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Suoni di Marca, Treviso

Antonella Ruggiero e Maurizio Camardi World Ensemble

Gli universi diversi di Antonella Ruggiero e Maurizio Camardi World Ensemble.

Sono due mondi piuttosto distanti quegli “Universi diversi” che si incontrano a Treviso sul palco principale dell'edizione 2016 di Suoni di Marca per fondersi in uno spettacolo dai toni raffinati e multisfaccettati. Il jazz/world del padovano Maurizio Camardi e della sua Ensemble  composta da Francesco Signorini alle tastiere, Federico Malaman al basso, Davide De Vito alla batteria, e la presenza di Ernesttico alle percussioni, oltre allo stesso Camardi ai sassofoni ed altri strumenti a fiato, abbraccia il pop elegante di Antonella Ruggiero in un percorso molto interessante attraverso mondi tanto differenti e altrettanto differenti modi di vivere la musica.

Luoghi lontani, sonorità etniche, ma anche lingue molto diverse tra loro e distanti nel tempo: dalla tradizione antica al contemporaneo, dallo spirituale al quotidiano. Antonella Ruggiero, con la sua grande sensibilità e sempre viva voglia di sperimentare, di ricercare, di evolversi come artista, ci conduce con sapienza in un viaggio musicale che tocca il Sudamerica, l'Armenia, CapoVerde, l'India, per ritornare poi in Italia, tra Roma e Genova in particolare. La Genova è quella raccontata da De Andrè, quella che ci è così cara, qui riscoperta e rivissuta attraverso la splendida voce della Ruggiero, anche lei genovese. Echi lontani e voci di strumenti sconosciuti affiancati a quelli tradizionali, presenza importante di percussioni, musicisti di grande esperienza, eclettici e versatili, una voce unica dall'estensione sempre incredibile sono gli ingredienti di una serata particolare nell'ambito del festival trevigiano che anche quest'anno propone ottime occasioni di incontro ed ascolto per tutti i gusti.

Il pubblico di stasera è attento, curioso, composto ma affettuoso nell'accogliere un'artista così particolare ed un ensemble di musicisti di altissimo livello. Sul palco l'intesa tra l'Ensemble guidata da Maurizio Camardi e Antonella Ruggiero è splendida;  la voce di lei, inconfondibile e importante, gioca con gli strumenti e con i “sonagli” di diversa foggia con cui si accompagna a volte, diventando essa stessa suono, eco di emozioni profonde che affiorano, attraggono, e quasi ipnotizzano. Dopo l'intenso brano strumentale che apre il concerto, entra in scena Antonella e propone un intenso Padre Nostro in lingua franca (un miscuglio di lingue tra cui il veneziano e l'arabo, parlata nel '500 da navigatori, pirati e corsari, utile per i commerci e gli scambi tra le diverse popolazioni, spiega Camardi, che è autore del brano), per poi passare al genovese dei vicoli  (anch'essa lingua “mista” con influenze di diverse culture mediterranee) quello usato da Fabrizio De Andrè in Creuza de ma. Seguono le sonorità di Capo Verde con un brano portato al successo da  Cesarea Evora,  per passare poi a un pezzo tratto dal  concerto eseguito nella sinagoga di Berlino, in lingua ebraica. Note di basso possenti, assoli di sassofono tra jazz e ritmi sudamericani ci portano quindi in Brasile, per poi sbarcare nuovamente a casa nostra, anzi, a casa della Ruggiero, con una canzone portata a Sanremo da solista nel 2005 e che fa parte del miglior repertorio pop della cantante ligure, Echi d'infinito.

Alcuni brani sono stati scritti da Camardi appositamente per Antonella e la sua grande estensione vocale, come Armaduk che vede l'utilizzo di uno strumento a fiato che proviene dalla tradizione armena, il duduk. che si sposa splendidamente con i suoi coloratissimi vocalizzi. Quindi l'atmosfera si fa ancora più intensa con una preghiera nata contro le guerre in Sudamerica il cui testo è qui tradotto in italiano, e si scioglie infine in un mantra indiano bene augurante, Tum Hi Shiva, dal primo lavoro da solista della Ruggiero, l'album Libera del 1996 registrato appunto dopo una esperienza in India.

Dopo un concerto di circa un'ora, ricchissimo di sonorità colorate ed esotiche, complice la vivace presenza del percussionista cubano Ernesttico, che in Italia è noto soprattutto per le sue collaborazioni  con Jovanotti, Pino Daniele e Zucchero, al momento dei bis non può mancare quella parte importante della storia musicale di Antonella che è rappresentata dalla fortunata esperienza con i Matia Bazar. Vacanze romane è forse la canzone che più le è rimasta incollata addosso, un brano che il pubblico ama sempre molto e al quale la stessa Ruggiero è legata forse più che ad ogni altra hit dello storico gruppo genovese. In questa versione, il clarino di Maurizio Camardi dà una bellissima veste al celebre motivo di introduzione e, insieme alla voce acuta e cristallina di Antonella, ne rende una versione molto elegante e sensuale. La chiusura della serata è affidata a un altro brano evergreen e molto noto, Guantanamera, che coinvolge il pubblico in una grande partecipazione corale. Del resto, la città di Treviso attendeva questo concerto da un anno e la Ruggiero non ha tradito le aspettative. L'appuntamento infatti era previsto nel corso dell'edizione 2015 di “Suoni di Marca”, ma all'ultimo, per un problema fisico della cantante, era dovuto saltare e questa è stata l'occasione per Antonella di recuperare la data, e per il pubblico trevigiano di dimostrarle tutto l'affetto e la gioia di poter abbracciare una grande artista dalle molteplici ed eclettiche qualità.

 Foto e report di Valeria Bissacco

ANTONELLA RUGGIERO - Universi Diversi
Scaletta
Lo scoglio dei mangiabarche (strumentale)
Nos Padre
Crueza de ma
Linda Mimosa
Respondemos
Alfonsina y el mar
Echi di infinito
Armaduk
Solo le pido a Dios (A Dio chiederò)
Tum hi Shiva

bis
Vacanze romane
Guantanamera

 

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In dettaglio

  • Data: 2016-08-03
  • Luogo: Suoni di Marca, Treviso
  • Artista: Antonella Ruggiero e Maurizio Camardi World Ensemble

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