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Cosimo Darino – Federico Linossi

Litfiba - Guida completa alla discografia e ai live

Accaniti fan della band, insaziabili collezionisti e completisti, questo volume è l’ideale per voi. Consigliato anche a chi ama crogiolarsi nei ricordi, negli aneddoti, in storie nella storia poco conosciute se non inedite. Pagine passionali (e non poteva essere altrimenti), meticolose e dettagliate. Un libro che si apre a ventaglio, con più “sezioni” e che catapulta, come annunciato nel sottotitolo, nella guida completa alla discografia e ai live della longeva band fiorentina. I Litfiba quest’anno hanno intrapreso il loro tour d’addio (ma mai dire mai perché potrebbe essere solo un bye bye, chissà…) visto il grande affetto e gli appaganti consensi che il loro pubblico (intergenerazionale) ha saputo scandire. Quasi un delitto non esserci, anche perché la band aveva promesso (ed ha mantenuto) di volere dare il meglio di sé. Così è stato nelle varie tappe. Nessun risparmiarsi, sebbene sono parecchio lontani quegli Anni 80 che videro le prime loro apparizioni. Nessun “titolo di coda”, piuttosto infaticabili “magici pifferai”. Fiabeschi e favolistici quanto terreni perché, da sempre, la dimensione palco, è stata la loro arma più affilata, capace di trafiggere cuori. Una sigla telex Luogo Italia Firenze via de’ Bardi, geo-identificazione della loro prima cantina-sala prove. E fu così che saltò fuori il nome Litfiba.
Mi ricordo ancora bene il loro magnetico concerto, ospiti nella seconda edizione di “Rock Targato Italia” che si tenne a Casorate Primo (e che fu anche la volta in cui gli esordienti Timoria vinsero il premio del concorso nazionale). Rammento un Piero Pelù pre-concerto girovago, saltellante e a piedi nudi fra addetti ai lavori e gli spettatori. I due autori realizzano un sequenziale insieme di istantanee che evidenzia il modo di agire e di essere e che li ha portati a diventare una delle band più coinvolgenti dell’intera storia del rock made in Italy. All’occorrenza figurativi e/o teatrali e con sonorità che spaziano dalle tessiture dark ai colori mediterranei.
Certo, pure a loro, non sono mancati periodi di assestamento e meno creativi, ma è poca cosa se paragonati al loro intraprendere strade libere quanto all’essere sempre pronti a confrontarsi con platee in mutazione e camaleontiche. Il “fare vissuto” anche quando erano alle prime armi. Dal 1980 ai giorni nostri. Pagine corredate da tante immagini a colori: manifesti e biglietti di concerti, copertine di dischi, flyier. Un puntiglioso elenco, anch’esso illustrato, di oltre 40 pagine che racchiude tutta l’oggettistica immessa sul mercato nazionale ed internazionale, nei vari formati (vinile, musicassette, compact disc, video): dai 7” ai 12”, dagli album singoli ai cofanetti antologici, dalle compilation di autori vari e alle quali hanno contribuito con brani propri, sino a giungere alle chicche, in gran parte materiali promozionali per trasmissioni radio e canali Tv. Non sfugge e manca niente, tanto che fanno capolino le tantissime scalette e line-up che si sono succedute in tutti questi anni.
Ma ciò che più preme sottolineare è la scrittura. Rodata macchina narrativa che va dalla “Trilogia del potere” al “Tetralogia degli Elementi Tour”, dove emozioni, luci, birre, teloni, fare la fila, intoppi, location, incontri si intrinsecano nel migliore dei modi. L’esordio alla Rokkoteca Brighton, nient’altro che uno scantinato della Casa del Popolo di Settignano (’80), la partecipazione al “Festival Rock di Bologna”, dopo di loro sul palco i punk inglesi The Exploited (’82), il debutto nazionale dello spettacolo “Eneide” in un teatro fiorentino (’83), un concerto improvvisato a Barcellona (’85), Videomusic che li riprende (’87), tra i protagonisti di “S.O.S. Racism” a Parigi (’88), il tour canadese condiviso con i Mano Negra (’89), quello in Messico (’92), lo show in un piccolo club di Innsbruck per gli affiliati al fan club giunti da tutta Italia (’95). Mentre nel secolo in corso: al “Monza Rock Festival” dove non mancano mugugni da una parte del pubblico per il nuovo frontman (Pelù non c’è…), ospiti in tv da Fabio Fazio e Roberto Saviano, l’utilizzo sempre più frequente di grossi schermi da utilizzare nelle esibizioni, etc. Nelle pagine conclusive, numerose interviste: ai vari membri della band, al regista Giancarlo Cauteruccio , al loro primo manager Bruno Casini, a Federico Guglielmi che cura anche la prefazione. Gianni Maroccolo mette ulteriormente a fuoco: “Ogni volta che nasceva un nuovo brano si moriva tutti dalla voglia di farlo subito dal vivo. Parole inglobate col chiaro intento di rendere appetibile il modus operandi che ha accompagnato l’evoluzione di questo libro, ma anche le difficoltà nel ricostruire una storia articolata e complessa. 

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In dettaglio

  • Artista: Cosimo Darino – Federico Linossi
  • Editore: Arcana
  • Pagine: 335
  • Anno: 2021
  • Prezzo: 29.00 €

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