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La Claque, Genova

Gnu Quartet

La Musica dal vivo ripartirà, la Musica dovrà pur ripartire, anzi - non a caso proprio "il 21 a primavera" - è in qualche modo già ripartita. Ed è ripartita in teatro e assieme al teatro, da La Claque di Genova, dove i quattro componenti del Gnu Quartet - che sono, com'è noto Francesca Rapetti al flauto traverso, Roberto Izzo al violino, Raffaele Rebaudengo alla viola e Stefano Cabrera al violoncello - la scorsa domenica hanno proposto un evento in streaming ricco di bellissima musica nonché di aneddoti, ricordi e curiosità dalla loro carriera.

Introdotti dagli attori Lisa Galantini e Pietro Fabbri della Compagnia del Teatro della Tosse negli abiti di scena di stralunati quanto improbabili ricercatori "antropozoologici" (qui sotto uno screenshot), gli Gnu hanno simulato il risveglio della piccola mandria da un forzato "letargo" durato più di un anno, esattamente nel luogo a loro più congeniale, in teatro, anzi proprio in quel Teatro, che li ha visti calcare a lungo il palco per diventare ciò che sono, un quartetto unico nel proprio genere che, nel corso degli anni, ha collaborato con i nomi più interessanti della musica italiana.

Nati nel 2006 in modo un po' rocambolesco e imprevisto in occasione di un omaggio a Fabrizio De André, "grazie a un colpo di immaginazione di Francesca",  gli Gnu in questo inizio 2021 celebrano appunto i 15 anni di musica, entusiasmo ed evidente affiatamento. E siccome i compleanni, soprattutto quelli importanti, è sempre bello e giusto siano festeggiati in compagnia degli amici, quale pretesto migliore per organizzare una festa virtuale con tanto di poesie dedicate dai fans, brindisi e torta, per riabbracciare il pubblico ed essere a loro volta riabbracciati idealmente (in attesa di tornare a farlo dal vivo), come sollievo reciproco in questo strano periodo?

Perché se quest'anno trascorso nell'obbligato silenzio "live" è stato crudele verso gli artisti privati del loro lavoro, lo è stato anche per chi abitualmente frequenta le platee, per chi con quegli artisti ha un legame quasi affettivo e per chi trova nelle performance musicali e teatrali non solo un naturale svago, ma anche - e soprattutto - ossigeno per l'anima e la mente.
"Dopo un anno forzati nella stalla, salvo pochissime meravigliose galoppate nelle nostre savane musicali, abbiamo deciso di festeggiare il 15° compleanno nell'unico modo possibile, in cattività" sono le parole degli Gnu Quartet nel divulgare l'evento nei giorni scorsi.

L'appassionante spettacolo si è svolto quindi il primo giorno di questa Primavera in un collegamento on line durato più di due ore, a cui si è potuto accedere tramite link previa prenotazione del proprio posto "in platea". La serata si è snocciolata un po' a "ruota libera" (e in questo gli Gnu si sono confermati intrattenitori spontanei e davvero simpatici) nonostante il "copione" ben recitato dagli attori, e ha ripercorso in ordine sparso le principali tappe professionali e discografiche del quartetto genovese, con filmati ripresi proprio su quel palcoscenico, foto d'epoca e ricordi di viaggio, sempre in contatto diretto con il pubblico che ha potuto interagire tramite messaggi. Caratteristica del Gnu Quartet è infatti la capacità di stare sul palco divertendosi e divertendo il pubblico, che si lascia piacevolmente coinvolgere, sconvolgendo gli schemi della performance. Come lo Gnu, che è un animale nato dall'incrocio tra specie (e da qui pare derivi la scelta originale del nome del quartetto), il trasformismo dei musici in scena è frutto di un incontro tra diverse sonorità, differenti culture musicali ed eclettiche personalità.

Evidenziando la ricerca poliedrica di suoni e stimoli che li ha portati a reinterpretare in modo assolutamente originale e mai scontato diversi periodi musicali e storici, gli GnuQuartet durante la serata (qui a fianco un altro screenshot) hanno proposto una successione di brani piuttosto varia riservando comunque ampio spazio, sia a inizio serata che verso la sua conclusione, all'ultimo lavoro Paganini - The Rock Album  di prossima uscita (una sorta di performance in anteprima, quindi) che rivisita in chiave rock molto accattivante i Capricci del celebre violinista romantico genovese. Tra gli altri brani proposti in scaletta non sono mancati un tuffo nel Prog anni '70 dal loro album Karma (Peaches and regalia di Frank Zappa), il  rock più energico contaminato da maestrie jazz tratto da Something Gnu (Undiscosed desires dei Muse), la musica dei cantautori con una splendida rivisitazione di Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco,  un viaggio pieno di brio attraverso i patinati anni '80 dal progetto 80vogliadignu e inoltre, attingendo alle composizioni originali del quartetto, l'interessante brano Idea 16 dall'album Untitled del 2017.

Una serata vivace e coinvolgente che ha soddisfatto il pubblico e certamente divertito gli stessi protagonisti; e allora ci sentiamo di dire che, se l'emergenza sanitaria attuale non consente altrimenti, sono benvenute iniziative come questa, che riconoscono il lavoro di chi sta sul palco e alleviano un poco l'astinenza da concerti dei fans, nell'impaziente attesa di tornare presto "a suonare insieme, calcare i prati e i palchi" che è sicuramente l'attitudine naturale di ogni musicista.

Applausi, auguri e grazie, quindi, agli amici Gnu per avere "scaldato gli zoccoli" insieme a noi, in vista di molte altre future (e speriamo prossime) scorribande musicali. 

Foto di Valeria Bissacco

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In dettaglio

  • Data: 2021-03-21
  • Luogo: La Claque, Genova
  • Artista: Gnu Quartet

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