ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Finale del Premio De Andrè a Roma: vincono Marco Greco e i Blindur per la ‘Canzone d’Autore’, mentre altro ex-aequo nella sezione ‘Migliore interprete’, per Luciano D’Abbruzzo e La Suonata Balorda.

Premio alla carriera a Piero Pelù e Cristina Donà 'per la reinterpretazione dell’opera di Fabrizio'

Le due serate nella sala Petrassi dell'Auditorium

Giunto alla sua XIV edizione, il Premio Fabrizio De André ha aperto e chiuso il sipario il 22 e 23 gennaio scorsi. Possiamo parlare di “sipario” in senso letterale, quest’anno, giacché stavolta, abbandonando la storica location della piazza romana intitolata al grande cantautore, la due giorni si è svolta nell’elegante Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica. Atmosfera, sonorità, e anche pubblico (oltre al luogo meno “popolare”, l’ingresso prevedeva l’acquisto di un biglietto) del tutto differenti, dunque, hanno accolto i dodici cantautori finalisti, che si sono esibiti in due riprese, sei il primo giorno e sei il secondo.

La direzione artistica di Luisa Melis e Massimo Cotto – quest’ultimo anche perfetto presentatore delle serate, sempre accogliente e prodigo di parole benaugurali per concorrenti e ospiti – si è avvalsa della collaborazione di una Dori Ghezzi bella e sorridente e di fatto splendida “padrona di casa” del Premio, patrocinato della Fondazione de André da lei guidata e qui in veste di Presidente della Giuria (gli altri giurati erano Mariella Nava, Adele Di Palma, Anna Bischi Graziani, Teresa Mariano, Fausto Mesolella, Valentina Fassio, Vincent Messina, Massimo Bonelli, Gian Arnaldi, Piero Cademartori, Vincenzo Costantino “Cinaski”, Massimo Cotto e Luisa Melis).

Musica e non solo, in questa manifestazione, perché essendo stato de André anche un grande poeta, ampio spazio è stato riservato alla scrittura in versi con il concorso parallelo a essa riservato, e che ha infine proclamato vincitore Mariano Macale.

L’attenzione degli addetti ai lavori è stata concentrata sui finalisti di quest’anno, che citiamo qui tutti in fila: Eugenio Rodondi con Canzone Moschina, Cinque Uomini sulla Cassa del Morto con La Principessa e il Pirata, Davide Finesi con La Bella Società, Gabriella Martinelli con Buon Selvaggio, Marco Greco con Sconosciuti, Carlo Valente con Crociera Maraviglia, Luciano D'Abbruzzo con L'ultima festa, Blindur con Canzone per Alex, La Suonata Balorda con Sangue amaro, VinaRancio con Lettera di un drogato (d'amore), Diego Esposito con In una stanza e Marta Lucchesini con Urgenza Particolare.

Importante e di altissimo livello, però, anche lo spettacolo espresso dal concorso attraverso i suoi importanti e amati ospiti.


La prima serata ha avuto un momento di grande intensità nel lungo set piano e voce regalato al pubblico da Piero Pelù, quest’anno assegnatario del Premio de André alla Carriera, “per aver cantato in forma rock la stessa umanità disparata e a tratti disperata, ma mai vinta, dei personaggi di Fabrizio de André. Per non aver mai scelto la strada più facile e asfaltata, ma sempre il sentiero in terra battuta, perché la strada dell’artista vero è sempre scomoda e non passa mai dove gli altri vorrebbero”.

Di diverso tenore, ma altrettanto emozionante e acclamata, è stata l’esibizione, nella serata di sabato, di Cristina Donà, accompagnata da Saverio Lanza, alla quale è stato destinato il Premio per la reinterpretazione dell’opera di Fabrizioper aver scelto di portare sul palco, con la sensibilità rara che da sempre la contraddistingue, Fabrizio de André e le sue anime salve, le vie del campo e il suo inverno”. Memorabile, sul palco del “De André”, la sua versione de La canzone di Marinella.

Lo spettacolo è stato assicurato anche dalla presenza di altri artisti straordinari, come Fausto Mesolella, sul quale è superfluo spendere l’ennesima parola di elogio, ché basta raccontare dell’accoglienza entusiastica del pubblico (qui nella foto durante la sua esibizione con Cinasky) a descriverlo; e pure gli attesi Têtes de Bois, come di consueto profondamente avvolgenti nel loro cantare e suonare; un universo artistico, il loro, dove il concetto di poesia e di canzone si fondono perfettamente. E ancora Lucina Lanzara, Enrico Nigiotti, Lelio Morra, lo stesso Vincenzo Costantino…

Ospite d’onore, poi, quale vincitore del Premio Migliore Interprete della passata edizione, Piergiorgio Faraglia con la sua fortunata canzone L’uomo Nero (già vincitrice di Botteghe d’Autore 2014). Un vero peccato, invece, non aver potuto ascoltare anche i vincitori del Premio Canzone d’Autore dello scorso anno, Gerardo Pozzi e Domenico Imperato. Unico vero neo, questo, della due giorni romana.

Nel corso della serata finale è stato anche invitato a ritirare il suo Premio “Repubblica.it” Carlo Valente, che con Crociera maraviglia, brano sul tema dei migranti, ha conquistato il primo posto nel sondaggio lanciato tra i lettori della pagina web. Valente è un autore che si sta mettendo molto in evidenza negli ultimi tempi: lo ricordiamo, ad esempio, apprezzato finalista all’ultima edizione di Botteghe d’Autore con un altro brano, altrettanto carico di critica sociale, dal titolo Tra l’altro.

Il compito della giuria in sala è stato certamente impegnativo, dato il livello artistico mediamente molto alto dei cantautori in gara. Non per nulla, infine, i giurati hanno dimostrato di aver apprezzato molti di loro, tanto da raggiungere un accordo ex aequo sia per il Premio Canzone d’Autore– assegnato a Marco Greco, con la sua ballata soffusa e romantica, e ai Blindur, ritmo andante ma serrato come la vita moderna che descrivono – e sia per il Premio Migliore Interprete, che si sono aggiudicati Luciano D’Abbruzzo, con un brano assai interessante a parere di chi scrive, da qualunque lato lo si ascolti (qui a lato nella foto), e La Suonata Balorda, con la loro narrazione incisiva e teatrale, recitata su una cavalcata musicale di evocazione western.

Chiudiamo con un augurio di lunga vita a questo e a tutti gli altri premi dedicati alla canzone d'autore,così preziosi per la nostra musica, che devono contrastrare difficoltà e ostacoli sempre crescenti, dal Pigro, al Paodi, allo stesso Tenco. Noi, dal canto nostro, ce le mettiamo tutta

Alessia Pistolini

Foto di Mimmo Urzia

--------------------------------------


Premo Fabrizio de André 2016:

Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio de André, con la collaborazione di ICompany, Doc Servizi e Freecom.

Organizzato da Monna Lisa Srl in collaborazione con iCompany

In collaborazione con Sounday, sarà pubblicata in tutti gli store online (tra cui iTunes, Spotify e Deezer) la compilation ufficiale con i brani dei 12 finalisti in gara.

http://www.premiofabriziodeandre.it/

-----------------------------------------------

Programma completo:

22 Gennaio

Diego Esposito
Davide Finesi
Marco Greco
Marta Lucchesini
Gabriella Martinelli
Carlo Valente
e con:
Lucina Lanzara &SeiOttavi
Silvia D'Amico
Roberta Mattei
Vincenzo Costantino
Piero Pelù

23 Gennaio

Blindur
Cinque Uomini sulla Cassa del Morto
Luciano D'Abbruzzo
La Suonata Balorda
Eugenio Rodondi
VinaRancio
e con:
Piergiorgio Faraglia
Lelio Morra
Enrico Nigiotti
Têtes de Bois

Fausto Mesolella
Cristina Donà

 

https://www.facebook.com/premiodeandre/?fref=ts

 


Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento