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New Age Club, Roncade

Estra

Gli Estra sono tornati, e sono tornati alla grande, con un concerto al New Age di Roncade (poco fuori Treviso), che registrava sold out in prevendita già alcuni giorni prima della fatidica data del nuovo debutto.
La band trevigiana, a distanza di 11 anni dalla pubblicazione dell’ultimo album (il live A conficcarsi in carne d’amore), torna sul palco ripercorrendo la sua carriera con brani passati alla storia della musica rock d’autore italiana e che, questo concerto ne è la felice dimostrazione, il pubblico (composto per lo più da quarantenni) non ha certo dimenticato.

Quello di Roncade è il primo dei concerti di un breve tour che porterà gli Estra ad esibirsi durante il mese di aprile anche al Tunnel di Milano, al Viper di Firenze e allo Init di Roma. Sicuramente la scelta di un locale storico a due passi da dove la band guidata da Giulio Casale ha visto la luce nel lontano 1991 non è del tutto casuale per questa tanto attesa “reunion”. Ma per l’estate sono previsti già nuovi appuntamenti e il primo sarà l’11 Giugno al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano) in occasione dei 20 anni di Emergency.
Gli Estra, una delle band più importanti nel panorama rock indipendente italiano del decennio a cavallo tra gli anni ‘90 e i 2000, avevano lasciato intendere più o meno velatamente tramite la stampa specializzata che si sarebbero rimessi insieme e qualche giorno prima del concerto di Roncade è uscito il nuovo singolo Veleno che resta (per ora acquistabile tramite i canali digitali) accompagnato da un bellissimo video in bianco e nero.


E il ritorno sulle scene non poteva essere accolto in modo migliore: il pubblico ha riempito all’inverosimile il locale ed ha iniziato a chiamare a gran voce con calore e fortissima partecipazione emotiva e corale ed ha avvolto quindi in un enorme abbraccio la band, come nel più atteso dei “ritorni a casa”.
La formazione storica che vede Giulio Casale alla voce, Eddy Bassan al basso, Nicola Ghedin alla batteria e Abe Salvadori alla chitarra, si arricchisce per l’occasione di un altro elemento, il polistrumentista Stefano Andreatta (nell’occasione alla chitarra, al synth e al flauto traverso).

In maglietta e pantaloni scuri, barba un po’ lunga e capelli biondissimi, Casale sale sul palco per ultimo ed augura a tutti un buon divertimento con un simbolico brindisi alla salute del pubblico e da quel momento l’atmosfera sale alle stelle. L’onda rock travolge immediatamente e inevitabilmente tutti i presenti: migliaia di mani, di braccia e di teste si muovono a tempo, corpi e  capelli danzano all’unisono e altrettante bocche cantano le stesse parole di Giulio. Come se gli ultimi dieci anni senza gli Estra non fossero davvero passati, come se tutto fosse tornato uguale ad allora (e sappiamo bene che non lo è, ma la musica crea meravigliose illusioni a volte), ma più ricco, più intenso, più vivo nei nuovi arrangiamenti, grazie anche alle nuove avventure intraprese in questo intervallo di tempo singolarmente da ognuno dei componenti della band.

Del resto Giulio Casale non lo avevamo mai perso di vista in questi anni, essendosi dedicato alla poesia, alla letteratura e al teatro. Importanti, fra gli altri, il suo libro su Giorgio Gaber, Se ci fosse un uomo - gli anni affollati del Signor Gaber (pubblicato nel 2006 da Arcana), un itinerario tra i pensieri e le parole del Signor G dal 1970 fino agli ultimi dischi, e lo spettacolo teatrale su Fernanda Pivano Canzone per Nanda che ha debuttato al Piccolo di Milano nel 2009.
Infine in  questi mesi sta ancora portando in giro per l’Italia (dal 2012) con Andrea Scanzi lo spettacolo “a quattro mani” Le cattive strade, dedicato a Faber .

Il concerto di stasera è di quelli che non si dimenticheranno facilmente e gli stessi musicisti ne sembrano quasi stupiti, emozionati e naturalmente felici, travolti a loro volta dalle emozioni che di rimando risalgono dalla platea al palco. Le prime file accolgono a braccia aperte Casale quando si lancia letteralmente sul pubblico, attraversando con un lungo passo il breve spazio che separa il palco dalla transenna. Salendo in equilibrio sulla stessa, continua a cantare sorretto da decine di mani alle caviglie, le stesse mani protese che poi stringerà senza timore nel corso del concerto con grande familiarità più e più volte. Sono i suoi coetanei veneti, in gran parte trevigiani, amici di sempre che anche fisicamente lo accolgono, lo trascinano, lo sollevano, lo tengono sopra di loro, sulle loro teste, per riconsegnarlo al palcoscenico e ai compagni musicisti visibilmente ancor più carico di energia e di adrenalina.

In quasi due ore di concerto dai ritmi strettissimi, la scaletta ripropone tutti i più grandi successi del gruppo, amati e riconosciuti dal pubblico anche se riarrangiati in modo nuovo, splendidamente, anche grazie agli interventi innovativi di Stefano Andreatta,  la new entry del gruppo.
E’ una grande festa, anzi una Fiesta, per dirla con il titolo di uno dei brani più famosi degli Estra, ricca anche di colori, di luci violente molto teatrali, di grande energia, sudore e divertimento per tutti. Una splendida festa che segna forse un nuovo inzio: lo speriamo, anzi, ci vogliamo credere davvero tutti.
Bentornati, Estra!


 

SCALETTA 11.04.2014

Roncade, New Age Club

PREGHIERA
NORDEST COWBOY
MINIMO
MIELE
SOFFOCHI?
AI TUOI OCCHI
PASSAMI DA DENTRO
RISVEGLIO
SIGNOR JONES
UN VARCO
VIENI
CHE VI PIACCIA O NO
DAI RECINTI
VELENO CHE RESTA (inedito)
PUOI DISTRUGGERE
NON CANTO
HANABEL
FIESTA
L’UOMO COI TAGLI
SACRALE

Bis
NIENTE DA DIRE
TECNICA DI RILASSAMENTO


PROSSIME DATE


11 Giugno – Carroponte (Milano)


 

 

 

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In dettaglio

  • Data: 2014-04-11
  • Luogo: New Age Club, Roncade
  • Artista: Estra

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