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Serata speciale dedicata a chi ama la chitarra. Calonego e Giorgio Cordini, due generazioni di chitarristi insieme sullo stesso palco per un concerto unico, dove troverà spazio anche un omaggio a Faber

giovedì 20 aprile allo Spazio Teatro 89 di Milano

Un concerto unico e creato ad hoc per la data milanese

In collaborazione con L’Isola che non c’era giovedì 20 aprile allo Spazio Teatro 89 di Milano (ore 21.30; ingresso 10-13 euro) si svolgerà un concerto davvero speciale che vedrà protagonista la sei corde, con due modi completamente diversi di interpretarle, grazie alla contemporanea presenza sul palco di Calonego e Giorgio Cordini. I due chitarristi suoneranno insieme diversi brani, per poi ritagliarsi un proprio spazio personale in cui eseguire la propria musica.

Sergio Arturo Calonego, per tutti ormai solo Calonego, più che un virtuoso della chitarra acustica nel senso classico del termine è uno che ne vive in simbiosi (qui a fianco una bella foto di Alberto Nacci). Ha un contatto fisico che viene ben rappresentato nel suo modo di suonare, nell’imbracciare il manico e accarezzare le corde.
Dopo un’esperienza nel mondo del folkrock e della canzone d’autore, ad un certo punto della sua vita Calonego decide che lo studio della chitarra era la cosa che l’appagava di più e ha iniziato a studiare, ascoltare (jazz, sicuramente molto jazz, mentre il blues lo aveva già nel sangue fin dagli esordi…), interiorizzare tecniche e mondi sonori per poi vestirli e cucirseli addosso come solo un sarto italiano sa fare.
E così negli ultimi sette, otto anni più che concentrarsi sulla velocità, sulle tecnica pura, ha preferito sviluppare un tocco molto personale che ha trasformato in un “suono”, un mood ormai riconoscibile e affascinante. Forte di una grande esperienza live (qui a destra una foto di Valeria Bissacco), con all’attivo centinaia e centinaia di concerti, è stato chiamato ad esibirsi nelle più importanti rassegne dedicate alla chitarra acustica e alla canzone d’autore, fra cui il prestigioso Festival de la Guitare di Issoudun (in Francia), il Club Tenco, il Festival Internazionale della chitarra di Menaggio, l’ADGPA Rendez Vous e molti altri ancora.
Durante i suoi live, Calonego non ricorre a loop o effetti speciali, ma sa trasformare il suo strumento in una piccola orchestra (grazie a una particolare accordatura, di origine araba e denominata DADGAD, che permette di ottenere accordi di grande effetto premendo poche note e usando le corde a vuoto), con uno stile che abbraccia il nuovo senza dimenticare la tradizione (qui a sinistra Calonego in una delle sue classiche tecniche percussive sulla parte alta delle corde, ripreso live da Renzo Chiesa).
Melodia e tecniche contemporanee convivono in lui senza pregiudizi formali. Tralasciando la sua attività precedente come “cantautore” o frontman di gruppi blues o folkrock, sono due gli album che portano la sua firma come solista: Marinere, uscito nel 2013 e che racchiude gli albori del suo amore per la potenzialità offerta dalla chitarra acustica e Dadigadì, dato alle stampe nel 2015. Un album notevole quest’ultimo, dove il suo “nuovo” percorso chitarristico in solo otto tracce trova la quadratura del cerchio. Tra i brani del disco spicca certamente la track list, di cui ha realizzato uno splendido video (con la regia di Alberto Nacci) che ha vinto ben cinque premi internazionali, tra cui il prestigioso Hollywood Moving Pictures Festival (guarda il video)

Tutte le info su www.calonego.it


Giorgio Cordini è uno storico chitarrista bresciano (in realtà nasce a Venezia nel 1950, ma fin da adolescente ha vissuto sotto i campanili della Leonessa d’Italia). Possiamo utilizzare senza timore l’aggettivo “storico” perche Cordini è parte integrante, fondante, di molta della musica italiana. Sul finire degli anni Sessanta, insieme ad un’altra pietra miliare della nostra musica, Mauro Pagani, fonda i primi gruppi (dando in qualche modo anche il via anche alla Premiata Forneria Marconi visto che uno dei nomi con cui si esibiva con Mauro era Forneria Marconi. Nella foto qui sotto, invece, eccoli insisme su di un palco molti, molti anni dopo...). Musicista eclettico, dotato di un tocco preciso e con un senso ritmico invidiabile, nasce suonando soprattutto blues, genere che comunque non ha mai abbandonato, e a confermarlo sono i molti musicisti americani che quando vengono in Italia lo vogliono a fianco, gente come Carey Bell, Otis Rush e Lousiana Red.
Negli anni tante le collaborazioni in studio e nei tour di molti artisti, tra cui Nada, Vecchioni, Fargo, Massimo Ranieri, Bubola, Mauro Pagani, Cristiano De André, anche se la vera svolta possiamo individuarla agli inizio degli anni Novanta, quando inizia a collaborare con Fabrizio De André. Siamo nel periodo dell’album ‘Le nuvole’ e da quel momento nasce un sodalizio che lo vede protagonista sia negli album che nelle tournée di Faber. L’apice lo raggiunge nei tour, magici, di ‘Anime Salve’ e di ‘Mi innamoravo di tutto’, dove insieme a Michele Ascolese, altro chitarrista formidabile, crea e colora arrangiamenti indimenticabili (qui una foto presa dall'interno di cd live riferito ad un tour di quegli anni, con Giorgio proprio al centro a fianco di Fabrizio).
Cordini da ormai una decina d’anni ha anche una produzione discografica a suo nome, iniziata nel ’95 con Playing the Beatles, un album dedicato al quartetto di Liverpool (suonato insieme ad Andrea Braido) a cui seguirà il bellissimo Disarmati (2001) e poi continuata con altri album, fino all’ultimo, uscito nel 2015, Piccole storie (guarda qui una versione live del brano Mordere i sassi).

Tutte le info su www.giorgiocordini.it

 

Per la serata milanese del 20 aprile al Teatro 89 e per far rivivere quel mondo così suggestivo del Faber “etnico”, con Calonego e Cordini hanno preparato un mini set acustico. che seppur breve, si preannuncia di forte impatto emotivo.
A dare supporto vocale hanno chiamato Teo Manzo, cantautore milanese che tra le altre cose sta collaborando proprio con Calonego nel suo ultimo album. Teo Manzo, con la sua voce piena e bellissima (a cui aggiungerà anche la sua chitarra) darà quel tocco di “cantautorialità” nell’interpretazione dei brani di De André.
In questo breve spaccato dal forte sapore deandreiano che già si preannuncia unico, oltre a Calonego, a Teo Manzo e al suono del bouzouki di Giorgio Cordini, si aggiungerà anche Carmelo Colajanni, talentuoso fiatista che ricreerà molti dei suoni che avevano contraddistinto il tour ‘Anime Salve’.

Insomma, una serata ricca, dove la chitarra acustica sarà comunque parte centrale e avvincente, con due generazioni e due stili diversi, ma con un siparietto centrale che appagherà anche i cultori della canzone d’autore.


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Evento su facebook:
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Apertura cassa e bar ore 20.30 - inizio concerto ore 21.30
Biglietti: intero € 13,00 - ridotto (under25-over65/convenzioni) € 10,00

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CALONEGO

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GIORGIO CORDINI

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TEO MANZO

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CARMELO COLAJANNI

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