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Umberto Broccoli

Questa è la storia – Cinquant’anni di storia italiana attraverso le canzoni

Musica e storia camminano insieme, calcano gli stessi solchi di calendario, e l’una aiuta ad approfondire e comprendere l’altra, in un gioco di prospettive che talvolta fornisce risposte anche a chi non ha posto domande precise, equipaggiato soltanto da una semplice disposizione all’interesse e alla curiosità, e accettando di percorrere un viaggio a ritroso in quella contemporaneità che, allontanandosi da noi, lascia scie sempre più indistinte, fino a nebulizzarsi all’orizzonte.

Il libro del prof. Umberto Broccoli (nella foto in basso), Questa è la storia è un’occasione leggera ed al contempo colta per premere un ideale tasto rewind, e spigolare in “cinquant’anni di storia italiana attraverso le canzoni”, coprendo l’arco di tempo (ma potremmo dire di storia, o anche, per i non giovanissimi, di vita) che parte dal 1938 e ci accompagna fino alla fine degli anni ottanta. L’autore è un apprezzatissimo divulgatore, conduttore radiofonico, archeologo, autore di saggi e fine cultore dell’epoca classica, che abbina al suo sapere una rara capacità di porgere e sviluppare in maniera semplice e gradevole tematiche anche complesse, evidenziando affinità, relazioni, assonanze e suggestioni fra epoche diverse e stati d’animo distanti.

Le cinquecento e più pagine si percorrono in scioltezza, il filo conduttore dichiarato è la nostra storia contemporanea, l’arrangiamento è quello delle canzoni del tempo, dove le canzoni stesse spiegano il tempo e il tempo fa da quinta a sonorità e temi cangianti, svelando differenze che il lettore coglie agevolmente nel succedersi e nella scomposizione dei decenni oggetto del percorso. Il libro è infatti opportunamente scomposto in sei capitoli: un punto di partenza, l’anno 1938, cui segue il buio e la ferita della guerra, poi quattro decenni in successione (dal 1948 al 1957, dal 1958 al 1967, dal 1968 al 1977, dal 1978 al 1987), fino all’anno di approdo, il 1988.

Ciascun capitolo, ciascun blocco di tempo è raccontato affiancando i fatti storici e di costume, noti e meno noti, alla corrispondente produzione musicale nostrana, ai successi che gli italiani fischiettavano e ascoltavano dai grammofoni, o alla radio (vero filo conduttore dell’opera), e poi alla tv, fino alle nuove esperienze di fruizione individuale, con i primi walkman a cassette degli anni ottanta. Nel breve periodo tutto si mischia e si confonde, ma elevando gli stati d’animo a un’altitudine opportuna, dalla quale sia possibile scorgere il tutto e non la parte, il prof. Broccoli intitola e fornisce etichette plausibili per ciascun decennio ripercorso. Così l’anno di partenza, il 1938 viene spiegato come “sull’orlo dell’abisso”, e raccontato sulle note e sulla voce di Carlo Buti con Fiorin Fiorello e di Faccetta nera, fino alle strofe paradossali di “Vivere/ finché c’è gioventù/ perché la vita è bella/ la voglio vivere sempre più.

Accennato e subito accantonato il tempo cupo che va dalle leggi razziali alla nascita della repubblica, dove la canzone non potè che cedere tutta la scena alla tragedia umana, il filo viene riannodato viaggiando fra il 1948 e il 1957, gli anni della dura ricostruzione, del cammino a piedi, in bicicletta e poi, sulle selle di Vespa e Lambretta, lungo i solchi della grande storia, fra il viaggio negli USA di De Gasperi e l’attentato a Togliatti, il Giro d’Italia, Coppi e Bartali, le nuove sonorità d’oltreoceano di Frank Sinatra e Doris Day, e quelle domestiche, con Carosone e Nilla Pizzi. Sono gli anni della ripartenza, dell’operosità frugale, di fatiche e speranze, della convalescenza di una nazione.

Il decennio che segue, si apre nel 1958 con Volare di Domenico Modugno, pietra miliare di una nuova maniera di cantare e di proporsi al grande pubblico, di Maria Callas, di Paul Anka, delle automobili che prendono il posto delle lambrette, e percorrono le nuovissime autostrade che uniscono il nord e il sud del paese, del primo Fellini della Dolce vita, di un’Italia ottimista, che sente arrivare i dolci frutti del boom, dei nuovi elettrodomestici, e con essi il fascino dei consumi e poi, sfogliando il volume, transiteremo dagli anni del boom economico, delle Olimpiadi di Roma, dei Beatles e del Vajont, al decennio che cavalca gli anni settanta, anni politici fino allo sfinimento, di interminabili elucubrazioni e violentissime contrapposizioni, percorse da conflitti generazionali e ideologici, ma che, sul fronte musicale, vedono la comparsa di cantautori capelloni e barbuti, malvestiti e trasandati, mal visti dal pubblico più adulto, cartine di tornasole di una frattura artistica e culturale che contrappone Orietta Berti, Mina, Claudio Villa ai nuovi modelli espressivi di Fabrizio De André, Gino Paoli, Francesco De Gregori, ma anche del progressive rock, difficile da suonare e, spesso, anche da capire per le vecchie generazioni alla ricerca del facile ritornello.
Gli anni trasandati cedono infine il passo agli anni ottanta, definiti dall’autore “Sua Evanescenza”: vuoti, effimeri, autocelebrativi, di mera rappresentazione, di affettazione pubblica, di giacche con le spalline e dai colori impossibili, di musica plastificata, elettronica, tecnologica e, in una certa misura, tutta uguale, dove Notte prima degli esami ed I treni di Tozeur fanno fatica a catturare l’attenzione tra Felicità, L’Estate sta finendo, Vamos alla playae No tengo dinero.

Siamo all’approdo, alla fine di un percorso che ci ha indotto a guardarci indietro e a guardarci dentro, e riscoprire umori, aspettative, stati d’animo e sonorità, intrecciando il corso degli anni alle canzoni del tempo. 

Questa è la storia non è un libro di critica musicale in senso stretto, è un saggio di costume che ripercorre e sovrappone note musicali allo scorrere degli anni, non vi troveremo dotte distinzioni fra generi e stili, vivremo invece un fedele racconto di quello che hanno ascoltato gli italiani, i nostri nonni, i nostri padri e noi stessi, e questo viaggio ci aiuterà a soffermarci su come, cambiando la storia, sia cambiata la musica e, in definitiva, siamo cambiati noi.
Libro raffinato, gradevole, ben scritto e consigliatissimo. 

 

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In dettaglio

  • Artista: Umberto Broccoli
  • Editore: Bompiani/RCS Libri
  • Pagine: 513
  • Anno: 2019
  • Prezzo: 40.00 €

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