La Casa 139, Milano
Ghirlande di fiori decorano le aste dei microfoni, I leggii e la tracolla dell’ukulele. Special guest della serata, annunciato nel comunicato del concerto, un comodino decorato: così si presenta davanti a un pubblico incuriosito il palco di Ila and The Happy Trees.
Ci si chiede:«Ma dentro li comodino ci sarà qualcosa?». Non c’è tempo di rispondere subito: arrivano i musicisti. Ila and The Happy Trees è la formazione con cui Ila, cantautrice di origine genovese, si esibisce dal 2009. Qui presenta in anteprima il disco “Little World” di prossima uscita, insieme a pezzi degli Ep precedenti.
La musica di Ila è di ascolto piacevolissimo, è ironica, ha una grazia unica. L’alternanza tra brani vecchi e nuovi non ha nulla di forzato, anzi, mostra il percorso lineare di un’artista in crescita continua, che fa del pop piacevolissimo e raffinato allo stesso tempo. Noia e banalità sono bandite. Le canzoni si stampano in testa dopo il primo ritornello. Il pubblico ascolta e canticchia a bassa voce, cosa su cui Ila ironizza moltissimo: «Che pubblico silenzioso stasera! L’ultima volta è intervenuta la security … ».
L’uso del banjo e dell’ ukulele contribuisce a creare un clima allegro, fiabesco e idilliaco, con echi di country e rockabilly.
Ila alterna canzoni in italiano e in inglese, scherza sulla sua pronuncia del francese in “Lentamente”.
Parla dei suoi vari progetti: il Cd in uscita, ma anche la produzione di marmellate e oggetti di bigiotteria. Suona fra l’altro un’ottima cover di “Northern sky” di Nick Drake. Accenna per qualche secondo a “Movin’ cruisin’” colonna sonora di “Chi trova un amico trova un tesoro” con Bud Spencer e Terence Hill. E conclude con due bis “Tomorrow” e “La vigilia di Natale”.
Fine del concerto, applausi. Il comodino viene finalmente aperto. Dopo due ore di gioia per orecchie e cuore, ecco la gioia per occhi e palato: le marmellate e i gioielli di Ila. Tutto da vedere, gustare, acquistare.
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[reportage fotografico a cura di Monica Selvaggia Migos]