Auditorium Parco della Musica (Teatro Studio), Roma
Il Teatro Studio dell’Auditorium
Parco della Musica di Roma è avvolto in una luce soffusa; sul palcoscenico sono
già pronti gli strumenti; in prima linea un pianoforte a coda e le tastiere. La
gente numerosa pian piano inizia a sistemarsi. Tra il pubblico sono seduti gli
amici di sempre: Tonino Coggio, Minnie Minoprio, Gepy, Mariella Nava, Dario
Salvatori, Franco Fasano. Il protagonista della serata è uno solo, il Maestro Toto Torquati. Anzi sono due, lui e il
suo nuovo album “Vita, amore e musica”. Un concept album che arriva dopo un
lungo periodo di silenzio, dopo trentasei anni dal precedente “Gli occhi di un
bambino del ‘73”, quando il musicista era il fiore all’occhiello della RCA,
famosa casa discografica romana. In quegli anni tanti sono stati i successi
arrangiati e suonati dal maestro: da “Questo piccolo grande amore” di Claudio Baglioni
a “Pazza idea” di Patty Pravo; da “Bufalo Bill” di Francesco De Gregori ad “Aida” di Rino Gaetano. Il suo talento è stato
apprezzato altresì da Mina, da Ornella Vanoni, arrivando ad altre importanti
produzioni con Sergio Caputo alla CGD. Un ritorno speciale, dunque, quello di
Torquati; un ritorno accompagnato dalla presenza di un amico eccezionale, Claudio Baglioni. è stato il cantautore romano a
presentare e a condurre sul palco Toto. Insieme hanno regalato un momento iniziale
unico, emozionante, di quelli che non si dimenticano facilmente. I due amici,
come a ritrovarsi in confidenza, hanno eseguito insieme un trittico da brivido:
Questo piccolo grande amore, Amore bello e Solo. Dopo di ciò Torquati, da “cavallo di razza” qual è, insieme
al suo gruppo, i Fast Groove, ha suonato otto brani tratti dal nuovo lavoro tra
cui Inno, Dance, Jazz Paradise e Vulcano. Una cavalcata formidabile all’insegna
dei generi più diversi quali il funky, il jazz, il rythm & blues, la techno,
intervallati da momenti lirici e di ampio respiro come Tema per Giulia, Sogno, Orizzonti e Ninna nanna. Inutile
soffermarsi a parlare della straordinaria bravura e versatilità del musicista.
La serata si è conclusa tra applausi e ovazioni com’era prevedibile. Il ritorno
di un grande artista, di «un’anima che viene dalla musica e ci sa condurre a
lei con una straordinaria forza visionaria, una potente vena lirica e una
mirabile capacità di far risuonare le corde delle nostre anime» (Claudio
Baglioni).