La lingua segreta delle parole
La parola. La lingua.
L'eterno mistero del comunicare, il fascino dell'incomunicabilità - dell'inconoscibile, che si traduce nel filo sottile che lega un uomo e - soprattutto - una donna.
Susanna Parigi, quindici anni di attività che l'hanno vista collaborare con grandi nomi della canzone italiana (da Baglioni a Cocciante, da Vince Tempera a Kaballà -con cui continua una fitta collaborazione - da Raf a Fiorella Mannoia) e di quella internazionale, tra cui ricordiamo due esperienze importanti come quella con Tony Levin e con la splendida Noa. Una manciata di album che gli sono valsi la stima e il riconoscimento anche del mondo culturale del nostro paese, poi nel 2009 (con L'insulto delle parole) il percorso di analisi e dissotterramento attorno al nucleo misterioso e pulsante dell'umanità, il suo strumento più potente e grande: la parola. Un lavoro ambizioso portato avanti da un'artista di enorme talento e preparazione, di sottile sensibilità. Un'artista speciale che meritava un approfondimento speciale...
L'Isola negli ultimi mesi ha dedicato una particolare attenzione all'artista fiorentina (anche se ormai risiede da molti anni a Milano), al suo ultimissimo lavoro, La lingua segreta delle donne (nel link, la recensione di Alessia Cassani), che ha proseguito il discorso iniziato con il disco precedente, dedicandole una approfondita intervista (curata da Vittorio Pio) e del suo stupendo live alla Salumeria della Musica di Milano (seguito da Fabio Antonelli)...