ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

XXI Premio Ciampi

"Il bilancio è estremamente positivo, anche se è stata un’edizione penalizzata dai tagli che hanno comportato la riduzione degli eventi e il fatto doloroso di rinunciare al Teatro Goldoni. Ma da un altro punto di vista la scelta della Goldonetta si è rivelata felice. Al di là di tutto questo credo che il Premio Ciampi abbia confermato il suo ruolo e il suo essere punto di riferimento per la musica italiana nella vetrina delle due serate finali. I semi che abbiamo lanciato nel passato hanno dato frutti inimmaginabili dato che quasi tutti i musicisti hanno interpretato un brano ciampiano secondo il loro punto di vista artistico". La soddisfazione di Franco Carratori, direttore artistico del Premio Ciampi, non riguarda quindi solo la qualità del premio che da 21 anni si tiene a Livorno, quanto l'attualità del repertorio del cantautore scomparso nel 1980.

Perché su una cosa non possono esserci dubbi: la bellezza delle canzoni. Se a 35 anni dalla morte di Piero Ciampi i suoi brani entrano nel repertorio di gruppi e artisti che toccano i generi più vari, vuol dire che l’opera di recupero e divulgazione da parte del Premio che porta il suo nome è stata importante. Lo hanno dimostrato ancora una volta le serate finali della manifestazione che si sono tenute alla Goldonetta. Così ecco che si passa dalla vincitrice 18enne del concorso nazionale, Lucia Carmignani, che interpreta Tu no (in alto, nella foto d'apertura , a fianco del presentatore della rassegna Paolo Pasi), musicisti navigati come Petra Magoni e Ferruccio Spinetti che hanno presentato Come faceva freddo, passando per la versione in napoletano de Il vino dei Letti Sfatti con ospite speciale Fausto Mesolella, (qui nella foto), al reggae dei Roots United con Hai lasciato a casa il tuo sorriso (premio migliore cover di Piero Ciampi), fino a Sporca estate nel particolare recitar cantando di Vincenzo Costantino Cinaski.

Ma il Premio Ciampi non è solo recupero dell’opera ciampiana. Infatti è attraverso di essa che Livorno diventa trampolino di lancio per tante carriere, e alcune divenute davvero importanti. Un esempio è quello di Sara Loreni. Vincitrice del concorso nel 2010, Sara è stata al centro dell’attenzione del grande pubblico per avere rifiutato di proseguire con l’esperienza X Factor. Promossa a pieni voti dalla giuria, ha preferito lasciare una ribalta televisiva per proseguire il suo lavoro di ricerca basato sull’elettronica (qui a fianco nella foto). Oppure Marco Rovelli, già con Les Anarchistes vincitori nel 2002, e impegnato in una visione personale del cantautorato. Anche i pisani Gatti Mézzi, che hanno festeggiato i 10 anni di attività annunciando il sesto disco a lunga durata, si caratterizzano per uno spirito popolare che si sposa allo swing e al linguaggio jazzato condotti con particolare raffinatezza. Ai Sinfonico Honolulu (foto qui sotto) si è aggiunto per due brani sul palco Gary Lucas, tra cui Vecchio frac di Domenico Modugno.
L’ospite straniero della rassegna, accompagnato da Alessio Franchini, nel suo set ha dato saggio della grande bravura strumentale unita agli effetti di una pedaliera varia e indispensabile al suo discorso artistico. Come ogni anno, inoltre, il Premio si è caratterizzato come una festa della musica e di una riflessione su tematiche legate alla canzone d’autore. Per questo era presente il giornalista Enzo Gentile con il suo libro 'Lontani dagli occhi - Vita sorte e miracoli di artisti esemplari: Piero Ciampi, Fred Buscaglione, Sergio Endrigo, Nino Ferrer, Herbert Pagani'. Inoltre Gary Lucas si è intrattenuto con il pubblico grazie a un’intervista condotta da Antonio Vivaldi, uno dei giurati della rassegna. Ricordiamo anche il concerto-registrazione dello spettacolo di Bobo Rondelli 'Piero Ciampi ve lo faccio vedere io'. Un’antologia della produzione ciampiana rivista dall’ex Ottavo Padiglione, ormai arrivato alla maturità artistica nonostante (ancora,e per fortuna) l’aspetto scanzonato che lo caratterizza da sempre.
Ora c’è da pensare al futuro, con la speranza che la Regione Toscana torni ad erogare il contributo del 2014 (dimezzato quest’anno e in forse fino all’ultimo momento).
Era stata proprio la Regione a salvare la rassegna nel 2012 ed è proprio la certezza del contributo ad essere necessaria per continuare a fornire edizioni di qualità.

------------------------------------

Per le foto si ringrazia Foto Novi Livorno (www.fotonovi.com)
La foto di Sara Loreni è presa dalla sua pagina Facebook
L
a foto dei Letti Sfatti è presa dalla loro pagina Facebook


 

Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento