Poesie Fuoribordo
Un manipolo di solisti prossimi a un jazz di matrice squisitamente contemporanea (Aroni Vigone in primis, non a caso con Palmieri, per parte sua avvezzo alla computer-music, autore di tutte le musiche del cd) veste di suoni un gruppo di poesie della torinese Francesca Valente. Un ruolo determinante, in suddetto agglomerato, gioca ovviamente Veronica Vismara, cantante e studiosa del pianeta-voce, in possesso di un timbro e una pronuncia solidi, rotondi, ora perentori ora decisamente più sfrangiati, il tutto a convivere con una vis interpretativa intensa e chiara.
Cantando ma a volte anche “dicendo”, la voce gioca abilmente a rimpiattino col generoso ambiente sonoro circostante, superando di fatto il concetto stesso di canzone per porsi in una sorta di dimensione da atto unico in filigrana, con una sua precisa sceneggiatura, a cui non è naturalmente estranea la componente improvvisativa propria del jazz. Certe sonorità a volte un po’ troppo patinate non nuocciono all’economia globale del lavoro, che rimane ingegnoso e alquanto originale.
01. Cristo
02. L’alter ego di Hokusay
03. Kioto è nell'aria
04. A Fior di pelle
05. Ottobre
06. Spessore
07. Infermità
08. Due cuscini orientali
09. Identità
Veronica Vismara: voce
Francesco Aroni Vigone:
sax alto e soprano
Giuliano Palmieri: tastiere,
computer
Piero Stefano Ferrari:
contrabbasso
Claudio Saveriano:
batteria, percussioni
Paolo Zucchetti: chitarra
in 02 e 08
Luigi Ranghino:
pianoforte in 04