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Chiesa S. Martino e Immacolata, Cusano Milanino (MI)

Elena Ledda


Uscendo dalla chiesa di S. Martino e l'Immacolata dopo il concerto “Cantendi a Deus” di Elena Ledda (al cui repertorio sacro è affidata quest'anno l'apertura della rassegna “La Musica dei Cieli”) si percepisce un senso di pienezza, come se la bellezza dello spettacolo ci avesse in qualche modo avvolti.
Una bellezza che soddisfa sul piano intellettuale, perché si percepisce l'imporanza dell'attività di ricerca della cantante e del suo gruppo. Un lungo e accurato lavoro di recupero che li ha portati a ritrovare e salvare dall'oblio antichi canti sardi, in particolare legati ai tempi liturgici dell'anno, e in questo caso al Natale.
Sul piano artistico e musicale, poi, non si può non entusiasmarsi per il talento e il virtuosismo dei musicisti e della cantante, dotata di una delle più belle e vigorose voci del panorama italiano, non solo folk.
Dal punto di vista emotivo il coinvolgimento è forte, come dimostra l'estrema attenzione e il silenzio del pubblico che accompagna ogni brano del concerto, come un'emozione contenuta che poi esplode in applausi fragorosi alla fine di ogni brano.
E infine, il piano spirituale, probabilmente quello più difficile da giudicare, e persino da percepire. Non sempre dei pur bravi interpreti risultano convincenti nell'affrontare un repertorio sacro. Elena Ledda ci pare invece ispirata e del tutto partecipe dei testi e delle melodie delle preghiere che canta, cosa che aumenta l'efficacia e persino la bellezza dei brani.
La cantante sarda si presenta con una formazione più che collaudata, formata da Simonetta Soro alla voce, perfetto controcanto, Mauro Palmas alle mandole, Marcello Peghin alle chitarre e Silvano Lobina al basso. I musicisti partecipano talvolta ai cori, mentre le voci di Elena Ledda e Simonetta Soro si alternano, si amalgamano e si completano, dando profondità al canto.
Il concerto inizia con S'incominzu, i cui echi gregoriani si accentuano con la seguente Fizu 'e su mundu, sulla splendida melodia di Ave maris stella. Seguono composizioni che arrivano direttamente dal passato del popolo sardo, come Rosario, o i Goccius de su nascimento, l'intensa Ave Maria in catalano algherese, lo Stabat di Maria Carta, e poi la melodia kurda di Kiliwàni. Il tutto in una tensione e un raccoglimento palpabili, stemperati tra un brano e l'altro dalla dolcezza della figura della cantante. Dolcezza che diventa protagonista negli ultimi due brani, due ninne nanne al bambino Gesù che una Elena Ledda raggiante esegue con una tenerezza commovente (Ternuras, appunto).
Concludono lo spettacolo due bis: Sienda e Deus ti salvet Maria, cantata a cappella dalle cantanti e dai musicisti.

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In dettaglio

  • Data: 2008-12-13
  • Luogo: Chiesa S. Martino e Immacolata, Cusano Milanino (MI)
  • Artista: Elena Ledda

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