L'Isola ritrovata, Alessandria
Prossimo alla boa del primo anno di attività (7 marzo), il benemerito locale alessandrino ha ospitato una delle cose più stimolanti che circolino attualmente in quello che ci tocca chiamare “circuito underground” (quella stessa sera, gli “overground”, potevano per parte loro bearsi del gran finale di uno dei più sciatti Sanremo “di tutti i tempi”, per dirla con Villaggio). Alessio Lega, voce e chitarra, e Rocco Marchi, basso, melodica e strumentini vari, già protagonisti nel 2008 (trentennale dalla legge Basaglia) di una coraggiosa rilettura di quel “E ti chiamaron matta”, EP almeno altrettanto underground, che il cantautore/psichiatra Gianni Nebbiosi pubblicava nel 1972, e in procinto di riproporsi in coppia (“Mala Testa” s’intitolerà l’album a venire), girano infatti con uno spettacolino veramente arguto e coinvolgente, quanto mai calato in una dimensione teatrale in cui parola detta e cantata godono della stessa dignità, “giocoso e pensoso”, come lo definiscono loro stessi.