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L’edizione 2015 di Voci per la libertà è andata Mannarino, con il brano Scendi giù. Il Premio Amnesty International – Emergenti Italia invece è stato vinto da Adolfo Durante.

La fase finale si è disputata a Rosolina Mare (RO) dal 16 al 19 luglio

Grande affluenza di pubblico per quattro giorni di musica e impegno civile

Sono molto felice - afferma Adolfo Durante, che si è assicurato il Premio Amnesty International Italia Emergenti 2015 - di aver partecipato a Voci per la Libertà e vinto. La manifestazione da sempre coinvolge artisti importanti e di grande spessore; sono ancora più contento per il fatto di aver cantato 'Libertà', unendo la mia voce a quella di Amnesty International nella lotta contro tutte le torture ed i diritti negati, contro le discriminazioni e le prevaricazioni. É per questo che sul palco di 'Voci per la Libertà' a Rosolina Mare, mi sono sentito a casa” (nella foto mentre ritira il Premio.

Adolfo, con un mini live impostato solo su piano e voce, strega la platea con Libertà, brano pop autoriale tratto dall’omonimo album (uscito nel 2014, scritto e prodotto da Enrico Andreini, con i testi di Sandra von Borries), che sottolinea l'importanza della libertà di espressione, religione e sessualità. Il Premio della Critica è andato invece a WDD & Michela Grena, progetto nato solo nel 2014 (qui sotto nella foto) dall’unione di nomi storici e conosciuti nel panorama dub italiano: Michela Grena, voce dei B.R.Stylers, e Wicked dub division, gruppo attivo da dieci anni. Michela, vocalist carismatica, interpreta nel migliore dei modi New slavery, brano in concorso che racconta quali sono le nuove schiavitù da abolire.

Il pubblico conferma come propri preferiti i GolaSeca, già Premio Web ed ora Premio della Giuria Popolare: travolgenti nell’esibizione, dosano la forza del rock accompagnandolo con parole dense di amore verso il prossimo, incitando chi ha i diritti a difendere chi se li vede violati. La loro Sud dei Sud riporta in particolare l'attenzione sulla questione dei migranti.

Con Mannarino si chiude l’intensa giornata  di questa nuova edizione. Un set coinvolgente, con voce e chitarra che bastano per intonare Scendi giù - canzone Premio Amnesty International Italia 2015, scritta per dire un forte ‘no’ agli abusi perpetuati dalle forze dell’ordine e dallo stato ai danni di semplici cittadini - ed altri pezzi di repertorio che ormai vengono cantati a memoria dal pubblico di ogni città di’Italia. Ma l’occasione è preziosa per sentire come il cantautore romano ha vissuto la premiazione: “Mi ha fatto sentire meno solo nel prendere una posizione così complessa. Mi sentivo impotente dopo aver appreso della morte dei ragazzi per mano delle forze dell'ordine, di non potere fare nulla davanti all'ingiustizia e questa canzone è stato un tentativo di ribellione: il sistema così non funziona, l'istituto carcerario e repressivo è primitivo. Bisogna che il sistema studi l'uomo per aiutarlo davvero".

www.vociperlaliberta.it

 


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