Teatro degli Arcimboldi, Milano
Dopo quindici anni di musica,
parole ed emozioni i La Crus si
sciolgono, e lo fanno in grande stile regalando un concerto straordinario a
Milano, la loro città che più e più volte ha fatto da sfondo e da protagonista
nella loro poetica.
Sul palco si trovano Mauro
Ermanno “Joe” Giovanardi, Cesare Malfatti, Paolo Milanesi (tromba), Marcello
Testa (contrabbasso), Leziero Rescigno (batteria) e l’ensemble d’archi Musicamorfosi, alle loro spalle la
proiezione di cortometraggi a sottolineare ogni canzone con immagini e versi, e
davanti a loro un pubblico che forse non è tanto d'accordo con le ragioni del cuore che hanno portato a
questa divisione, ma è molto caloroso.
I La Crus iniziano con Nera signora e Giovanardi cerca e
ottiene il coinvolgimento scendendo dal palco, avvicinandosi sino a far parte
della platea, incontrando letteralmente l'affetto di chi si trova in teatro. Si
prosegue con Soltanto amore e L'uomo che non hai che precedono il
primo ospite: Vinicio Capossela il
quale, non potendo essere presente, ha registrato in un video dalla patina
vecchia e famigliare la sua interpretazione di Natale a Milano e duetta virtualmente con Joe regalando la prima
grande emozione della serata. Dopo Voglio
avere di più è invece il turno della prima ospite in carne e ossa: Cristina Donà – mascotte e
collaboratrice della band – che naturalmente interpreta Ad occhi chiusi. Segue un momento più giocoso e rilassato con la
cover di Via con me di Paolo Conte, a
cui fanno seguito Come una nube,
cantata con Syria (che poi canterà Momenti, canzone del suo ultimo album
prodotto da Cesare Malfatti) e la dolcissima Dentro me con Pino Marino
come ospite.
E’ poi il turno delle altrettanto
dolci Diritto a te e Stringimi ancora a cui segue Come ogni volta con la partecipazione di
Cristiano Godano e Riccardo Tesio dei Marlene Kuntz. Infinite possibilità è uno dei brani più
intensi della serata, con gli archi che lasciano libero sfogo alle emozioni, le
stesse scaturite da Natura morta (in
Paradiso), L'illogica allegria di
Gaber e Le cose di ogni giorno.
Ci si avvia verso la conclusione
con una strepitosa Mentimi, cantata
con Rachele Bastrenghi dei Baustelle
– che si rivela essere nata come duetto reso poi impossibile dalle scelte della
casa discografica – e con la cover di Ricordare
con ospite Manuel Agnelli.
Per il gran finale i La Crus
hanno tenuto in serbo Il vino di Piero
Ciampi con Nada Malanima come ospite
d'onore sul palco e musa ispiratrice, a cui piano piano si uniscono tutti gli
amici in un coro di chiusura che anticipa gli inevitabili e commossi applausi
finali. Alcuni fan si lanciano sul palco a raccogliere gli ultimi fogli che Joe
ha gettato a terra nel corso di questa grande festa dal retrogusto nostalgico. E
a tutti non rimane che «chiudere gli occhi e scappare coi sogni».