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Andrea Cola, Barbara Cavaleri, Enrico Farnedi, Iotatòla, Lubjan e Tiziano Mazzoni sono i 6 finalisti de L'Artista che non c'era 2012

In una magica serata al CPM di Milano, la semi-finale per aggiudicare i 6 posti per la finale.

Ultimo atto della lunga selezione del concorso. Nella prestigiosa scuola di musica fondata da Franco Mussida si è svolta la semifinale con 12 artisti/gruppi provenienti da ogni parte d'Italia

Venerdì 08 giugno 2012 - Dopo la grande serata di ieri al CPM di Milano, sono usciti i nomi dei 6 finalisti di questa edizione de L’Artista che non c’era targato 2012. Una serata lunghissima (oltre tre ore di musica…) dove i 12 semi-finalisti hanno dato il meglio di sé davanti ad una giuria di prim’ordine, che vedeva tra le sue fila personaggi come Franco Mussida, Antonella Bubba di Cose di Musica, Franco Zanetti, Paolo Jachia, Francesco Caprini e molti altri che troverete più avanti nell’elenco.

Ma torniamo a ieri sera e al momento in cui Alessio Zipoli, caporedattore de L’Isola e presidente di giuria, ha letto i nomi dei 6 artisti che si giocheranno la finale al Carroponte tra due settimane. Eccoli in ordine alfabetico:

ANDREA COLA  -  BARBARA CAVALERI  -  ENRICO FARNEDI  -  IOTATÒLA  -  LUBJAN  -  TIZIANO MAZZONI

Come diceva lo stesso Zipoli (qui a fianco nella foto), le votazioni hanno decretato questi 6 nomi ma senza che ci fosse unanimità su nessuna delle dodici proposte. Questo a riprova che il livello tra i 12 semi-finalisti era decisamente alto e che la distanza tra l’artista più votato e quello che ha preso meno voti era davvero minima.

Una grande semi-finale quindi, grazie anche al certosino lavoro di selezione che la testata ha messo in atto nei mesi precedenti e che aveva già dato ottimi frutti nella prima selezione. Un attento lavoro di ascolto poi concluso una decina di giorni fa quanto si è compiuta la seconda fase, con la scelta dei 12 semi-finalisti che hanno partecipato alla serata live di ieri sera e che qui vogliamo ancora ricordare:

Andrea Cola, Barbara Cavaleri, Ennio Salomone e Musicomio, Enrico Farnedi, Iotatòla, Les Sanspapier, Lubjan, Mandrake, Nashville & Backbones, Quartetto Desueto, Roberto Scippa e Tiziano Mazzoni.

Due brani a testa, che nella suggestiva location dell’Auditorium del CPM hanno dato uno spaccato preciso di come la musica sia sempre più contaminata, ricca di suoni e di atmosfere che attingono dal passato ma che guardano al presente con nuovi slanci e nuove soluzioni armoniche. Tra le 12 proposte abbiamo visto artisti presentarsi chitarra e voce, mentre altri avevano una formazione di 6 elementi, alcuni sono saliti sul palco accompagnati da un Ipad, altri hanno messo al servizio dei brani nientepopodimeno che un Hammond! Viaggi onirici sulle atmosfere più country degli anni Settanta per poi arrivare al suono secco e scarno di una proposta voce ed ukulele. Gente che arrivava dal Friuli e dalla Toscana, altri dalla Sicilia, dal Veneto dal Piemonte e dall’Emilia Romagna, tutti accumunati dalla voglia di suonare e di convincere la Giuria che quella finale al Carroponte la meritavano davvero. Ed ecco l’elenco degli addetti ai lavori che erano presenti in sala e che alla fine della serata hanno votato:

Franco Zanetti (Rockol) - Paolo Jachia (scrittore e saggista) - Luigi Schiavone (Musicista) - Antonella Bubba (Cose di Musica) - Anna Prada (Circolone Legnano) - Cristina Spagna (festival Parola Cantata) – Diego Baiardi (musicista/arrangiatore) - Daniele Parascandolo (Big Fish) - Tommaso Sacchi (consulente musicale) - Paolo Iafelice (produttore/arrangiatore) - Alessandro Cesqui (Produttore) – Francesco Caprini (Rock Targato Italia) - Alex Gorletta (dj radiofonico) - Vito Sartor (Mescalina.it) - Lucia Carenini (bielle.org) – Lele Battista (musicista/arrangiatore).

Avremo modo di approfondire meglio la musica e il percorso artistico dei 6 finalisti scelti dalla giuria, ma in questa occasione è giusto spendere due parole sugli altri sei.

In apertura di serata, prima della gara, c’era stata l’esibizione di Walter Serrentino, giovane musicista appena uscito da 'Crea Musica', il laboratorio del CPM che negli ultimi anni ha dato il via ad un percorso formativo per quei giovani musicisti che non vogliono “solo” registrare un brano o imparare a suonare uno strumento, ma piuttosto scoprire e coltivare la propria personalità artistica. Oltre a Walter Serrentino, a fare gli onori di casa c’erano i giovani Noemi Sirigu e Filippo Ferrari, anch'essi del CPM, che con la loro freschezza hanno presentato la serata gestendo al meglio tutti i cambi palco.

Cominciamo quindi a raccontarvi le sei proposte che non accedono alla finale e lo facciamo con i Nashville & Backbones, gruppo a cui è toccato l’onere/onore di aprire la “gara”. Il nome non inganna, e anche se arrivano da Rimini il loro suono trasuda di country e di feste popolari che durano fino al mattino a suon di birra e risate. In cinque sul palco, con tre voci magnificamente amalgamate (Matteo, Marcello e Michele) e con una tecnica strumentale invidiabile hanno scaldato subito l’ambiente e le mani dei presenti (www.nashvilletrio.it)

Due parole adesso su Ennio Salomone e Musicomio, un sestetto siciliano capace di mescolare suggestive trame musicali e melodie che ti restano in testa. Un’esibizione che è rimasta in forse fino a dieci minuti prima di salire sul palco, per via di una forte febbre che ha colpito già dal primo pomeriggio proprio Ennio Salomone, leader e voce di tutti i brani. Ghiaccio e Tachipirina hanno fatto il (mezzo) miracolo (www.myspace.com/enniosalomone)

Parliamo ora di Quartetto Desueto, formidabile ensemble friulana che tecnicamente hanno toccato forse l’apice della serata. Una proposta che comunque ti sforzi non riesci a catalogarla (e perché poi dovremmo?), ricca com’è di atmosfere e suoni creati dalle chitarre, dal sax e da un sezione percussiva di grande spessore. Gli ultimi due minuti, strumentali, del brano Ho perso la direzione lasciano davvero il segno (www.quartettodesueto.com)

Altro semi-finalista che ha toccato le corde della platea è stato Roberto Scippa, che chitarra e voce ha messo in fila due brani di grande suggestione. Brani fluidi, che vengono rafforzati da una ritmica portata dal piede sinistro su di un tamburello a terra che ricorda le atmosfere del primo one man band italiano, quell’Edoardo Bennato mai passato di moda. A completare il tutto testi taglienti quanto basta messi al servizio di questo cantautore romano dalla voce calda e intonata (www.myspace.com/robertoscippa)

Arriviamo adesso ai Mandrake, grintoso gruppo livornese che ha presentato due brani in inglese che conquistano fin dal primo ascolto. Ritmiche incalzanti sulla voce di Giorgio Mannucci, autore e voce del gruppo, che insieme ai suoi compagni di viaggio ha trovato una quadratura musicale che merita certamente di essere conosciuta anche al di fuori del Centro Italia (www.myspace.com/mandrakemusic)

E chiudiamo con i Les SansPapier, ensemble torinese (alcuni però sono di Cuneo) che ben racchiudono uno degli aggettivi più richiesti quando si ascolta musica dal vivo: l’energia. E loro sanno come rispondere all’appello. Ottimi strumentisti (tutti, dal primo all’ultimo) mescolano sapientemente il suono del sax e del flauto con una sezione ritmica che profuma di Africa, di Francia, messa al servizio di una costruzione musicale che affonda le sue radici nel cantautorato italiano, anche per la capacità evidente di plasmare i testi (www.lesanpapier.com)

Insomma, sei proposte che hanno contribuito in maniera esemplare a far sì che questa semi-finale in casa CPM fosse davvero indimenticabile. Un ringraziamento sincero e doveroso per chi ha visto svanire per poco la possibilità di giocarsi la finale il 26 giugno ma che L’Isola certamente continuerà a seguire nei prossimi mesi.

Appuntamento quindi a Martedì 26 giugno al Carroponte, sempre a Milano, dove Andrea Cola, Barbara Cavaleri, Enrico Farnedi, Iotatòla, Lubjan e Tiziano Mazzoni si riproporranno al pubblico e alla giuria. Obiettivo numero uno: vincere, per entrare così nel gruppo dei vincitori del concorso che rispondono al nome di Pino Marino, Pilar, Veronica Marchi, Piji, Marcosbanda, Erica Mou, Paolo Pallante e Zibba. Per l’anno prossimo, anno del decennale, abbiamo in cantiere un’edizione speciale de L’Artista che non c’era, che coinvolgerà tutti i vincitori delle scorse edizioni. Otto li conosciamo già, aspettiamo il nuovo nome da aggiungere….

www.lisolachenoncera.it

 


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