La Coniglio Editore è oramai impegnata da anni nella pubblicazione di volumi monografici dedicati alle discografie degli artisti più celebri, italiani e non, apprezzata soprattutto dai collezionisti per la precisione dei dati tecnici, biografici e per la competenza dei critici.

Gli illustri artisti predecessori trattati sono stati tra gli altri De Andrè, Battiato, Ciampi, Fossati; un elenco a cui non poteva mancare il grande Lucio Dalla.

Il volume è stato curato e raccontato da Melisanda Massei Autunnali con stile leggero e sulla scorta di decine di testimonianze raccolte in oltre due anni di attività di ricerca.

Il lavoro si snoda lungo tutta la carriera dell’artista bolognese, dai suoi esordi come clarinettista nei Flippers, passando per il suo primo 45 giri come cantante – Lei (non è per me)/Ma questa sera - attraversando la musica italiana, incurante di mode e tendenze, passando dallo stralunato beat degli anni Sessanta alle prove d'autore del decennio successivo, dalle sperimentazioni con Roversi sino a comporre l'ultima romanza dei nostri tempi: Caruso.

La sua vasta discografia mostra una spiccata tendenza alla collaborazione: De Gregori, Morandi, Verdone, gli Stadio, e un grande fiuto come talent-scout: Ron, Angela Baraldi e Samuele Bersani. Ci sono poi colonne sonore, misconosciute interpretazioni straniere, incursioni nel jazz e recenti prove teatrali, che confluiscono in una carriera caratterizzata da una curiosità artistica senza uguali nel nostro Paese. 

L’autrice mostra competenza, cura e precisione e come dice Gianfranco Baldazzi nella premessa al volume : “Le pagine che non dovevano essere una biografia e nemmeno un saggio sull’artista, alla fine riescono ad essere entrambe le cose. Un risultato lusinghiero per un catalogo, visto che il lettore, mentre si documenta sulla materia, avrà anche più di un’occasione per divertirsi”.

A scorrere le pagine si ha proprio la sensazione di ripercorrere un album di fotografie in cui ogni immagine ha una storia da raccontare ma con la correttezza filologica che il materiale impone e allo stesso tempo il più oggettiva possibile.

Un bellissimo viaggio nel tempo e nella memoria, quella del nero dei vinili a 45 e a 33 giri, dei nastri degli stereo 8 e delle musicassette.

Il volume è testimone della produzione ufficiale e non di Lucio Dalla e si completa con una attenta presentazione sia delle antologie che della discografia estera - in questo caso è stato prezioso il contributo di Franco Settimo (Fossati/De Andrè) - .

Un vero tesoro ricco di preziosi frammenti di vita musicale, di chicche, di incisioni “dimenticate” e “indimenticabili”. Un racconto dove le trame della narrazione non lasciano mai il posto alla sola freddezza dei dati. Un raccontare per emozioni che non nasconde il certo faticoso lavoro che ha permesso la realizzazione del volume.