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di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Caparezza: tutte le citazioni del nuovo disco

Exuvia: guida all'ascolto

Dalla filosofia ai fumetti, dalla mitologia ai videogiochi

Nei giorni scorsi L'Isola ha ascoltato e recensito l'ultimo lavoro di Caparezza (qui l'articolo di Simone Bevacqua), mi sono permesso alcune “istruzioni per l’uso” per entrare nel fantasmagorico mondo caparezziano.Al solito le citazioni (e autocitazioni) “alte” e “basse” sono tantissime, esattamente come per i precedenti dischi (qui mi ero interessato a "Prisoner 709"). Si passa così dalla mitologia ai fumetti, dalla letteratura ai videogiochi, dalla religione al cinema. Proviamo ad aprire lo scrigno di Exuvia, il suo nuovo splendido disco.

Canthology
“Sono in un bad trip come quei tre kids di Fatima”: I tre ragazzi di Fatima sono Lucia Dos Santos, Jacinta e Francisco Marto che il 13 maggio 1917 ebbero una visione della Madonna nella cittadina portoghese.
“Vedo cose che neanche Roy Batty si immagina”: Roy Batty è il replicante di Blade Runner interpretato da Rutger Hauer film di Ridley Scott del 1982. Ormai proverbiale - e qui ripreso in chiave ironica - il suo monologo finale: “Ho visto cose che voi umani…”.
“Tu la vedi rosea, sei Elvis in Cadillac” è un riferimento alla mitica Cadillac rosa di Elvis Presley.
Iniziano, quindi, le numerose autocitazioni. Si parte dal primo disco pubblicato da Salvemini a nome Caparezza dal titolo enigmatico "?!", del 2000. In particolare: “Preso dalla sassaiola della calca che mi odia” (La fitta sassaiola dell’ingiuria); “Nella piazza Micheal Jackson grida: ‘Capa, sei un idiota!’” (in Tutto ciò che c’è Caparezza cantava: “Michael Jackson dice: ‘Capa, sei un genio!’”); “E cammino, solo e pazzo/ poi mi fermo, come in coma” (riferimento a Cammina solo); “Nel conflitto, manco m'arzo non intendo il re di Roma” (ovviamente il riferimento è al Re di Roma Anco Marzio, ma probabilmente anche al titolo del brano Il conflitto).
Segue un possibile riferimento a Torna catalessi (da Hebemus Capa del 2006): “Chiamo il mio cane ma, ahimè, è lontano”.
“Ho capito che il secondo album era più facile dell'ottavo”: riferimento al verso “Il Secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista” da Il secondo secondo me (contenutaappuntonel secondo album Verità supposte del 2003).
Riferimenti al secondo disco anche subito dopo: “Tipi che mi chiedono del tunnel” rimanda alla celeberrima Fuori dal tunnel; “Dicono che vengo dalla Luna” a Vengo dalla luna.
Il trittico successivo è tratto invece da Habemus Capa: “Suona l'Inno Verdano” è appunto l’Inno verdano; “Questo toro tifa il matador e gli lecca tutto il retto” si riferisce a Dalla parte del toro, e “La mia parte intollerante sta ingoiando tutto il resto” rimanda a La mia parte intollerante.
Da Le dimensioni del mio caos (2008) sono le citazioni successive: “Curva canta "Puglia, Puglia" (Vieni a ballare in Puglia) e “La mia Ilaria è una bulla” (Ilaria condizionata).
“Tuta gialla, Uma Thurman la katana sulla nuca”: il riferimento è ovviamente al film di Quentin Tarantino Kill Bill interpretato da Uma Thurman.
“Giù la lama, ma nessun abiura”: probabile riferimento ad Abiura di me (da Le dimensione del mio caos).
Le citazioni successive sono tratte da Il sogno eretico (2011): “Cade la cabeza, sembro Danton”: il celebre uomo politico e rivoluzionario francese, ghigliottinato nel 1794, è presente nella canzone La ghigliottina; Giovanna d’Arco, la pulzella di Orleans morta sul rogo, è protagonista della canzone Sono il tuo sogno eretico; “Tutti fanno il dito medio pure Galileo” da Il dito medio di Galileo.
Dopo Il sogno eretico ecco due citazioni tratte da Museica (2014): “Vedo Van Gogh con la vanga sta inumando la mia salma, Filippo Argenti fa la calza” da Van Gogh e Argenti vive. Sempre a una canzone di Museica, Avrai ragione tu, sembra rimandare anche un verso successivo: “Arrivano i russi ma è troppo tardi”.
“Macché porto d'armi porto una penna che possa confortarmi”: possibile riferimenti a L’uomo che promette e China town dagli album Prisoner 709 (2017) e Museica.  
“Il vento fischia una preghiera, sembra Larsen mentre fisso una teiera, Bertrand Russell”: Larsen è un riferimento all’omonima canzone presente in Prisoner 709. Bertrand Russell è ovviamente il filosofo scozzese. Quella della teiera è una sua famosa metafora scritta per confutare le idee dei credenti.
“Palle piene portate a zaino da Atlante”: riferimento a La caduta di Atlante da Prisoner 709.
Citate anche la divina Maria Callas e la band metal inglese dei Carcass.
Il ritornello, infine, è tratto pari pari dall’inizio del brano Get away dei Droogs del 1987.

Fugadà 
“Me ne vado per le strade strette, oscure e misteriose/ non c'è un cane, qualche stella nella notte fantasiosa/ via dal tanfo, via dal tanfo”: l’incipit del brano trae ispirazione da una poesia di Dino Campana, La petite promenade du poète contenuta in Canti orfici. Il primo verso è addirittura ripreso alla lettera.
“Fuggo dalle mie cellette, Montеcristo”: riferimento al personaggio di Alexandre Dumas, Edmon Dantés, protagonista del romanzo Il Conte di Montecristo.
“Non alzate le cornette, chi l'ha visto?”: riferimento alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” in cui - appunto - si può alzare la cornetta e segnalare di aver visto le persone scomparse.
“Cerchi geni? Suggerisco legge Mendel”: lo scienziato Gregor Mendel è considerato il padre della moderna genetica.
“Psycho tra la gente, chiodo fisso/ non è quello di Alfred Hitchcock per le tende”: ovvio riferimento al film Psycho e alla tendina della doccia in cui viene uccisa Janet Leigh.
“Ma vagare nelle nebbie, nel nevischio/ nel deserto come Cristo da Betlemme”: riferimento ai 40 giorni passati nel deserto da Gesù, secondo i Vangeli di Marco e Luca.
“Non ti sento, corro forte come Flash e Sonic”: Sonic the Hedgehog - un riccio antropomorfo - è il protagonista della serie di videogiochi Sonic the Hedgehog pubblicata da Sega, oltre a numerosi fumetti. Flash è un supereroe della DC Comics anch’egli dotato del potere di correre velocissimo.
“Remo Remotti, via da mamma Roma”:  non è un riferimento (se non indiretto) al film di Pasolini Mamma Roma ma rimanda al documentario A proposito di Roma di Egidio Eronico in cui l’artista Remo Remotti si prodiga in un monologo che termina appunto con il perentorio: “Mamma Roma addio!”.
“Dai cazzi degli altri, a piedi scalzi, McCartney”: rimando all’iconica copertina dell’album Abbey Road dei Beatles. McCartney vi attraversa la strada a piedi nudi.
“Coi Fugazi nell'ampli, fuggo”: i Fugazi sono una band americana.
“Mollo tutto, sto crepando, batto in ritirata, Caporetto più Waterloo”: le battaglie di Caporetto (1917) e Waterloo (1815) sono state due clamorose disfatte militari dell’esercito italiano e napoleonico e ormai utilizzate nel linguaggio quotidiano quasi proverbialmente.
“Seminudo corro, mito Ermes”: Ermes era il messaggero degli dei secondo la mitologia greca. Grazie alle sue calzature alate era in gradi di coprire in poco tempo lunghe distanze.
“Io preda dei fantasmi tipo Macbeth”: il protagonista dell’omonima tragedia shakespeariana nel terzo atto vede il fantasma dell’amico Banquo.
“Perché voglio isolarmi, come Fidel”: ovviamente il riferimento è a Fidel Castro e all’isola di Cuba.
“Mi darò alla danza, come se Matisse”: riferimento al quadro di Matisse La danza.
“Fuggo dal '97, Jena Plissken”: Jena Plissken è il protagonista del film cult 1997: Fuga da New York di John Carpenter del 1981.

El Sendero
L’intro e il ritornello del brano sono presi dal brano La selva di Mischel Domenssain del 2107, citata poco dopo: “Faccio un salto nella selva”.
“Già da come marcio sembra Selma” rimanda alla celebre marcia per i diritti dei neri che da Selma giunse a Montgomery nel 1965 sotto la guida di Martin Luther King.
“Tu che invidi la mia vita/ io che penso: sa di un cazzo, sembra seitan": Il seitan è un piatto, insapore, a base del glutine del grano.
“Chiuso in casa come Salgari”: Emilio Salgari, forse il più importante scrittore d’avventure italiano. Pur avendo ambientato i suoi romanzi più famosi (suo è il personaggio di Sandokan) in paesi esotici non aveva mai lasciato l’Italia.
“Miki, sei Lazzaro, dai, alzati”: Mikimix è stato lo pseudonimo usato da Caparezza per i primi dischi. Lazzaro è l’amico che Gesù resuscita. L’avvenimento venne raccontato solo nel Vangelo di Giovanni e benché l’espressione “Lazzaro alzati e cammina” sia diventata quasi proverbiale essa non venne mai pronunciata stando a Giovanni.
“Qua l'unica Strada che insegna qualcosa è la figlia di Gino”: riferimento a Cecilia Strada figlia di Gino.
“Chi ha paura perde tempo/ guarda, cito Indira Gandhi”: la ex politica indiana Indira Gandhi in un famoso discorso disse: “La paura, ogni paura, è una perdita di tempo”. 
“Capirà soltanto chi vedrà dall'alto/ tipo ragno a Nazca”: riferimento alle famose linee di Nazca in Perù; solo da una notevole altezza tale linee svelano un disegno complesso (come quella, appunta, del ragno).

Campione dei Novanta 
Lo “Zighidà, zighidà” che troviamo nell’intro è ripreso dall’omonima canzone degli Statuto del 1992.
“A scuola media, introverso/ mummia fuori, Narnia dentro”: riferimento al ciclo di Narnia, serie di romanzi fantasy scritta C.S. Lewis.
“Tre tipi del Queens, Black Beatles”: il riferimento è alla band Run-D.M.C.
“Un boato così forte che è arrivato fino a Chernobyl”: nel 1986 avvenne l’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl nell’ex Unione Sovietica. La - ormai - città fantasma di Pripyat darà il titolo a un altro brano di Exuvia.
“Chiuso con l'Amiga e il quattro piste”: L’Amiga era il computer che sostituì nel 1985 il mitico Commodore 64.
“Preso dalla fissa del mio viaggio, Ulisse”: riferimento all’interminabile viaggio compiuto da Odisseo/Ulisse per tornare a Itaca dopo la guerra di Troia. Ulisse verrà ricordato anche più avanti: “E dopo il buio, l'Ulisse/ Arrivai ad Itaca più forte, palestre/ chioma folta e basette/ ma la scena ancora non mi riconosce, Laerte”. Laerte era il padre di Ulisse.
“La faccia di Keith Haring”: Keith Haring uno dei grandi nomi della street art americana.
“Festival di Castrocaro/ andò bene, mica tanto/ levati dal cazzo, caro/ andò bene a Di Cataldo”: Caparezza partecipò al Festival di Castrocaro nel 1995 come Mikimix. Le cose andarono meglio a Massimo Di Cataldo che proprio grazie alla partecipazione a Castrocaro ottenne un contratto con la Sony.
“Meglio firmare per la casa di Amityville”: riferimento alla casa situata in 112 Ocean Avenue a New York. Fu teatro di un efferato fatto di sangue: nel 1974 vennero uccisi sei membri della famiglia DeFeo da parte del figlio Ronald. L’avvenimento - così come la presunta presenza di spiriti demoniaci - ha ispirato il romanzo Orrore ad Amityville di Jay Anson (1977) e una serie numerosa di film.
“Ma persi come quel campione dell'Olanda”: il riferimento è al calciatore olandese Robin van Persie (con evidente gioco linguistico) sconfitto in due finali: nella Champions League del 2006 (con l’Arsenal) e nella Coppa del Mondo del 2010. 
“Rinato come Zero”: ovvio gioco di parole con Renato Zero.
“Chiamami, chiamami ‘Campione’": Caparezza qui campiona un brano dell’amico pugliese Chef dal titolo, appunto, Campione.
“I colleghi evolvevano, erano dei mostri, Godzilla/ io mangiavo gli ossi con Wilma”: riferimento al mostro marino preistorico giapponese ma anche al gruppo dei Godzilla e a Wilma Flinstone del cartone animato Gli antenati.
“Famoso in Francia come i rossi in bottiglia/ al Moulin Rouge in una grossa conchiglia”: Mikimix - strano a dirsi - ottenne un certo successo in Francia esibendosi anche al mitico Moulin Rouge di Parigi.
“Il mio tracollo, palese/ che va da Cornell a Chester”: riferimento a Chris Cornell, frontman dei Soundgarden e degli Audioslave e a Chester Bennington, cantante dei Linkin Park, entrambi morti suicidi.
“Aggiungi il vecchio me dentro il Club 27”: il 27 club sono - giornalisticamente parlando - quei cantanti rock (Jim Morrison, Jimi Hendrix…) morti all’età di 27 anni. Salvemini morì come Mikimix nel 2000 appunto a 27 anni.
“Il vuoto di una hit continua/ in confronto Mikimix è Bob Dylan”: frecciata contro l'insulsaggine dell’attuale scena pop italiana per cui persino Mikimix può essere accostato al cantautore americano premio Nobel.

La matrigna-Contronatura
Il dittico si rifà all’idea leopardiana della Natura intesa come madre matrigna indifferente alle sorti dell’uomo. Tale concezione viene palesata in particolare nell’operetta morale Dialogo della Natura e di un Islandese qui palesemente citata: “Perdo le difese come l'islandese/ che migrò alla ricerca di un clima mite”. Anche Leopardi verrà espressamente citato in un passo successivo: “Non mi fido dell'uomo né delle bestie/ credo solo ai Leopardi di Recanati”.
“Historia magistra vitae” è una celebre frase di Cicerone tratta dal De Oratore.
“Io negativo ma di Salgado”: il riferimento è a Sebastião Salgado famoso fotografo brasiliano. 
“Hai l'occhio di Katrina”: riferimento al tornado Katrina che causò 1800 morti negli Stati Uniti nel 2005. 
“La lingua è Krakatoa”: il Krakatoa è un vulcano indonesiano.
“Laggiù c'è il Re Leone, sta sbranando Dumbo”: riferimento ai due celebri film di Walt Disney.
“Natura dieci e lode, o 1522”: la pistola o il numero di telefono antistolker? Difficile dirlo.
“Mi vuoi niño selvaggio”: gioco linguistico per cui “niño” può essere inteso sia come “ragazzo” sia come il fenomeno meteorologico responsabile di violenti uragani nel centro America e nel Pacifico.
“Io spesso ti sogno innocua in un cesto di Paul Cézanne”: famose le nature morti del pittore francese.
“Mi aprirai l'aorta col metodo Conte Vlad”: il mitico Conte Vlad è esistito realmente. Fu a più riprese Principe della Valacchia. La sua proverbiale brutalità (da cui il soprannome di Impalatore) ispirò Bram Stoker per il suo Dracula.
“Bloody Demetra, psicolabile Dea”: Demetra era chiamata la Madre Terra dai greci.
“Pachamama irrequieta”: di nuovo una divinità definita Madre Terra, stavolta dagli Inca.
“Sindrome di Medea”: Medea è protagonista della tragedia omonima di  Euripide. Dopo essere stata tradita dal marito Giasone, uccise i suoi figli. In pischiatria è quella condizione psicotica per cui la madre tende a utilizzare i figli come strumento di potere nei confronti del partner. Nei casi estremi la Sindrome di Medea può spingere all’infanticidio.

Eterno paradosso 
“Vago nel panta rei”: “Panta rei” (“Tutto scorre”) frase attribuita al filosofo greco Eraclito.
“Ehi, ma', sono un fottuto paradosso che camminacomeTyler”: riferimento al primo verso della canzone Yonkers di Tyler, The creator: “I’m a fuckin' walkin' paradox, no, I’m not”
“Caffè classico costa un deca, io classico, Decca”: gioco linguistico che rimanda alla casa discografica classica Decca.
“Trattate la cultura con i guanti di O. J”: una delle prove a carico dell’ex giocatore di football americano e attore O. J. Simpson - accusato di aver ucciso la moglie - fu il ritrovamento di un paio di guanti insanguinati (che risultarono poi troppo stretti).
“Prelevano seme al cavallo/ ma tutti vedono un pazzo se Nietzsche gli parla”: riferimento al famoso episodio accaduto al filosofo tedesco Nietzsche a Torino. Vedendo dal balcone un cocchiere che frustava un cavallo, scese in strada per abbracciare l’animale. Anche per tale motivo il filosofo venne considerato pazzo.
“Nel giardino di Narciso pianto sani dubbi”: è ovviamente il Narciso della mitologia greca.
“Io tra questi nuovi artisti vedo tanti Furby/ colorati e non sanno parlare”: Furby è un giocattolo, un animaletto robotico e interattivo.
“Del resto anch'io facevo Tarzan nella mia dimora/ come Baltimora”: per capire il riferimento occorre andare al 1985 quando il gruppo italiano Baltimora pubblicò un singolo di grande successo dal titolo Tarzan Boy.
“Per gli amici sono Snaporaz/ cito sempre 8½”: Il protagonista di di Federico Fellini - interpretato da Marcello Mastroianni - viene chiamato in diverse scene Snaporaz. Il nome verrà poi ripreso in un altro film di Fellini, La città delle donne, interpretato sempre da Marcello Mastroianni. 

 Marco e Ludo-La scelta
Il brano si ispira a due grandi punti di riferimento di Caparezza. Il primo è Ludwig van Beethoven di cui si cita la Pastorale (la Sinfonia n.6), l’Inno alla gioia (dalla Sinfonia n. 9) e poi, nel ritornello, la Patetica (Sonata per pianoforte n. 8,) e la Eroica (Sinfonia n.3).
Il secondo è Mark Hollis l’ex leader dei Talk Talk (“E questi parlano, parlano”) scomparso nel 2019. Dopo il grandissimo successo degli anni Ottanta (“new Romantic”) e un unico disco da solista, Hollis abbandonò la scena musicale per dedicarsi alla famiglia. Nel ritornello si riprende, tradotto, un verso di uno dei brani più famosi del gruppo, It’s my life: “It's my life, don't you forget” (“è la mia vita non dimenticarlo”).
“Sotto palco scompaio, "puff" come borotalco”: negli anni Ottanta in effetti esisteva un borotalco dal nome Puff Puff

Azzera Pace
Il titolo del brano è un bisenso, letto al contrario infatti dà “è Caparezza”.
Alcuni bisensi sono presenti nel testo già dall’incipit: “Tu mi hai fatto al contrario, o dea”, dove “o dea” letto da destra a sinistra dà “aedo”, cioè il cantore-poeta nell’antica Grecia. 
“Sono Dante a disagio con Bea”: ovviamente riferimento a Dante Alighieri e a Beatrice
“Fanculo Leonardo, io vado pazzo per Joan Miró”: dal Maestro Rinascimentale Leonardo da Vinci a quello spagnolo del Novecento.
“Stasera ho visto Scarface, è una cagata pazzesca/ dopo un paio di frame, la corazzata s'apprezza”: riferimento ovviamente a due film cult: Scarface di Brian De Palma e alla Corazzata Potemkin di Sergej Eisenstein con indiretta citazione fantozziana (“La Corazzata Kotiomkinè una cagata pazzesca”).
“Lì nel web, ogni maestro è Do Nascimento”: il “Maestro” Do Nascimento è stato sodale di Wanna Marchi e della figlia Stefania nella famosa truffa del sale.
“Finché avrai come pallino far da servo a Pluto”: Pluto era il dio greco della ricchezza.
“Tu stai nutrendo i loghi nelle vetrine/ mi trovi ovunque, tranne che in Via della Spiga/ con i rampolli alla ricerca di becchime”: Via della Spiga è una delle vie del cosiddetto quadrilatero della moda milanese.

Eyes Wide Shut 
Il titolo della canzone è anche quello dell’ultimo film di Stanley Kubrick del 1999 in cui un ruolo fondamentale hanno le maschere usate nelle feste segrete. Ecco il perché del riferimento a diverse maschere del carnevale e del teatro. In particolare: Burlamacco, la maschera simbolo del Carnevale di Viareggio, Arelcchino (con rimando ad Alberto Camerini, l'Arlecchino della musica italiana); Pierrot; Diego della Vega (Zorro).
Famosa è anche la maschera di Salvador Dalì utilizzata dai personaggi della serie spagnola Casa di Carta
Altre maschere: quelle di Victor Van Doom (il Dottor Destino del fumetto Marvel I fantastici quattro); quella da hockey di Jason Voorhees, il villain del film Venerdì 13 (con gioco di parole: “Rispondevo "Okay", ma pensavo: vorrei/ maschera da hockey come Jason Voorhees”); quella della maschera di ferro, famoso mito del Seicento (secondo alcuni dietro tale maschera si sarebbe celato il fratello segreto del Re Sole); quella di Bruce Wayne-Batman (“Senza la maschera nota nessuno salverà Gotham/ occorre un mito, non Bruce”); quella del fantasma Senza-Volto (Kaonashi) del film d'animazione di Hayao Miyazaki, La Città Incantata (“Ma la mia maschera non la tolgo/ mi lascerà senza volto/ come lo spettro di Miyazaki”).
Altre citazioni:
“La vita è una mascherata, canto Mas Que Nada”: celeberrima canzone di Jorge Ben.
“Io nel bosco tipo favola di Perrault”: Charles Perrault famoso favolista francese, autore - tra le altre - de La bella addormentata nel bosco.

Ghost memo-Come Pripyat
La canzone trae ispirazione dalla città fantasma di Pripyat. Durante l’incidente della centrale nucleare di Chernobyl venne fatta evacuare (da qui il riferimento alle giostre abbandonate).
“Era folle e candida, come Parsifal”: Parsifal è un personaggio del ciclo arturiano.
“Vedo più mutazioni di un disegnatore Marvel”: la Marvel è la famosa casa editrice di fumetti creata da Stan Lee.
“E mi parlava da una fogna come Pennywise”: Pennywise è il terribile clown del romanzo It di Stephen King. Egli vive appunto nelle fogne della cittadina di Derry.
“A trent'anni da Capaci, vedi, sarà strano/ ma il modello è diventato Genny Savastano”: riferimento all’omicidio del giudice Falcone (avvenuto appunto nell’autostrada per Capaci). Genny Savastano è invece il protagonista della serie TV Gomorra.
“È arrivato il cambiamento, caro Yusuf/Cat”: riferimento al cantautore Cat Stevens che, convertito alla religione islamica, prese il nome di Yusuf Islam. Il termine “cambiamento” può riferirsi a un verso della canzone più famosa di Stevens, Father and son: “It’s not time to make a change”.
“E i miei parenti sembrano membri del Ku Klux Klan”: la tristemente nota organizzazione razzista americana. 
“Vomito fuoco, ma sono il draghetto Spyro”: Spyro è il protagonista di un famoso videogioco.
“Mi godo il nuovo mondo che mi sveglierà dal sogno/ come Luther King a Memphis (I had a dream)”: riferimento al famoso discorso (“Io ho un sogno”) tenuto dall’attivista nero Martin Luther King nel 1963. In realtà il discorso venne pronunciato a Washington, a Memphis King venne ucciso.

Il Mondo Dopo Lewis Carroll
Ovviamente la canzone trae spunto dallo scrittore statunitense Carroll autore di Alice nel paese delle meraviglie (che qui viene ampiamente citato).
“Esagerati come era Gatsby”: riferimento al noto romanzo di Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby.
“Non ti
localizzosulGarmin”: La Garmin è una società specializzata nella tecnologia GPS.
“Un anziano con i boccoli da Robert Plant/ chiama Cronenberg, mi sto deformando”: riferimenti al grande Robert Plant dei Led Zeppelin e al regista canadese David Cronenberg.
“Sogno che mi rivedi e chiedi: "Chi sei?"/ come fosse colato il trucco dei Kiss, ehi”: riferimento alla band dei Kiss famosi per il loro volto truccato.
“Alla radio sento i peti tipo Tween Wave”: la tween wave è un genere musicale presente nella serie South PARK. Il gioco linguistico deriva dal fatto che gli adulti percepiscono tale musica come - appunto - il suono delle flatulenze.
“Colpa di Bill Gates, ci stanno ingannando”: il fondatore della Microsoft è al centro di numerose teorie complottiste.
“Chrono è il dio della caccia /tu credi, Diana?”: in realtà la dea della Caccia è appunto Diana, Chrono è il dio del tempo.
Setaccio la silva nel ghiaccio, Tasiilaq”: Tasiilaq è una cittadina del sud est della Groenlandia.
“Cavaliere vuoto dentro, Calvino”: riferimento al romanzo di Italo Calvino Il cavaliere inesistente. Il protagonista, essendo inesistente, indossa appunto un’armatura vuota.
“Cresci e te ne vai nel sonno, Marilyn/ twenty pills una dopo l'altra come jelly beans”: riferimento alla morte di Marylin Monroe che si sarebbe suicidata con più di venti pillole (qui chiamate “pillole di gelatina”, “jelly beans”).
“Il tempo mette la cravatta, d'Huckleberry Finn”: riferimento al protagonista dei romanzi di Mark Twain Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn.
“Volano gli schiaffi in faccia pure tra fratelli Grimm”: i fratelli Grimm sono stati due tra i più importanti scrittori tedeschi di favole. Loro anche I musicanti di Brema citata successivamente (“Su tutti sti palchi, Brema/ noi musici matti”).
“La mira del laser, tilaka tra gli occhi”: Il tilaka è il tipico segno rosso sulla fronte degli induisti.
“Era la boa ed era la mia, sì, mia/ poi dalla oasi filata via, sì, Liam”: riferimento a Liam Gallagher degli Oasis.
Citazione infine anche per John Lennon e per gli attori Terry Gilliam (dei Monthy Python), George Clooney e Steve Martin.

Pi Esse-Zeit!
“Brucaliffo sclera per due vignette”: personaggio di Alice nel paese delle meraviglie.
Il termine “zeit”, che dà titolo al brano, in tedesco vuol dire “tempo”.
“Eravamo un gran duo e ti stavo dietro, Meg White”: riferimento a Meg White battersita del duo The white stripes.
“Ti ripeti un po' troppo/ la tua virtù, Paganini, vola via, paga mini”: ovviamente il violinista Niccolò Paganini che proverbialmente “non ripeteva”.
“E i tuoi regali carpe diem”: famosa espressione del poeta latino Orazio. Letteralmente sarebbe “cogli il tempo”.
“Eri una stele di Rosetta da decifrare/ sei diventato una frasetta da recitare/ meriti l'Oscar, Wilde”: la stele di Rosetta - scoperta durante la spedizione napoleonica in Egitto nel 1799 - ha permesso di decifrare la lingua geroglifica. Caparezza, quindi, gioca tra il nome del famoso premio e quello dello scrittore inglese Oscar Wilde.
“Ritorni indietro come Sisifo, non tieni il masso”: nella mitologia greca Sisifo era stato condannato a trascinare per l’eternità un enorme masso fino alla sommità di una cima per poi vederla rotolare nuovamente in basso.
“Sembri Pilato, non sei più pilastro”: riferimento ovviamente al governatore romano della Galilea che mise a morte Gesù.
“Vedono te, vedono soldi, come in un tycoon”: probabilmente qui Capa allude a Trump. Nella lingua inglese il tycoon è un grande magnate dell’industria o della finanza. 
“Togli il pigiama e rivesti i tuoi panni, Artù”: il leggendario Re Artù del ciclo bretone.
“Quando un giorno perderemo Chronos, sarà a lutto il tempio”: altro riferimento al dio Chronos visto ne Il mondo dopo Lewis Carroll.

La certa
La certa è la morte. Caparezza sembra qui voler riprendere la famosa definizione latina “Nihil morte certius” (“niente è più certo della morte”).
“Anche se non lo ammetti, è a me che va il pensiero / più che al cielo del Nabucco”: riferimento ovviamente a Va, pensiero celeberrima aria del Nabucco verdiano.
“Quando arrivo così nuda/ abbassi gli occhi, Texas hold 'em”: il Texas hold'em è una variante del poker in cui i giocatori possono guardare le carte scoperte sul tavolo (abbassando quindi gli occhi).
“Mai nessuno mi rifiuta/ se punto il dito come Uncle Sam”: allusione al famoso manifesto in cui lo Zio Sam (personificazione degli Stati Uniti) invitava i giovani ad arruolarsi nell’esercito con lo slogan: “I want you!”.
“Non puoi comprarmi/ nemmeno con tutti gli ori dei Nibelunghi”: i Nibelunghi - secondo la mitologia germanica - erano un popolo di nani detentori di un grande tesoro sotto terra. 

Exuvia
Exuvia è un esoscheletro che alcuni insetti (come le cicale) abbandonano nel momento in cui crescono nuove ali.
“Vado da Mea culpa ad Ego me absolvo": formule rituali presenti nella liturgia cristiana anche se in questo caso la seconda viene ribaltata, dal momento che è il protagonista che si autoassolve.
“Sono una larva sporca del mondo/ faccio Manolo sopra quel tronco, rischio un bel tonfo”: riferimento a Maurizio Zanolo, soprannominato appunto Manolo, pioniere dell’arrampicata libera.
“Schizzo gli occhi fuori dalla faccia, Lamia”: Lamia nella mitologia greca era una delle tante amanti di Zeus. Aveva il potere di togliersi i bulbi oculari.
“Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalí”: riferimento ai noti orologi di Salvador Dalì che si sciolgono (celeberrimi quelli presenti ne La persistenza della memoria).

 


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