The Boss, Milano
Carlo Ozzella, classe 1981, si avvicina alla musica rock dopo aver visto Bruce Springsteen sul palco del Festival di Sanremo del 1996 e la affianca alla sua passione per la grande canzone d’autore italiana (De Gregori, Guccini, De Andrè), per i primi grandi artisti del rock’n’roll e per la musica irlandese, iniziando una intensa attività live con diverse band. Nel 2013 pubblica il suo primo album Il lato sbagliato della strada, che ottiene positivi riscontri sia di critica che di pubblico, in cui alterna il cantato in inglese ed in italiano e che dimostra chiaramente sia dal lato musicale che testuale le forti influenze legate ai suoi amori musicali.
Il secondo album Storie della fine di un’estate è del 2016 e conferma il talento dell’artista mostrando una variazione di stile, a partire dai brani che qui sono tutti ormai in italiano, virando decisamente verso la canzone d’autore anche se non mancano momenti folk-rock e i alcuni casi pop-rock.
Nell’intimo e confortevole locale The Boss, Carlo Ozzella ha presentato invece qualche sera fa il suo nuovo lavoro Demoni da solo sul palco in versione acustica, ed è stata quasi una festa in famiglia con gli amici, visto anche che nell’occasione ricorreva anche il suo 36esimo compleanno. Per oltre due ore, con un intervallo giusto per brindare e mangiare una fetta di torta, l’artista ha presentato diversi brani nuovi alternandoli a canzoni presenti nei primi due lavori e alcune cover, in primis di Bruce Springsteen. Con lui sul palco è salito un gradito ospite e genuino rocker, Luca Milani, (a proposito, non perdetevi il suo ultimo lavoro -leggi la recensione- Fireworks for lonely hearts con la sua band The glorious homeless) per i brani Two hearts e No surrender, ma anche per una versione di Mulholland drive dei Gaslight Anthem e un omaggio a due band italiane con Only Rain, splendido brano dei Lowlands, band pavese, e la versione in italiano intitolata Quando il cielo è fragile di Tears are falling down dei Miami and the Groovers.
Dal lavoro nuovo arrivano ben sei delle dieci canzoni contenute nell’album, a partire da Belle Aurore che è anche il primo singolo e che, per quanto raccontato durante la serata e in parte sentito velocemente in anteprima su disco, dimostra un ritorno a sonorità più rock e a liriche più dirette con brani come Non sarai sola mai e Pagine, ma non ci soffermiamo oltre sui brani perché ci presto su queste pagine la recensione del disco.
Trai i brani del passato, nel nuovo vestito acustico, entusiasmano il pubblico Il lato sbagliato della strada, Viola (hit del secondo album), e una bella versione di Full Grace, uno dei migliori brani cantati in inglese presente sul primo album .
La serata si chiude con diversi bis, quasi che la gente non volesse andare via, e con una deliziosa ed intima versione di The River (Bruce Springsteen) chitarra acustica ed armonica e Tutta la notte, una brillante e divertente traccia del nuovo lavoro.
Carlo Ozzella dimostra ancora una volta il suo talento, la sua capacità di scrittura, semplice e diretta, di raccontare storie che arrivano a tutti, di intrattenere il pubblico in maniera sincera, onesta e senza tanti fronzoli.
Ci sarà la possibilità di vederlo e sentire il nuovo disco dal vivo il 15 ottobre all’Alcatraz, dove Carlo Ozzella, accompagnato dalla sua band, aprirà il grande concerto di Massimo Priviero.
In attesa di conferma anche le date del nuovo tour 2017-2018.
Foto di Giuseppe Verrini
Brani eseguiti durante lo showcase:
PAGINE
QUANDO IL CIELO E’ FRAGILE
BELLE AURORE
NON SARAI SOLA MAI
IN UNA NOTTE COME QUESTA
NOTTURNO
ONLY RAIN (Lowlands)
GABBIE
TWO HEARTS (B. Springsteen / with Luca Milani)
NO SURRENDER (B. Springsteen / with Luca Milani)
NON E’ MAI FINITA
MULHOLLAND DRIVE (The Gaslight Anthem)
FORTI E LIBERI
AUTUNNO (NEW YORK, NOV. 08)
ALLA FINE DEL GIORNO
IL LATO SBAGLIATO DELLA STRADA
FULL GRACE
VIOLA
THE RIVER (B. Springsteen)
TUTTA LA NOTTE
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