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Dopo Il padrone della festa tornano Gazzè, Silvestri e Fabi

Maximilian di Max Gazzè e l'album di Silvestri in uscita il 26 febbraio

E nuove date per Niccolò Fabi

Gli si vuole parecchio bene a questi ragazzi e quindi ecco che, dopo aver scritto de Il Padrone della Festa (clicca qui) al tempo dell'uscita ci ritroviamo con piacere a fare il punto della strada, di nuovo solitaria, che i tre cantautori romani hanno intrapreso.

Il primo a muoversi, dopo quei fortunatissimi disco e tour (qui il report live della data di Padova) è stato Max Gazzè che il 30 ottobre scorso ha dato alla luce il suo undicesimo album in studio Maximilian. Doveva essere un disco di distacco totale dal reale, qualcosa di lontano dalla classica forma canzone, un luogo dove il suo alter-ego, Maximilian, si sarebbe divertito a giocare con i suoni, a sperimentare, buttato in una ricerca nuova senza confini prestabiliti a priori. Doveva essere, e invece lo sarà, magari anche in un prossimo futuro ma, con un cambio di progetto in corsa, per oggi è un disco composto da dieci brani, anticipato da un singolo scanzonato e divertente, di quelli che si canticchiano in metropolitana, e con dentro tutto quello che del cantautore Max Gazzè già si conosce, e si ama. Torna a lavorare da solo (con l'inseparabile fratello Francesco a dir la verità) ed è inevitabile chiedersi se il viaggio musicale con Fabi e Silvestri non abbia in qualche modo influenzato queste canzoni; lo ha fatto probabilmente come una qualunque altra esperienza musicale che porti per del tempo lontano da se stessi, dai confini del proprio mondo, a mischiarsi con le note di altri.

Gazzè
sembra però essere tornato a lavorare alla propria musica senza grandi scossoni o mutamenti, mettendoci di nuovo dentro le due anime che porta sempre assieme, il suo esser capace di altissime punte di poeticità, infilandosi nelle pieghe strette delle emozioni umane con delicatezza e stupore, e l’altra di cantautore divertito, ironico e pop (popolare senza essere troppo attento alle classifiche). Questa seconda anima è ben rappresentata in Maximilian, in aggiunta al primo singolo La vita com'è, da Ti sembra normale e da Teresa; questo ultimo brano in particolare ha due degli elementi tipici - e che funzionano - delle canzoni di Gazzè: alcune geniali espressioni e poi sono tre mesi che convivo con i miei e quasi quasi adesso io ci resto», tra le altre) che entrano nel racconto colloquiale quotidiano e un finale che stravolge gran parte della narrazione precedente. È però la prima anima, quella da cantautore, che in questo disco trova un ampio, e meritato, spazio (Sul fiume, Nulla, Verso un altro immenso cielo, e Disordine d'Aprile, quest'ultima in collaborazione col talentuoso Tommaso Di Giulio). È un buon album Maximilian, forse non così sperimentale e innovativo come era stato pensato in origine, ma il livello compositivo è sempre per nostra fortuna molto alto. Gazzè inoltre è un artista che ha, fin dall'inizio della carriera, dato molto spazio alla potenza creativa dell'immagine: basterebbe far scorrere tutti insieme i suoi principali videoclip (da La favola di Adamo ed Eva, Cara Valentina a Una Musica può fare, ai più recenti Sotto casa, I tuoi maledettissimi impegni e l'ultimo La vita com'è) per accorgersi di quanto questi siano molto lontani dall'essere la semplice trasposizione visiva di una canzone, somigliando di più a dei piccoli corti con trama, ambientazioni, personaggi ben caratterizzati, tutto sempre al limite dell'eccesso. Pezzi unici, originali, mai replicati. Max Gazzè sarà in tour dal 30 gennaio con la prima data a Pescara (info su www.facebook.com/MaxGazzeUfficiale/).  

Il secondo a fare dei passi è stato Daniele Silvestri. Partirà infatti il 27 febbraio da Foligno (il giorno successivo all'uscita dell'album) il primo tour teatrale del cantautore romano, che toccherà le principali città italiane (aggiunte date a Roma e Milano per sold out) fino a metà maggio. Silvestri torna a lavorare da solo a cinque anni dall'album S.C.O.T.C.H. con un «entusiasmo e una voglia di fare musica che non sentivo da tanto...». È uscito il 15 di gennaio il primo singolo Quali alibi, e la pubblicazione è stata anticipata sulla pagina facebook del cantautore da un divertente gioco che ha messo a dura prova i suoi fan più appassionati che, per avere l'mp3 in anteprima del singolo, si sono sfidati a colpi di parole per ricostruire parte del testo. Torna l'amore di Daniele e la sua capacità innata per il gioco con le parole, tra assonanze e allitterazioni, e per i temi politico-sociali; in questo brano è la politica dell'emergenza usata come alibi per le peggiori malefatte di questo Paese, in uno scenario dove tanti ominicchi e quaquaraquà senza scrupoli sembrano essere intoccabili.

L'ultimo, ma sia beninteso solo in ordine di tempo, è Niccolò Fabi. Anche per lui ci sono nell'aria nuove canzoni (nuovo album o altro?) e sono state comunicate (campeggiano nell'immagine di copertina della pagina facebook dell'artista) le prime date del nuovo tour (Napoli, Roma, Milano, Bologna, Torino e Verona, dal 21 al 30 maggio).

Il trio è dunque di nuovo in cammino (semmai si fosse fermato un istante): nuove canzoni, nuovi palazzetti, teatri, live e di nuovo l'incontro con il proprio pubblico. E chissà che il progetto comune dell'anno scorso non abbia un po' mescolato le carte, facendo partecipare in questo 2016 ad un concerto di Gazzè per la prima volta uno dei tanti fan di Silvestri, o spingendo un super-fan di Gazzè ad andare ad ascoltare Fabi (forse anche dopo la sua meravigliosa interpretazione di Mentre dormi). In attesa che le loro strade magari un giorno possano incrociarsi nuovamente, per ora abbiamo l'opportunità e la fortuna di godercene di nuovo tre: belle, sempre uniche, mai banali, sincere.

Life is sweet.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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