Claudio Sassi & Walter Pistarini
Per
quanto schivo e timido potesse essere, un artista dell’importanza di Fabrizio De André non poteva certo
sottrarsi all’attenzione della stampa musicale, e, anzi, tanto più tentava di
sfuggire all’attenzione dei riflettori, più questi sembravano volerlo inseguire
e spogliare. È proprio questo il paradosso che emerge leggendo De André Talk, un interessante volume
curato per i tipi della Coniglio Editore da Claudio Sassi e Walter
Pistarini, due dei maggiori esperti del cantautore genovese, che raccoglie
tutte le interviste – cartacee, televisive e radiofoniche – rilasciate da Faber
in quarant’anni di carriera.
Il
materiale conferma il ritratto dell’artista, schivo, diretto, sempre
lucidissimo e onesto nelle sue affermazioni – di certo meglio sintetizzate in
musica che non su carta. Giustamente, il volume non cerca in nessun modo di
mascherarsi da biografia – le note sono ridotte all’essenziale, anche se sarebbe
stata opportuna la contestualizzazione di alcuni elementi – ma costituisce
indubbiamente un documento imprescindibile per ogni approfondimento critico
della produzione dell’artista. A complemento dei quattro blocchi in cui è
diviso il volume, uno per ciascun decennio di carriera, un’interessante gallery di immagini, con copertine e
chicche d’epoca, tra le quali spicca una spassosa biografia-caricatura in rima
pubblicata dall’ “Intrepido” nel 1971.
A
margine, “De André Talk” costituisce anche una testimonianza molto particolare dell’evoluzione
del giornalismo italiano, non solo musicale, intriso fino agli anni settanta del
formalismo linguistico d’eredità fascista e chiuso in un rigido schematismo,
poi sempre più spesso indulgente, a tratti fin troppo gossipparo.
Vista
la natura dello scritto, la lettura non è pertanto agile, considerando la
quantità di informazioni costantemente ripetute, ma è resa comunque
affascinante da tutta una serie di curiosità, aneddoti, commenti e connessioni
alla situazione socio-culturale italiana, che – fuori da ogni retorica – pare
davvero l’unica a uscire veramente ammaccata dall’analisi chirurgica e disarmante
di De Andrè.