ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Tiziano Tarli

Op! Op! Trotta cavallino – Epopea dello swing italiano

Op! Op! Trotta cavallino/ Op! Op! Corri mio morello…


Ci sarà un motivo, un perché ancora oggi canto a mia figlia di un anno questa canzone che di anni ne ha 72. La ragione c'è e sta tutta nella sapienza di saper mescolare genio e leggerezza in quel che diventeranno pezzi di storia eterna, un lavoro duro per essere memorabili.

Scritta da Gorni Kramer e interpretata da Natale Codognotto in arte Natalino Otto, ‘Op! Op! Trotta cavallino’ è anche il titolo dell'ultimo libro di Tiziano Tarli, che negli anni si sta affermando come conoscitore attento e puntuale degli anni 50/60, oltre ad essere lui stesso un musicista (qui nella foto a fianco). Il testo svela l'epopea dello swing italiano con cura e attenzione, con rigore e freschezza.

Un'Italia in pieno regime tende l'orecchio verso nuove sonorità, è la canzone sincopata, lo swing che man mano prende sempre più consensi e passioni, un ritmo che libera dal basto del fascismo. In questi anni la canzone, gli autori, gli interpreti, i mezzi di trasmissione cambieranno proprio grazie alla potenza della musica - la canzone sincopata aprirà le porte tanto della libertà quanto della modernità: "Decretando il primo cambio di rotta della 'canzone all'Italiana' tradizionale".

Tutta colpa degli Stati Uniti che con il ballo e soprattutto con il jazz che ammicca con i suoi colori e con le sue sfumature; e tutta colpa pure dell'istinto degli orchestrali: "Furono costoro a capire per primi che il jazz avrebbe cambiato la musica del Novecento. Lo fecero d’istinto, senza conoscere nulla della vicenda afroamericana, del riscatto dei jazzisti neri e probabilmente senza alcuna concezione della «blue note», la reale novità tecnico-musicale della nuova musica".

Il successo di brani come Op!Op! Trotta cavallino, Crapa Pelada, Ma le Gambe, Mille al mese, Ba ba ba baciami piccina, Pippo non lo sa, Solo me ne vo per la città (in realtà il titolo è Perduto amore) e tante altre non solo faranno cantare l'Italia intera, ma imporrà la radio come il mezzo più potente di inizio secolo, proprio la radio con le sue trasmissioni e le sue riviste dedicate farà sognare non solo con le canzoni, ma anche con approfondimenti su autori e cantanti e compositori, creando una sorta di paleo-gossip che agli italiani tanto piace.

La nascita dell'EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), la mamma della RAI, un colosso con il monopolio di tutto il mondo radiofonico, ideatore ed editore del Radiorario e del Radiocorriere dagli anni '30.
In tutto questo fermento swingante oltre che della radio c'era bisogno di un supporto come il disco di gommalacca a 78 giri (3 minuti circa di musica a lato) per lanciarsi in nuove esperienze di ascolto e di un'industria discografica che proprio negli anni Trenta conosce il suo primo boom. 

Un lungo, eccitante e variegato viaggio condotto grazie ad artisti come Alberto Rabagliati (qui nella foto a destra), il Trio Lescano, Natalino Otto, Lina Termini, Pippo Starnazza, il Quartetto Cetra, Nella Colombo, Gorni Kramer; diretto dalle famose orchestre dei Maestri Pippo Barzizza e Cinico Angelini.

Un testo prezioso, scritto con evidente amore e attenzione si arricchisce della prefazione di Dario Salvatori e di 20 brani da scaricare gratuitamente dal sito CurcioMusica.it.

 

Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Artista: Tiziano Tarli
  • Editore: Curcio Musica
  • Pagine: 160
  • Anno: 2013
  • Prezzo: 20.00 €

Altri articoli su Tiziano Tarli

Altri articoli di Francesca Grispello