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Sono i THE CROWSROADS i vincitori della 13ª edizione de L'Artista che non c'era.

giovedì 22 settembre la Finale de L'Artista che non c'era 2016

Grande successo anche per la sezione Strumentale

In attesa di raccontarvi la splendida giornata vissuta al CPM di Milano, giovedì 22 settembre, facciamo i complimenti al gruppo bresciano dei The Crowsroads,giovane band di estrazione folk rock anglosassone che ha colpito per la sua freschezza e preparazione tecnica.
A breve tutti i commenti e le foto.

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La sensazione è quella vissuta già altre volte, quella soddisfazione nel vedere alcune scelte ed intuizioni iniziali della redazione avvallate dalla giuria esterna, che però viene presto bilanciata dalla certezza che la Finale al CPM non possiamo offrirla a tutti i semi-finalisti.
Vorremmo dire tante cose (e qualcuna dopo la diremo), ma diamo prima i nomi che disputeranno questa finale targata 2016 de L’Artista che non c’era:

Per la sezione “Generale”:
AGNESE VALLE   -   ALICE CLARINI   -   DAVIDE BERARDI*  -  FEYZI BRERA  -   LASTANZADIGRETA   -   MARTA DELFINO  -  PAOLO AMBROSIONI & THE BI-FOLKERS   -   ROSSO PETROLIO  -  TEO MANZO   -   THE CROWSROADS

* Davide Berardi entra in finale perché GIANLUCA SECCO, pur essendo tra i 10 finalisti, per problemi contingenti e inderogabili non potrà prendere parte il 22 settembre alla Finale. Subentra così Davide Berardi, arrivato 11° nella classifica dei semi-finalisti. 

Per la sezione “strumentale”:
CALONEGO   -   KHORA QUARTET

Questi due artisti, pur esibendosi,  non sono in gara, in quanto per la sezione Strumentale questi sono già i due vincitori. Avranno la possibilità di vedere inseriti i propri brani all’interno dell’Audioteca Nazionale del progetto CO2-Musica nelle Carceri.

La giornata finale di questa 13ª edizione si svolgerà al CPM di Milano giovedì 22 settembre, e vedrà tra i partner principali il CPMNuovo Imaie.

Questa la giuria, in ordine alfabetico, che ascolterà e valuterà i 10 finalisti:

Alberto Salerno (autore), Andrea Di Cesare (artista), Andrea Marco Ricci (Nuovo Imaie), Antonio Ribatti (Ah-Um Milano Jazz Festival), Arianna Antinori (vincitrice della 10ª ed. L’Artista che non c’era), Dario Zigiotto (operatore culturale), David Bonato (Davvero Comunicazione), Daniele Lucca (La Voce del Vino-webradio), Davide Grandi (A-Z Blues), Elisabetta Galletta (UltraPrAgency), Enrica Corsi (Premio Bindi), Fabio Diana (Buonaventura Music Club), Fabrizio Consoli (artista), Filippo Broglia (RecMedia), Francesco Venuto (Raiser Management), Franco Mussida (artista), Gaetano Petronio (GPC Comunicazione), Gianmarco D’Alessandro (BubbaMusic Management), Giorgio Cordini (artista), Giorgio Pezzana (Biella Festival), Giuseppe Verrini (L’Isola della Musica Italiana), Luca Rustici (produttore/arrangiatore), Luca Varani (operatore culturale), Lucilla Corioni (LC uff.stampa), Lucio Salvini (Musica Italiana Hallo of Fame), Marco Ferradini (artista), Maurizia Vaglio (Un’altra Music@), Mauro Paoluzzi (produttore/arrangiatore), Max Elli (docente CPM), Max Pirotta (operatore culturale), Maya Erika (Radio Popolare), Monica Landro (New International Music), Paolo Farina (Musicalnews.it), Raffaele Abbate (OrangeHomeRecords), Simon Luca (MuoviLaMusica), Simone Castello (Costello’s)

Infine lasciateci fare un sincero apprezzamento a tutti gli artisti che non sono passati in finale, e che qui vogliamo ricordare perché sono progetti di prim’ordine di cui ne sentirete parlare in molti ambiti, oltre che ad incontrarli in qualche data nella vostra città. Eccoli qui:

Carlo Ozzella, Chameleon’s Garden, Francesco Rebora Band, Giulio Larovere, Geddo, Inigo, Nico Maraja, Orlando Manfredi, The Fireplaces.

Un plauso ancora più doveroso, se possibile, lo vorremmo tributare ai quattro artisti della sezione Strumentale e cioè a Bruno Bavota, Danilo Vignola i Feat.Esserelà e Manfredi Tumminello.

Sarà perché era la prima volta che aprivamo una sezione dedicata a chi “non canta”, ma il livello tecnico- e più ancora quello creativo - ci ha davvero colpito. Cercateli sui social, andate a vederli dal vivo, sostenete in qualsiasi modo la musica strumentale perché è un mondo affascinante ancora poco valorizzato in Italia (qualche bella realtà comunque c’è ed è molto attiva). Noi, da sempre attenti a capire chi è più valido o meno a mettere insieme musica e parole, abbiam fatto un piccolo passo, ma siamo certi che negli anni amplieremo e seguiremo ancora meglio questa realtà. Fin dalla prossima edizione del concorso, per esempio.

redazione@lisolachenoncera.it

 


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