Andrea Croxatto
BS Feudo Indie è il primo libro scritto dal giornalista bresciano di adozione (è nato a Genova) Andrea Croxatto, che scrive di sport e di musica per il Giornale di Brescia dal 1996.
Il volume analizza su una sorta di doppio piano il fenomeno della musica Indie bresciana, presentando da un lato un elenco corposo e composito di band e solisti bresciani (oltre 40), dall'altro aprendo uno pseudo-dibattito o quantomeno una sana discussione sul fenomeno della musica Indie, grazie anche al contributo di dodici addetti ai lavori bresciani e a una manciata di interventi gestiti con ospiti nazionali.
Croxatto, fedele e appassionato osservatore della scena Indie bresciana degli ultimi quindici anni, ci presenta un elenco che comprende tutti i principali protagonisti di questo filone, ottimamente documentato e di piacevole nella lettura, seguendo per tutti lo stesso schema: foto, presentazione della band da parte dell'autore, bio e pensiero finale a cura dell'artista.
Naturalmente l'elenco non è, ma non potrebbe nemmeno esserlo, esaustivo, se consideriamo che il movimento Indie è un fenomeno in continua evoluzione ed espansione, con gruppi che nascono e muoiono con una rapidità notevole e con situazioni in alcuni casi non facilmente collocabili. Ci sono però tutti i principali protagonisti bresciani, dai Cinemavolta a Ettore Giuradei, da Paolo Benvegnù (qui in una vecchia foto) con e senza gli Scisma a Jet Set Rogers, dai Joujoux d'Antan ai Plan de Fuga, agli Aucan, solo per fare alcuni nomi. Se questo primo aspetto del libro è preciso ma molto documentaristico, il secondo livello di BS Feudo Indie è senz'altro più interessante. Grazie al contributo dei dodici ‘addetti ai lavori’ bresciani e a quattro special guests (Omar Pedrini, Cristiano Godano dei Marlene Kunz, Max Collini degli Offlaga Disco Pax e Diego Spagnoli, tour manager di Vasco) si apre uno spazio di riflessione molto interessante che riguarda il passato, il presente e il futuro dell’Indie non solo bresciano, ma forse anche dell'intero sistema musica.
Uno spazio molto ampio, che si agita tra il pensiero di Omar Pedrini (qui sotto nella foto) che introducendo il libro sostiene che "…non solo Roma, Milano, Torino e Firenze, ma pure
Un fermento che pare tramandarsi di generazione in generazione e che oggi può vantare a fianco dei padri (Omar Pedrini e gli Scisma) dei figli ormai già maturi a livello nazionale, come Ettore Giuradei (qui sotto nella foto)ma anche Paolo Cattaneo e altri discepoli dai molti talenti e dalle belle speranze. Senza dimenticare, e non saremo certo noi a farlo, che questa terra ha saputo far crescere e coltivare un indotto di assoluto livello come tecnici audio/video, arrangiatori, fonici e che insieme ad un alto numero di produttori, uffici stampa, booking e di etichette indipendenti hanno costruito un tessuto connettivo di prim’ordine. Quello che manca forse è una maggiore capacità di fare “rete”, ma questa è una vecchia storia che non può essere circoscritta solo per questo territorio.