Guido Michelone
Ricordo con profondo amore
Guido Michelone (più avanti nella foto), imprescindibile critico e scrittore, ha coniugato l'amore per Dante e la sua dedizione al mondo della musica in un volumetto dove 99 cantautori sono inseriti in altrettanti canti distribuiti tra Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Ripercorrere la storia di mezzo secolo di canzone italiana servendosi di Dante sembra un'idea bislacca, invece in modo divertente e impegnato l'autore riesce nel suo intento anche grazie ad un linguaggio vicino al Poeta.
Indossati i panni del suo alter ego Lazslo Kovacs, accompagnato da un meravigliato Cecco Angiolieri e sostenuto dalla procace signorina Francis Nudella, inizia il viaggio dove si delinea l'immaginaria figura del cantautore: "Una prima definizione di cantautore potrebbe essere quella che, presa alla lettera, dice che lo definisce come colui che 'fa una canzone d'autore', dove il verbo fare si dà nella sua accezione più esauriente: scrivere, cantare e interpretare". Oppure bisognerebbe "ricordarsi che la canzone d'autore non è una tecnica, ma una filosofia, ossia, acquisizione di idee in una complessa dialettica tra pubblico. comunicazione e suoni".
Inferno, Purgatorio e Paradiso sono le collocazioni che come dicevamo il nostro assegna a 99 cantautori a seconda del merito, della coerenza e delle aspettative ed ognuno ha il suo perché. Si può essere d'accordo nel mandare all'Inferno Franco Califano, Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Pino Daniele, Jovanotti, Max Pezzali, Morgan e così via, ma ci si sofferma un po' sulla condizione infernale di Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Renato Carosone e Vinicio Capossela. Andando oltre in Purgatorio ci lasciamo sorprendere da Simone Cristicchi, Jenny Sorrenti, Alice, Ivan Graziani, Ligabue e Lucio Battisti.
Alzi la mano chi non sogna un Paradiso capitanato da Fabrizio De André - "Sei qui Fabrizio in Paradiso perché tu sei cantautore eccelso: e hai un messaggio al contempo divino e terreno, comunque inviato a tutta l'umanità". Le più alte sfere abitate da personaggi come Jannacci, Buscaglione, Tenco, Gaber e Modugno devono essere davvero intriganti.
Non si può essere d'accordo su tutto - questo è ovvio - come è ovvio che l'Inferno è la parte più 'divertente' della Commedia. Lo stesso Michelone non è rimasto immune al fascino dell'opera e al fascino del numero 99 rendendo ancora più personale il tutto con una postfazione, 99 CD dal 1951 al 2012 con cantautori e non che hanno reso unica l'Italia.
Un libricino gustoso che ha il merito di farti rispolverare sia