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Montebelluna, Palamazzalovo

Angelo Branduardi

Nave dispersa della spedizione Franklin ritrovata dopo 170 anni.

Scoperto sul fondo del Mar Glaciale Artico, in Canada, il relitto di una delle navi della spedizione di sir John Franklin, scomparse misteriosamente nel 1846 nel tentativo di navigare il leggendario Passaggio a Nord Ovest (…) L'archeologo sostiene che la nave potrebbe essere una sorta di "capsula del tempo" che getterebbe luce non solo su quanto è accaduto all'equipaggio, ma anche in quell'epoca. (National Geographic)

La notizia dell’importante ritrovamento è di qualche anno fa, ma Angelo Branduardi, con evidente emozione, l’ha citata durante il suo concerto per i molti che non ne erano a conoscenza, introducendo così uno dei brani più intensi dell’intero suo repertorio, la commovente Lord Franklin (la cui melodia è ripresa da una ballata inglese della seconda metà del ‘500). Ed è proprio riferendoci alle parole dello stralcio di articolo qui sopra riportato che il pubblico ha vissuto, come in una sorta di “capsula del tempo”, la bella serata a Montebelluna, in provincia di Treviso, in cui il cantautore di Cuggiono si è esibito insieme alla sua Band di ottimi musicisti.

Il Camminando camminando Tour 2018 – The Hits ha fatto tappa nel cuore del Veneto portando una ventata di emozione, di musica raffinata e di leggera nostalgia nel ripercorrere la lunghissima carriera del sessantottenne Branduardi attraverso i suoi brani più noti e rappresentativi, più naturalmente qualche perla preziosa portata in dono ai veri intenditori. Il tema del viaggio è il leitmotiv che lega tutta la poetica di Branduardi, e anche stasera, quindi, accompagnati dal violino del maestro, siamo saliti sulla sua nave splendidamente condotta insieme ai suoi “marinai” (Fabio Valdermarin alle tastiere, Antonello D'Urso alle chitarre, Davide Ragazzoni alla batteria e Stefano Olivato al basso e contrabbasso elettrico) attraverso i flutti del mare impetuoso e affascinante della sua musica. Ma, a differenza della Terror di Franklin, questo vascello ci porterà come sempre verso terre incantate, e di porto in porto toccheremo quelle isole distanti fra loro centinaia di anni, di storie e di sogni che fanno parte oramai del nostro immaginario da ben oltre quattro decenni. Non a caso, forse, il gioioso brano iniziale che ci prende subito la mano e ci invita all’ottimismo e al buon umore è Si può fare, il cui ritornello ci spinge a prendere o lasciare” (…) “crescere, cambiare e continuare a navigare.” E allora accettiamo subito la sfida di staccare per un paio d’ore dalla realtà e saliamo a bordo di questa incantevole nave dei sogni! Del resto, ci spiega subito dopo lo stesso “Menestrello” - elegantissimo in frac, nuvola bianca di capelli più folta e riccioluta che mai e violino alla mano -  la musica era, all’inizio dei tempi, propria degli sciamani e da allora ha conservato il suo potere magico, spesso addirittura quasi divino, di condurci oltre il tempo e lo spazio reali.

Ed è un viaggio nel tempo quello che faremo insieme a lui questa sera, e nelle prossime date del tour europeo 2018 che proprio dall’Italia parte con una serie di concerti nei teatri. Dopo Montebelluna Branduardi suonerà infatti a Milano, quindi Roma, Monte San Giovanni Campano, Torino, Bevagna, Varese e poi ancora, dopo l’estate, all’estero e precisamente in Germania, Belgio, Lussemburgo e Austria. Il pubblico attento e curioso sarà condotto con eleganza attraverso ballate inglesi cinquecentesche (la già citata Lord Franklin appunto), si soffermerà su cantici religiosi e momenti intensi di riflessione sulle orme di San Francesco (Il Cantico delle Creature, Il Sultano di Babilonia e la prostituta, La predica delle perfetta letizia proposte di seguito in un trittico di grande intensità), sognerà con favole bucoliche e naturalistiche (La pulce d’acqua, La favola degli aironi, Il dono del cervo), si divertirà cantando a memoria filastrocche folk (La serie dei numeri, Ballo in fa# - che è un “ tipico esempio di heavy metal medioevale” dirà lo stesso Branduardi -, Alla fiera dell’Est), riposerà dolcemente con preziose ninne nanne (La pulce d’acqua, La luna), s’incanterà con un lied medioevale tedesco (Sotto il tiglio) e ascolterà rapito una cadenza ottocentesca per solo violino. Il tutto in un meraviglioso turbinio di emozioni senza soluzione di continuità che scaldano il cuore e le mani negli applausi al maestro e ai musici, e nel ritmo delle danze.



C’è un momento intimo di nostalgia affettiva per ognuno dei presenti in quest’ora e cinquanta minuti di concerto, anche per coloro che “da La fiera dell’est sono passati direttamente a Vasco Rossi”, ha scherzato il cantautore. “Nulla vi sarà risparmiato”dirà verso il finale, introducendo appunto il brano che anche i bambini presenti in sala conoscono a memoria, che ha scandito il tempo della giovinezza dei più, i quali da ben quarantadue anni si chiedono come mai proprio un topolino suo padre dovesse comprare, scatenando alla fine della fiera le ire dell’Angelo della morte sul malcapitato macellaio ma portando l’Angelo del violino in vetta alle classifiche di tutto il mondo. Quella canzone, che dava il titolo all’album del 1976 uscito sia in versione francese che inglese, forse non tutti sanno essere un adattamento di un canto pasquale ebraico intitolato Chad Gadyà ed avere una straordinaria somiglianza con la filastrocca inglese The House That Jack Built, del 1797, giusto per dire da dove proviene la giocosa leggerezza della “canzoncina” in questione.

Con Branduardi scopriamo quindi che non si finisce mai di emozionarsi, di imparare, di tornare bambini, ragazzi, alchimisti o navigatori, alla scoperta di mondi sconosciuti che abbiamo dentro di noi e di tesori nascosti che non sapevamo di possedere nel profondo dell’anima. Come in una sorta di “capsula del tempo”, dicevamo all’inizio, che per una strana sconosciuta magia, e per la durata d’un concerto, ci accoglie e ci circonda di straordinaria bellezza.

Report e foto di Valeria Bissacco

Scaletta del 08.04.2018:
Si può fare
Gulliver
La serie dei numeri
Il Cantico delle Creature
Il Sultano di Babilonia e la prostituta
La predica della perfetta letizia
Ballo in Fa#
Cadenza (violino solo)
Lord Franklin
La luna
Sotto il tiglio
La canzone di Aengus il vagabondo
Il dono del cervo
La favola degli aironi
Alla fiera dell’est
La pulce d’acqua
bis
Cogli la prima mela
Vanità di vanità

 

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In dettaglio

  • Data: 2018-04-08
  • Luogo: Montebelluna, Palamazzalovo
  • Artista: Angelo Branduardi

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