ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Agli Equ anche la Targa AFI, mentre ad Elsa Martin la menzione speciale per l’interpretazione

Agli EQU la 9ª edizione del Premio Bindi

A Santa Margherita dal 5 al 7 luglio

Sono gli EQU i vincitori della nona edizione del Premio Bindi. Un gruppo certamente non alle prime armi, viste le esperienze che hanno maturato in questi anni, ma che hanno saputo convincere per quel loro gusto degli arrangiamenti su testi fortemente evocativi. A questo si aggiunge una struttura musicale decisamente non banale e una voce del frontman che non passa inosservata. I quattro ragazzi romagnoli di Santa Sofia - Gabriele Graziani, Vanni Crociani, Michele Barbagli e Alessandro Fabbri - si sono così aggiudicati la prestigiosa Targa, consegnata come sempre dal sindaco di Santa Margherita, Roberto De Marchi (qui a fianco il momento immortalato da Giulia Spinelli, giovane fotografa e autrice di tutte le foto di questo servizio), oltre che la Targa AFI (Associazione Fonografici Italiani) consegnata da Giovanni Poggio.

Il brano con cui hanno vinto, Il solito, è anche la traccia di apertura del loro concept album Un altro me uscito a novembre 2012 (per Metro Music Network con le edizioni Materiali Musicali) a cui hanno collaborato personaggi come Alessandro Bergonzoni, Federico Bellini, Francesco Gazzè e Marco Canepa alla produzione artistica.

La ‘gara’ e la conseguente premiazione è avvenuta sabato 6 luglio sul palco centrale della piazza di Santa Margherita Ligure, mentre domenica 7 i vincitori si sono esibitiin uno showcase sulla terrazza del Castello Cinquecentesco che domina la baia della cittadina ligure, nell'ambito del Premio Bindi Happening in cui è stato consegnato il “Premio Artigianato della Canzone” a Massimo Cotto (qui in una foto di repertorio) per i suoi trent’anni di attività in campo musicale, editoriale, radiofonico.

Nello stesso pomeriggio di domenica, ci sono stati anche gli showcase di Massimo Schiavon (qui a fianco nella foto), che ha presentato alcuni brani del suo album Piccolo Blu e di Carlo Mercadante, istrionico cantautore siculo/toscano (vive ormai a Prato da qualche anno), che ha proposto al pubblico – in una versione acustica di grande impatto – una manciata di brani che andranno a formare il suo nuovo album. Un album particolare visto che Mercadante sta utilizzando la “rete” per pubblicare un brano al mese fino al raggiungimento di un numero congruo da fissare poi su un supporto fisico. Un’idea che sta prendendo abbastanza piede (non ultimo un pezzo da novanta come Claudio Baglioni sta proprio utilizzando questa strategia di marketing).

Inoltre, spazio anche per Ernesto Bassignano che ha potuto presentare Umberto Bindi inedito – Musica per l’eternità, un lavoro di riscoperta su cui il bravo cantautore/giornalista romano si è cimentato, riportando alla luce brani che altrimenti sarebbero rimasti inediti. Bassignano è stato uno degli ultimi collaboratori di Umberto Bindi, quindi un lavoro certamente prezioso e che andrebbe presentato e ospitato in molte altre occasioni.

 

Ma tornando a sabato sera, alla finale del Concorso, a premiare i finalisti una giuria tecnica d’eccezione composta da Armando Corsi, Massimo Cotto, Ernesto Bassignano, Lucia Carenini, Gaetano D’Aponte, Enrico de Angelis, Roberto Giannini, Max Manfredi, Christian Marras, Francesco Paracchini, Giovanni Poggio, Memo Remigi e Andrea Podestà (segretario di giuria). Una vittoria tiratissima quella degli Equ, con la Giuria che ha ritenuto giusto assegnare anche una menzione speciale per l’interpretazione alla friulana Elsa Martin (in alto nella foto) con il brano Agosto, il cui testo è stato scritto da Luca Basso dei Fabularasa.

 

Oltre ai già citati Equ ed Elsa Martin, finalisti del Premio Bindi 2013 sono stati anche Valeria Vaglio (Bari), Alessandra Parisi (Roma), Domenico Imparato (Pescara) e Alessio Alessandra (Novara). Tutti hanno suonato e cantato live, quasi sempre accompagnati da uno straordinario gruppo di musicisti genovesi che ogni anno vestono e confezionano al meglio i brani degli artisti in gara. Un vero valore aggiunto che rende questo premio un’ottima occasione per mettere in mostra le proprie capacità compositive ed interpretative. Vale quindi la pena citarli questi musicisti: Riccardo Barbera (basso/contrabbasso), Federico Lagomarsino (batteria/percussioni), Andrea Maddalone (chitarre), Edmondo Romano (fiati) e Fabio Vernizzi (pianoforte/tastiere e coordinamento degli arrangiamenti).

A fare da “padrino” d’eccezione ai giovani cantautori provenienti da tutta Italia, Paolo Jannacci, figlio dell’indimenticato Enzo e pianista jazz affermato che ha suonato – insieme al bravissimo Luca Meneghello alla chitarra - brani del suo repertorio ed una sentita versione di Arrivederci, delicato omaggio a Umberto Bindi.
Gli altri due ospiti sul palco della serata finale sono stati Memo Remigi (che con Umberto Bindi erano amici e che insieme ha vissuto la stagione d’oro di fine anni Sessanta) e il numeroso e preparatissimo gruppo Orchestra Bailam, ensemble genovese che ha chiuso la serata presentando alcuni brani del loro ultimo disco, Galata, uscito a marzo 2013.

 

Nella serata precedente, ovvero quella di venerdì 5 luglio, il Festival aveva visto le esibizioni di giovani cantautori dislocati su due location cittadine, una nella centralissima Piazza Cabrera (tra l’altro il centro storico di Santa Margherita vale la pena visitarlo perché è davvero una chicca) ed una sul lungomare.
Cogliamo l’occasione anche per segnalare come ostinatamente – e diremmo anche giustamente – lo staff organizzativo tiene vivo il Bindi Village, un piccolo ma strategico presidio di stand enogastronomici e non, coordinato da Promomark Service, che colorano e fanno vivere per tre giorni la piazza principale che guarda il mare.
Due palchi dicevamo, due situazioni musicali in contemporanea che hanno visto offrire al pubblico performance brevi (tre o quattro brani a testa) ma intense, a cominciare dalle ore 18.30 fino alle 21.30 circa. Gli artisti che si sono esibiti erano Cristiano Angelini (sempre accompagnato dal talentuoso Marco Spiccio), Lorenzo Malvessi, Nima Marie, Paolo Saporiti, Maghi di Carroz, Alberto Luppi Musso, Piccolo Coro Lollipop (curato da Antonella Serà) a cui vanno ricordati Stefano Marelli (accompagnato dal dinamico trombettista Raffaele Kholer), i Rebis (qui nella foto) e Stefano Barotti, forse le tre esibizioni più riuscite, a cui va aggiunta quella straordinaria offerta da Sabrina Napoleone e la sua band, un’artista genovese che anno dopo anno sta crescendo in spessore artistico e capacità live.

Concerti, o mini-set che dir si voglia, che hanno coperto la fascia del tardo pomeriggio/inizio serata perché alle 22.00 c’è stato il concerto di Zibba, nella bella piazza principale che guarda sul mare di Santa Margherita. Un palco, quello del Premio Bindi, che il giovane cantautore ligure conosce molto bene visto che è stato proprio lui a vincere il Premio nel 2011, giusto dopo una quindicina di giorni aver ritirato la targa come vincitore di un altro importante premio, L’Artista che non c’era. Una stagione prolifica che da questo punto di vista ha toccato il suo vertice l’anno dopo, quando Come il suono dei passi sulla neve, il suo quarto album, vinse (a pari merito con gli Afterhours) il prestigioso Premio Tenco nella sezione Miglior Album.

 

L’invito di Zibba a questa edizione del Premio Bindi non è stata certo casuale, visto che è da poco uscito E sottolineo se – omaggio a Giorgio Calabrese, un progetto pensato e voluto per omaggiare uno dei nostri autori (ancora in vita, e questo fa davvero onore a Zibba per avuto l’idea) di canzoni più prolifici ed efficaci di tutti gli anni Cinquanta e Sessanta, e non solo per il bravo Umberto Bindi, ma anche per Mina, Vanoni, Zanicchi.
Ma Calabrese è stato un maestro anche quando ha potuto dimostrare tutta la sua potenza espressiva nelle traduzioni, specie per i “maestri” sudamericani o per Aznavour (memorabile il pezzo L’istrione) o in quel capolavoro (come chiamarlo altrimenti?) de Il disertore di Boris Vian, che tutti abbiamo in testa e davanti agli occhi nella celeberrima versione che ne fece Ivano Fossati imbracciando solo una chitarra in un’edizione del Premio Tenco.
Poi nei decenni successivi Calabrese ha regalato altre canzoni di un certo successo (soprattutto per Mina), ma non c’è dubbio che brani come Ciao ti dirò (sì, proprio quella cantata da Celentano e Gaber), Arrivederci, Il nostro concerto o, appunto, E se domani, sono i vertici di un autore che il mondo ci invidi.

Musicisti che citiamo volentieri, perchè hanno regalato un concerto davvero intenso e curatissimo negli arrangiamenti, con una sezione ritmica potente e precisa composta da Andrea "Bale" Balestrieri alla batteria e Stefano Cecchi al basso (qui nella foto in alto) a cui si è aggiunto da poco anche il cubano Caldero alle percussioni. Per la parte invece più strettamente armonica e melodica, egregio il lavoro sulla sei corde elettrica di Stefano Ronchi e quello ai fiati di Stefano Riggi su cui si innestano prepotenti e precise le dieci dita di Marco Ferrando che, specialmente quando si lancia a testa bassa sulla tastiera (con un suono che riesce a far sembrare un Hammond....), diventa irresistibile.

Il Premio Bindi è indetto dal Comune di Santa Margherita Ligure con il patrocinio della Regione Liguria e della Provincia di Genova ed è stato organizzato dall’Associazione Culturale ‘Le Muse Novae’ di Enrica Corsi (qui nella foto), una realtà che opera da molti anni in Liguria ma che ultimamente ha ampliato il suo raggio d’azione, stringendo nuove partnership che le consentono di operare in molte altre zone d’Italia.

Enrica Corsi cura anche la direzione artistica di questo Premio, confrontandosi nella preparazione del programma con Enrico Deregibus, presentatore della serata insieme alla giornalista Rai Roberta Balzotti. Una sintesi delle tre giornate del Festival con uno speciale sul Premio verrà proposta prossimamente da RAI Isoradio.

servizio fotografico a cura di GIulia Spinelli

 

http://www.premiobindi.com/

https://www.facebook.com/premio.bindi

http://www.lemusenovae.it/

 

 

Equ:

https://www.facebook.com/gliequ?ref=ts&fref=ts

 

Alessandra Parisi (Roma):

https://www.facebook.com/alessandraparisi?fref=ts

 

Elsa Martin (Tolmezzo – UD):

https://www.facebook.com/elsa.martin.351?fref=ts

 

Domenico Imparato (Pescara):

https://www.facebook.com/domenico.imperato.75?fref=ts

 

Alessio Alessandra:

https://www.facebook.com/alessio.alessandra.7?fref=ts

 

Valeria Vaglio (Roma):

https://www.facebook.com/valeriavagliobis?fref=ts

 



Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento