Corde Oblique
«La bellezza salva il mondo» recita A hail of bitter almonds, il primo brano dell'omonimo disco di Corde Oblique, progetto nato nel 1999 come Lupercalia, guidato da Riccardo Prencipe, chitarrista e compositore partenopeo. Siamo abituati ad una 'napoletanità' a buon mercato e Corde Oblique ci ricorda che ci sono artisti capaci di esaltarla senza stereotipi.
A hail of bitter almonds - 'una grandinata di mandorle amare' - è il quarto album della formazione, esempio di una composizione colta, barocca, nu folk e a tratti progressive. Brani obliqui, scuri, onirici, delicati e inquietanti che ammalierano persino anche il seguito metal. 15 composizioni che evidenziano l'impostazione da chitarrista classico di Riccardo Prencipe, a cui è difficile affibbiare l'etichetta per la varietà di suoni e strumenti, complice una nutrita schiera di musicisti che si alternano come il cantato in italiano e inglese.
Il progetto si distingue per la cura del suono e per l'arrangiamento dei brani, che mostrano una scrittura matura, vedi Together alone cantata da Sergio Panarella, le arie luminose di Arpe di vento e quelle più rarefatte di Paestum, efficace e morbido gioco tra chitarra e cori de La madre che non c'è. Slide è figlia del Mediterraneo crocevia di cultura e grazia; ancora trame raffinate, ma con piglio post rock per Red little wine. Con Le pietre di Napoli – titolo del precedente progetto – è la voce di Floriana Cangiano che canta il legame con la città in modo romantico, così come fanno Le piccole cose e Crypta Neapolitana, in cui si avverte la fascinazione per una cultura che aspetta solo la meraviglia di essere scoperta. Altro atto di amore in chiave rock è Jigsaw falling into place -intrigante cover dei Radiohead da In Rainbows (2007) – con Claudia Sovillo alla voce, perfettamente calato nell'ambiente del disco.
A hail of bitter almonds è un disco che manifesta la grande abilità registica di Prencipe, capace di far suonare tutti come un solo corpo. Una proposta impegnativa e seducente con brani che però imprimono un ritmo troppo omogeneo, rischiando di stancare e privare l'ascoltatore di quella tensione necessaria per gustarsi tutto il progetto.
01. A Hail of Bitter Almonds
02. Together Alone
03. Arpe di Vento
04. Paestum
05. La Madre Che Non C’è
06. Slide
07. Le Pietre di Napoli
08. Jigsaw Falling
09. Crypta Neapolitana
10. Gioia di Vivere
11. Little Red Wine
12. The Man of Wood
13. Le Piccole Cose
14. Pietra Bianca
15. Su Un Dipinto di Giovanni Bellini
Riccardo Prencipe: chitarra classica, chitarra acustica Alfredo Notarloberti: violino Alessio Sica: batteria Umberto Lepore: basso, fretless, contrabasso Floriana Cangiano: voce sulle tracce 1, 3, 7, 10, 14, 15 Caterina Pontrandolfo: voce sulle tracce 5, 9, 13 Annalisa Madonna: voce sulla traccia 4 Claudia Sorvillo: voce sulla traccia 4, Seconda voce sulla traccia 12 Sergio Panarella: voce sulle tracce 2, 12, piano sulla traccia 2 Luigi Rubino: piano Francesco Manna: percussioni Franco Perreca: clarino sulla traccia 14 Claudio Esposito: tecnico del suono Ospiti: Walter e Luce Maioli: flauto di pan, timpano, cetra romana, traccia 6 Duncan Patterson: mandolino irlandese, traccia 10 Donatello Pisanello: organetto sulla traccia 14 Spyros Giasafakis: voce recitata sulla traccia 9