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Doriana Tozzi

B-Side - L’altro lato delle canzoni – Inverno

Da sempre, la bellezza della scrittura, della letteratura, è la libertà di raccontare e costruire storie. Gli spunti da cui partire, anche se vanno poi a parare lontano, sono spesso interiori e nascono dall’urgenza di sperimentare un percorso di conoscenza, anche propria, lastricando la strada a personaggi che devono apparire immaginari per essere più reali di quelli veri. La trama è un appiglio intorno a cui colorare un mondo, con le sue sfumature, le sue pieghe del tempo, i suoi timori e le sue scoperte. Le parole, poi, quelle che messe sapientemente in fila danno un senso a tutto, hanno bisogno di ritmo, di pause, di accelerazioni e di direzioni. In fin dei conti di un battito che le sostenga.

In questo bel libro di Doriana Tozzi, (qui sotto nella foto), oltre a tutto questo c’è anche qualcosa in più: l’ispirazione della musica per costruire uno spartito letterario, che incatenata, senza forzature, i capitoli l’uno all’altro, ognuno ispirato da una canzone precisa, scelta sempre, non a caso, per illuminare i vari episodi, che il più delle volte corrispondono a una stanza e a un personaggio, lungo un intero condominio. Ci muoviamo tra venti appartamenti e una terrazza, ognuno segnato da una canzone, da personaggi che spuntano da dietro le porte o dai pianerottoli, per dar man forte alla protagonista, che ha il compito di consegnare un pacco all’inafferrabile Miss Terry, nome che letto diversamente concede anche altre interpretazioni.

 

Ma se, come spesso accade, soprattutto leggendo, l’importante è il viaggio e non la meta, nel percorrere i quattro piani di questo impalpabile palazzo, di avvenimenti da raccontare ce ne sono moltissimi. La narrazione tende inesorabilmente verso la scoperta del finale, ma senza fretta, senza perdersi appunto, i passi e i sospiri del viaggio. I personaggi che si incontrano sono talmente strambi a volte da poter apparire reali, anche se, per certi versi, danno l’impressione di non aver mai varcato le soglie di quel condominio.

Traiettorie esistenziali precarie, borderline, o talmente normali da passare inosservate, ma tutte, apparentemente nascoste al mondo come fantasmi, in quelle quattro mura. Doriana Tozzi scrive bene e costruisce le trame senza la paura di mettersi in gioco quando la storia lo richiede. La musica che ispira le varie tappe della storia è forse la parte più autobiografica dell’autrice, che evidentemente all’ombra di quelle canzoni si sente al sicuro, tanto da farle diventare compagne di viaggio fidate. Si tratta di una playlist in cui ritroviamo il meglio di quel mondo cantautorale al confine tra l’alternative e il mainstream, con un finale che volge sempre di più al femminile, a quel manipolo di cantautrici che hanno saputo incidere negli ultimi decenni in modo spesso silenzioso ed efficace. La playlist stessa ha un ruolo nelle vicende narrate che si scoprirà solo alla fine, quindi non raccontiamo qui in che modo.

La prefazione di Ernesto Assante, con le sue riflessioni, sul ruolo delle canzoni nelle nostre vite, arricchisce ancora di più la lettura di questo bel libro. Assante stesso riconosce la bravura dell’autrice, del suo valore letterario, ben oltre il pur ottimo utilizzo della musica come espediente narrativo. 

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In dettaglio

  • Artista: Doriana Tozzi
  • Editore: Arcana
  • Pagine: 171
  • Anno: 2020
  • Prezzo: 17.00 €