ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Stefano Bollani: Napoli Trip, nuovo album di inediti

Un atto d’amore con un nuovo straordinario lavoro dedicato alla città partenopea.

Conferenza stampa Universal, Milano 30 Maggio 2016

Il versatile e prolifico (sono ormai una trentina gli album realizzati) compositore e grande pianista jazz Stefano Bollani ritorna con un lavoro dedicato a Napoli dopo quello consacrato ad un’altra  grande città, Rio De Janeiro .

Dopo un breve showcase al piano dove interpreta brani di Pino Daniele e Renato Carosone, un brillante, scherzoso e sempre simpatico Stefano Bollani ci racconta il suo amore per la città di Napoli, la sua lunga frequentazione, la sua “energia da sotto difficile da gestire”, una città che vive di estremi tra difficoltà e gioie:“un universo parallelo in cui mi son trovato a vagare spesso, da solo o con compagni di viaggio. E stavolta son davvero tanti  gli amici che mi hanno dato una mano ad imbastire questo affresco”. E in effetti di compagni di viaggio in questo lavoro ce ne sono davvero parecchi, di varie provenienze sia di tipo geografico che musicale.



Il pianista ha infatti voluto anche artisti che raccontassero Napoli  da altre angolazioni, con occhi lontani e diversi dai nostri, per realizzare un  lavoro a 360 gradi sulla città e che suona estremamente moderno, molto lontano dai vecchi clichè che accompagnano da sempre la città partenopea. E così, oltre a Daniele Sepe che rappresenta la pura “napoletanità”, ci sono artisti come il DJ norvegese Jan Bang ed il grande trombettista Arve Henriksen, il batterista francese Manu Katchè, a lungo a fianco di Peter Gabriel, e dato che in un disco dedicato a Napoli non poteva mancare il mandolino, Bollani ha optato per una scelta diversa coinvolgendo Hamilton de Holanda, grande mandolinista brasiliano, artista di grandissimo spessore artistico che ha già realizzato molti dischi.

La scelta delle canzoni non è stata facile data la vastità del repertorio “napoletano”, ma è stata guidata dall’amore per la melodia partenopea e dalla passione nutrita fin da piccolo per Pino Daniele e Renato Carosone, che lo ha traghettato al Jazz e su cui ha scritto anche un libro nel 2004, dall’incontro con Daniele Sepe che lo ha riempito di dischi della tradizione come quelli di Raffaele Viviani, dal  Festival della canzone napoletana, da Nino Taranto, Lia Rosa cantante e attrice degli anni ’30, passando per Totò per artrivare fino alle  band più recenti come Napoli Centrale, Showman, Osanna e perfino un grande autore classico come Scarlatti.  



Nei sedici brani del disco, le cui registrazioni erano iniziate lo scorso novembre, ci sono grandi classici come O sole mio, Caravan petrol, ‘Nu quarto ‘e luna, ‘O guappo ‘nnammurato, ma anche interessanti composizioni  originali dell’artista, oltre ad una canzone di Lorenzo Hengeller, Guapparia 2000, dove Stefano Bollani al piano si accompagna alla sua voce, e una deliziosa versione di Reginella piano e mandolino che conclude il disco.     

Un lavoro che uscirà in diversi paesi europei a conferma del grande successo e popolarità, anche internazionale, di questo nostro grande artista; non a caso infatti i suoi dischi sono stati infatti per ben 120 settimane in classifica. In partenza c’è anche un tour estivo che tra luglio ed agosto porterà Stefano Bollani in quartetto, in una quindicina di date in giro per l’Italia, dove suonerà brani di questo nuovo lavoro, altri brani dedicati a Napoli e altri dal suo vasto repertorio, mentre non si sbilancia sui progetti futuri ma lascia intravedere che ha  già in mente qualcosa di nuovo, e chissà quale sarà la prossima città che ispirerà il pianista…


Foto di Giuseppe Verrini

 

 


Share |

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento