia, che è la Felicità di essere Tristi.”

Un brano che si propone senza drammaticità ma, come dice lo stesso Rubino, con la malinconia sana di chi, nel momento del silenzio, ha iniziato a farsi forse troppe domande.

Scritto interamente da Rubino – ma da segnalare c’è il tocco di Mauro Ottolini che ha curato l’arrangiamento dei fiati e di Andrea Beninati per l’arrangiamento della sezione ritmica -  Lasciami stare  racconta anche il silenzio composto degli artisti nel primo lockdown, la sofferenza per la mancanza dei live e del rapporto diretto col pubblico, l’incognita costante per ciò che verrà, da un anno a questa parte. Alla fine di tutto, però, la speranza trova sempre spazio. Così, per Renzo Rubino, questo nuovo brano diventa un vero e proprio “Canto contro il malessere”.