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Empyre di Parabiago

Red Canzian

La seconda serata di Parabiago d’Autore, la rassegna organizzata da L’Isola che non c’era, è stata un evento davvero speciale per le circa seicento persone (tale era la capienza del locale) intervenute alla discoteca Empyre di Parabiago.
Non un concerto vero e proprio, ma piuttosto un incontro di “musica & parole” che ha avuto il pregio di far conoscere meglio lo spessore artistico – e umano - di Red Canzian, storico bassista dei Pooh nonché eclettico musicista ora solista (il suo nuovo tour ‘Testimone del tempo 2019’ è appena iniziato e si appresta a rinnovare il successo dello scorso anno). Ha intrattenuto un pubblico attento e partecipe per oltre un’ora e mezza con aneddoti, frammenti di memoria privata ma anche collettiva, fotografie, ma soprattutto con splendide canzoni che fanno parte della nostra vita. Aldilà della grande notorietà dovuta a 50 anni con i Pooh, ricostruire il percorso di Canzian uomo e musicista è stata una piacevole scoperta per molti. Ha colpito la semplicità (e la ricchezza di contenuti) con cui ha gestito la narrazione della sua vita, a cominciare dalla “gavetta” di un ragazzo di provincia che si è fatto strada nel mondo della musica nei turbolenti anni ‘60 e nei psichedelici ’70.
Tra foto di famiglia che scorrevano in ordine quasi cronologico (bellissimo lo schermo 4 x 3 allestito sul palco) e inframmezzate dai miti di un’intera generazione che apparivano come icone, tra canzoni immortali (da Love me tender a Yesterday, da Mi sono innamorato di te a Torna a Surriento, fra le altre, qui uno scatto colto nel momento in cui l'ha cantata con l'immagine dietro del Vesuvio...) e una manciata di grandi successi dei Pooh (su tutti la “rivoluzionaria” Pierre e Uomini soli, il brano vincitore di Sanremo 1990) Red ha preso per mano il pubblico dall’inizio alla fine senza perdere d’intensità emotiva. Un pubblico, diciamolo pure, che raccoglie ormai tre generazioni, dove ogni fascia di età ha potuto trovarsi o ri-trovarsi nelle parole e nelle immagini. Merita una segnalazione particolare la veste acustica scelta per confezionare questo spettacolo, con il bravissimo Daniel Bestonzo al piano e il trevigiano Bruno Canzian (in arte Red grazie all’intuito di un noto produttore discografico) a metterci la faccia, come si suol dire, presentandosi solo con la sua voce. Una soluzione artistica senza rete, dove solo i grandi artisti possono cimentarsi. C’è chi può e chi non può, diceva Totò. Lui può.

Ad aprire la serata, come è consuetudine negli eventi organizzati dalla testata musicale L’Isola, un cantautore di indubbio talento, il piemontese Massimo Stona (o solamente ed ironicamente Stona) musicista davvero interessante, uscito da poco con il suo nuovo album ‘Storia di un equilibrista’, prodotto da Guido Guglielminetti (lo storico “Capobanda”, bassista e arrangiatore di De Gregori). Ha cantato tre pezzi tra cui la title track e la splendida Santa pazienza, un concentrato di canzone d’autore che affonda le sue radici nei padri nobili del nostro cantautorato ma che riesce ad avere una freschezza e una modernità che colpisce fin dal primo ascolto.

Dopo la prima data che aveva visto protagonista Gabriella Martinelli a marzo, il terzo e ultimo appuntamento della 9ª edizione di Parabiago d’Autore si svolgerà Giovedì 11 luglio all’Auditorium Don Bosco di Parabiago (fraz. Ravello) e vedrà come ospite Federico Sirianni in quintetto, in una serata dedicata a Fabrizio De André.

Servizio fotografico di Valeria Bissacco


 

 

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In dettaglio

  • Data: 2019-04-12
  • Luogo: Empyre di Parabiago
  • Artista: Red Canzian

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