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Premio alla carriera a Ron

Premio Bindi 2018: vince Lisbona

Targhe anche per Elasi, Jack Jaselli e Braschi

Va al torinese Lisbona il Premio Bindi 2018 con il brano La serie da solo. Sospeso tra una certa vocazione rock e una più prettamente autorale (non a caso la cover proposta è stata Costruire di Nicolò Fabi), Lisbona ha dimostrato un grande appeal anche come performer live. Va detto che è stata una “battaglia” serratissima fino all’ultimo voto, perché il cantautore è stato tallonato da Elasi (a cui sono andati la Targa Quirici per il miglior arrangiamento e la targa di Platonica Music per la miglior canzone radiofonica), Jack Jaselli (che ha vinto la targa Giorgio Calabrese conferita dalla Warner Chappell come miglior autore) e Braschi (che si è aggiudicato infine il premio del Bando Nuovo Imaie, che mette in palio un tour di otto date per la promozione artistica). Una serata intensa - condotta dal sempre istrionico Massimo Cotto - che ha visto l’esibizione anche degli altri finalisti: Massimiliano D’Alessandro, Federico D’Annunzio, Roberta De Gaetano e Paolo Antonio

Il giorno prima, venerdì 6, si sono esibiti invece sul palco di fronte al mare la bravissima Chiara Effe, vincitrice del contest “Duel” (organizzato a Torino da Federico Sirianni e Tiberio Ferracane) e Le teorie di Copernico, vincitori del contest “Non è mica da questi particolari che si giudica un cantautore”, organizzato a Roma da Carlo Valente, e del regista-cantautore Michelangelo Ricci. Proprio Ricci è anche regista del bellissimo film-documentario 'La canzone d’autore secondo Enrico de Angelis', lavoro in cui il grande giornalista veronese spiega cosa è la canzone d’autore (definizione coniata proprio da lui stesso qualche decennio fa...) e cos’è stato il Premio Tenco. Il tutto con grande competenza e leggerezza, merito anche di un notevole lavoro di regia e montaggio.

Domenica, infine, è stata la volta della presentazione del libro edito da Zona 'Evviva Sanremo. Il festival della canzone italiana tra storia e pregiudizio' di Paolo Jachia (studioso della canzone d'autore e docente) e di Francesco Paracchini (direttore de L'Isola che non c'era), con interventi musicali di Patrizia Cirulli (qui nella foto) che accompagnata da Simone Pavia alla chitarra ha proposto alcuni brani del suo album (finalista alle Targhe Tenco 2018) "Sanremo d’Autore". Spazio quindi a Ron che ha raccontato a Helena Molinari ed Enrico Deregibus come è nato il suo nuovo lavoro discografico "Lucio" dedicato al grande amico Dalla. Proprio Ron è stato l’indiscusso protagonista della serata conclusiva con un set da brividi (spaziando da Piazza grande a Una città per cantare), dimostrando come alle volte basta una chitarra o un piano per saper ammaliare il pubblico quando si ha una tale personalità. Varrà però la pena anche ricordare la splendida partecipazione dello strano duo Roberta Giallo (vincitrice del Premio Bindi l’anno scorso) e Mirco Menna che si divertono a rimpallarsi il microfono per chiudere insieme in una commovente Anna e Marco. Infine i giovanissimi Coma_Cose, vincitori del Premio Bindi 2018 New Generation, una bellissima scoperta tra riferimenti a un certo pop elettronico anni Ottanta, rap e vena cantautorale (valga su tutti il verso “Dolce Venere di rime”). Zibba, Direttore Artistico della manifestazione ed Enrica Corsi (presidente de Le Muse Novae, organizzatrice dell'evento) hanno ancora una volta saputo dimostrare che la canzone d’autore e viva e vegeta e può “manifestarsi” davvero in tanti modi. 


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