"Alieno? No, umano".
L'Isola scopre il nuovo album con il compositore ascolano
Giovanni Allevi presenta il suo nuovo lavoro “Alien” partendo con la spiegazione del titolo. Nessun riferimento a terrificanti mondi fantascientifici, anzi:“Voglio che il termine alieno assuma un significato positivo: quello di un'umanità tanto se stessa da sembrare aliena. Un'umanità in grado di affermare la propria fragilità laddove i modelli precostituiti ci impongono di essere impeccabili e forti. E questa fragilità si trasforma in forza, permette di comunicare direttamente al cuore delle persone”.
Una messa a nudo, ben rappresentata dalla copertina del disco: un Allevi a torso nudo, le dita che si trasformano in tasti di pianoforte: “Incidere Alien è stato un gesto liberatorio e passionale. Mi sono concesso 10 giorni di registrazione, di solito ne impiego 5 per un disco di piano solo. Ho cercato di risolvere tutti i problemi che si presentavano, non ho nessun rimpianto”.
Dal punto di vista musicale ci troviamo di fronte ad una dilatazione e dissoluzione delle forme: “Ho fatto dei brani lunghi, una scelta azzardata laddove l'ascolto musicale si fa sempre più breve, è un grande azzardo che mi permetto di fare perché i fans mi vogliono bene”.
Accanto a questo c'è il recupero di un'antica struttura come la forma sonata, che Allevi considera così: “La forma sonata è un contenitore, che ho riempito con contenuti tratti dalla modernità: una ritmica hip hop, andamenti armonici tipici del jazz”.
Una tensione continua insomma tra modernità e tradizione, una conoscenza della teoria musicale finalizzata all'espressione della fantasia: “La tecnica non deve essere mai fine a se stessa. Ci sono artisti che creano solo una ripetizione dello status quo. Sono fiero di non appartenere a questa categoria”.
Insomma, un disco che l'artista mette fiducioso nelle mani del suo pubblico: Il fatto di scrivere musica strumentale è qualcosa che fa pensare l'ascoltatore, senza schiacciarlo con un messaggio.
“L'opera d'arte si realizza nell'ascoltatore, nel vissuto dell'ascoltatore”.