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Tracce e sentieri clandestini per la storica band

I Modena City Ramblers presentano Tracce Clandestine presso la Santeria di Milano

L' uscita del nuovo lavoro è prevista per il 24 Marzo.

Dopo aver festeggiato lo scorso anno i 20 anni di attività con un lungo tour  e un doppio cd (con DVD) i Modena City Ramblers ritornano  con un nuovo album e relativo tour. Incontriamo la band al gran completo presso la Santeria, accogliente e noto locale di Milano.

Tracce Clandestine è un intero album di cover, registrato tra Italia, Spagna e Irlanda tra Ottobre 2014 e Febbraio 2015, ricco di grandi collaborazioni e ospiti sia italiani che internazionali,  ..che sono stata la cosa più bella …”,  con ben 14 canzoni, tutte riprese e riviste,  che sono state in gran parte  eseguite dal vivo in questi venti anni ma mai incise finora, oppure presenti in dischi di difficile reperibilità, più un brano totalmente inedito. I Modena City Ramblers hanno voluto realizzare un lavoro “..con brani che a loro sono sempre piaciuti...” di artisti e band che sono stati per loro un punto di riferimento e che  hanno influenzato il loro modo di suonare, un modo per tornare  a oltre venti anni fa, quando avevano iniziato a suonare facendo molte cover. Si sono molto divertiti a fare questo nuovo lavoro dove ci sono le cose che ti aspetti da loro, cioè punk, combat rock, folk, Irlanda, cantautorato ma anche cose inaspettate come  un brano di Bruce Springsteen,  The ghost of Tom Joad.  

Il disco è  cantato in italiano, spagnolo, inglese ed arabo, e vede sfilare il  percorso di vita e di musica dei Modena City Ramblers, le loro grandi passioni, dal folk politico di canzoni come Saluteremo il signor padrone cantata con Eugenio Finardi, Per i morti di Reggio Emilia e Fischia il vento, al punk di Rock the Casbah con Stephane Mellino dei Negresses Vertes, alla forte influenza irlandese/Pogues  con brani come If i should fall from the grace with  God, e in brani come The trumpets of Jericho , Crookedwood polkas e Canzone per un amico fragile, che vedono la presenza di Terry Woods dei Pogues.
Ci sono anche classici come Clandestino di Manu Chao e Mala vida e Sidi H’bibi  dei Mano negra, Chan chan  pezzo cubano reso famoso da Ry Cooder e i Buena Vista Social Club, e un toccante omaggio a Pierangelo Bertoli con Prega crest cantata in dialetto con Alberto Bertoli, il figlio del grande cantautore di Sassuolo.

I Modena City Ramblers mantengono quindi sempre una grande coerenza ed impegno civile e sociale, che è un marchio di fabbrica, un simbolo di riconoscimento, con un pubblico anche molto giovane che la segue e che”…ha voglia non solo di pogare ma di sentire e capire anche oggi  la canzone politica e di lotta...”. Il Sentieri Clandestini Tour, che parte venerdì  13 Marzo da Pordenone, con un grande ospite come Luis Sepulveda, sarà in gran parte incentrato sui brani di questo nuovo lavoro e sarà quindi interessante vedere le reazioni del loro pubblico.  

Tracce clandestine, pubblicato per la loro nuova  etichetta, ModenaCityRecords,  è in uscita il 24 marzo.
Qui le date del tour :  http://www.ramblers.it/#tour


(Foto di Giuseppe Verrini)


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