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The Styles
Prima di tutto voglio chiederti che cosa significa per te “Newrante”,
il titolo del vostro album. Newrante ha un significato ma è
anche un po' un gioco di parole. Noi The Styles siamo un po' dei “gran
simpaticoni” e ci divertiamo nel nostro lavoro. La cosa fondamentale, nella
vita, è avere un buon senso dell'umorismo, perchè senza ironia non si riesce a
vivere bene, è inutile. Naturalmente c'è anche un significato ben preciso, e
Newrante secondo me descrive alla perfezione un determinato periodo storico,
che è quello che stiamo vivendo. E' una condizione vissuta da tanti. Io non mi
considero parte della massa e molte altre persone la pensano come me. Vedendo
ciò che mi succede attorno, nel notare come tutti cercano di farci diventare
degli schiavi, mi sto rendendo conto che è giunto il momento di alzarsi, di
dire basta. Questo vuol dire essere Newranti e cioè non essere degli
intellettuali ma neanche delle bestie. Com'è nato questo album? Diciamo che ad un certo punto mi
sono ritrovato ad avere molto tempo libero e non sapendo cosa fare ho deciso di
mettermi a comporre questo disco. Come mai l'italiano invece dell'inglese per questo nuovo lavoro? Una notte mi è apparso in sogno
Keith Richards e mi ha detto: “Tu farai un album in italiano”. No, dai, a parte
gli scherzi. Questa è stata proprio una necessità di espressione e la
frequentazione con J-Ax e i Club Dogo mi ha fatto capire che dovevo comunicare
al mio paese nella nostra lingua madre. Voi siete una band, ma perchè tu Guido suoni tutti gli strumenti da
solo? Avere uno studio di registrazione
certamente è molto comodo e mi è d'aiuto. Spesso mi ritrovo a registrare e
magari mentre sto scrivendo mi metto anche già a suonare la batteria, a mixare.
In parole povere lo chiamerei il metodo “The Styles”. Le basi elettroniche non sono niente male davvero, anche se siete una
rock band. Perchè non fai anche il Dj, anzi, perchè ce l'hai tanto anche con
loro? Io non ce l'ho con i Dj in
generale, forse c'è stato un fraintendimento. Io non sopporto gli individui
come Morgan, Asia Argento e tutte le altre star che mettono i dischi nei locali
soltanto perchè sono già famosi, senza in realtà capirne molto di musica. Io ho
grande rispetto per i Dj, li stimo tantissimo. Ad ogni modo io ora sono nella
fase rock band e preferisco caricare e scaricare dai camion i miei
amplificatori. Comunque penso che l'elettronica e il rock siano molto vicine
tra loro. Magari da vecchio, quando non avrò più le forze di scaricare i miei
strumenti, mi metterò anche a fare il Dj, chissà.. Com'è stato lavorare con J-Ax? Aiutarlo con i suoi due album è
stato davvero fantastico, un'esperienza unica. Sono entrambi stati prodotti
negli Styles studio e, scusate se è poco, hanno venduto più di 130.000 copie!
La musica si può produrre anche in piccoli studi, senza mega fonici. Ma forse
ciò è stato anche un po' merito della crisi. La cosa che non sopportavo è che
quando dovevamo registrare J-Ax aveva sempre una caramella in bocca e non si
capiva niente di quello che diceva e tanto meno di quello che cantava. E' come
un bambino! Però gli voglio davvero bene, mi ha insegnato tanto e mi ha aiutato
ad inserirmi nello show business. E aprire i concerti di artisti come Iggy Pop, Vasco e tanti altri che
cosa ti ha lasciato come esperienza? Aprire i loro show non mi ha
lasciato niente in particolare in realtà. Noi aspettavamo che le band salissero
sul palco per andare a rubar loro la roba nei camerini! La cosa che più mi è
rimasta impressa però è che Iggy Pop sta seriamente sempre a petto nudo, anche
quando scende dalla limousine! Probabilmente ha sempre addosso una maglietta
color pelle molto attillata.. Nei tuoi testi tratti tematiche sempre molto serie anche se con ironia.
E' davvero così grave la situazione secondo te e come risolveresti i problemi
che attanagliano il mondo e la nostra società? E' vero, noi parliamo di cose
serie con ironia per riuscire ad arrivare alla gente, perchè sembra che le
persone prestino attenzione soltanto quando fai una battuta. Io sono
decisamente deluso dalla nostra situazione politica, ma esistono tanti
movimenti che si danno da fare e c'è molta gente che vuole attivarsi per
cambiare le cose. Il problema è che non c'è coesione tra le parti, tra nessuna
di esse. A livello globale la situazione è semplicemente disastrosa, a dir poco
drammatica. Stiamo vivendo un momento stupendo della nostra vita, anche grazie
alla comunicazione. Potremmo avere tutto, ma la crisi energetica farà sì che
tutto questo diventi un incubo più che un sogno e credo che ciò condurrà
sicuramente ad una guerra. Stiamo andando verso un'epoca oscura, che non ha
futuro. Per esempio, molte persone non sanno che con l'uso dei pannelli solari
molti dei problemi del nostro pianeta si potrebbero risolvere in un batter
d'occhio. Si stanno stipulando accordi sull'uso e il risparmio di gas quando
tra poco tempo non avremo neanche più l'ossigeno. Dovremmo occuparci di questo,
del risparmio energetico, dell'ambiente, ma nessuno sembra farci caso. Siamo al
limite ormai e stiamo andando verso l'autodistruzione. Questi ricconi che ci
circondano, porteranno alla morte globale. Il mondo potrebbe finire domani e nessuno
se ne preoccupa. Io ho 28 anni e se ho ancora tanto da vivere, questo non può
non riguardarmi! Tornando alla musica. Hai dei gruppi a cui t'ispiri, che ti piacciono e
che segui con passione? Bè, prima di tutto i Beatles e
chi dice che non apprezza i Beatles, scusate, ma non credo che ne capisca molto
di musica. Seguo un po' di metal, mi piacciono molto i Mars Volta, gli Oliver
Onions e adoro i Soulwax, che fondono perfettamente rock ed elettronica. Progetti futuri e date live? Sicuramente proseguiremo con il
tour in giro per l'Italia e penso che continuerò a portare avanti il progetto
The Styles facendo però anche il produttore.
Newranti si nasce
E' uscito il nuovo album dei “The Styles”,
“Newrante”, un titolo che potremmo considerare una filosofia di vita oppure una
condizione dei tempi moderni. Siamo andati a chiederlo a Guido, mente,
produttore, cantante, batterista e chi più ne ha più ne metta, della band più
cool degli ultimi anni. Guido ci ha raccontato del suo nuovo album in maniera
molto simpatica ed ironica, ma quando il discorso si fa serio...
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