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Un'idea che non puoi fermare.

Un progetto tra memoria e futuro

Il Banco del Mutuo Soccorso torna con un disco che lega il ricordo di Francesco Di Giacomo ad un nuovo progetto.

Una band non per forza è solo una band. Una band che riesce a regalarsi e regalare una visione diversa delle cose, una dimensione che ridisegna i confini della musica, attingendo da un mondo fatto non esclusivamente di suoni ma di colori, pensieri e immagini, non è solo una band. E’ qualcosa di più.
Loro questo lo hanno sempre capito e desiderato. Il Banco del Mutuo Soccorso, dall’inizio, ha manifestato la precisa volontà di portare un messaggio, di rendere la musica “arte totale”, permettendo al loro pubblico di crescere e di coltivare un’idea che potesse trasformare l’ascolto in sentimento.

A distanza di sette mesi il Banco torna non solo a parlare ma a rialimentare quel fuoco, affievolitosi il tempo necessario per raccogliere, incanalare e diffondere nuova energia. Dal 16 settembre esce Un’idea che non puoi fermare, un disco che vuole essere sì tributo ma soprattutto un inedito punto di partenza per un progetto che sa di continuità e innovazione. Vittorio Nocenzi ha ideato e diretto tutto questo, curando minuziosamente ogni singola parte dell’album, disponibile in doppio CD e triplo vinile su etichetta Sony Music.

Il disco conta di una selezione di vere e proprie pietre miliari del repertorio del Banco, che di certo non potevano essere dimenticate, nonché di brani per i quali è stato concepito un percorso avanguardistico, che travalica la mera dimensione musicale. Così si è deciso di coinvolgere alcuni tra i più importanti attori italiani: Giuseppe Cederna, Giuliana De Sio, Alessandro Haber, Valerio Mastandrea, Moni Ovadia, Rocco Papaleo, Toni Servillo e Franca Valeri. Queste voci commentano il suono, accompagnano le parole di Francesco di Giacomo; rappresentano delle vere e proprie letture d’autore caratterizzate da una forza poetica in grado di sussistere, di rimanere in piedi, oltre l’apparato musicale. Una musica che diventa teatro, regalando suggestioni a chi conserva il piacere di fare dell’ascolto un’esperienza metafisica, a tratti intangibile. L’idea centrale di questo lavoro è di sottolineare l’operato straordinario di Francesco di Giacomo, omaggiando il poeta e i suoi versi che, come non smetteremo mai di ricordare, hanno vita autonoma. La scena che si manifesta davanti ai nostri occhi, contemporaneamente all’ascolto, vede la commistione di cinema, canzone e minimalismo; alchimia tra quel progressive che tanto ha contraddistinto il percorso della band e l’impegno a voler superare le barriere dei sensi, coniugando le diverse arti per offrire una chiave di lettura molteplice, che dona un respiro più intimo al tutto.

A questo si aggiunge la precisa volontà da parte del Banco del Mutuo Soccorso di non smettere di sperimentare e rinnovarsi. La Banco Factory, nome che porta questo nuovo corso, rappresenta un’officina creativa di talenti a sostegno di una visione artistica globale. Oltre alla creazione di visual che trasformano in immagini i brani presenti nel disco, la Factory ha già intrapreso la selezione di voci per Orlando, la nuova Opera Rock per la quale Francesco Di Giacomo aveva già iniziato a dedicare attenzioni, su musiche di Michelangelo Nocenzi e Vittorio Nocenzi. Il 6 dicembre partirà invece dal Gran Teatro di Roma una nuova avventura live, a cui seguirà da febbraio 2015 un tour italiano e internazionale in cui dominerà l’arte musicale, in una perfetta sintesi tra passato e futuro; uno spettacolo che vedrà oltretutto la partecipazione di artisti provenienti dalla Banco Factory.

 Un’idea che non puoi fermare non traduce in suono l’assenza, non si arresta al tributo, non rappresenta un punto di arrivo. Questo progetto guarda molto più in là di quanto la nostra vista ci permette di fare, declinando parole che poesia lo sono state da sempre e meravigliose intuizioni che gettano un seme, mirando al futuro.


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