di Igor Santini

È uscito nel dicembre scorso un album che porta il titolo di A lieto fine del cantautore Nicola Pressi, in arte Cane Sulla Luna. Si tratta di un album notevole, che conferma una tendenza nel campo della canzone d’autore contemporanea: è finito il vecchio mito del primato dell’individualità, il mondo della canzone, come quello del cinema, ad esempio, è un campo che richiede un lavoro concertato tra più parti. Il progetto gode, infatti, di una grande personalità definita sicuramente anche grazie alla produzione di  Daniele 'il Mafio' Tortora e al contributo di musicisti quali Daniele Fiaschi, Duilio Galioto, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Adriano Viterbini: tutti strumentisti che si trovano nelle incisioni o nei live di cantautori come Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Diodato, Max Gazzè.   

Con un sound dalla personalità forte e decisa, l’album si può considerare come un coraggioso racconto di sentimenti tutt’altro che rassicuranti. L’ascoltatore non vuole essere coccolato ma graffiato, scosso.

Il brano Automi è uno dei più significativi e dei più lodevoli. «Automi programmati al lieto fine / pensano sia d’obbligo, sia inevitabile / germi del lieto fine invadono cortecce cerebrali / come tarli arriveranno all’anima». Questi primi versi sono una fotografia di un dramma culturale importante. Il lieto fine, la rimozione del tragico quotidiano, del dolore, è centrale della nostra cultura contemporanea. Sulla scia di questo genere di intuizioni, di piccole epifanie, lucide ma in uno spazio di narrazione quasi onirico, si colloca l'intero album..

Un lavoro contenutisticamente denso, da scoprire e indagare, in una cornice sonora che ne definisce la personalità e, senza dubbio, anche la forza espressiva. Per concludere sulle questioni tecnico-musicali, si può osservare che - a parere di chi scrive - forse il punto debole del progetto è l’interpretazione vocale. Il modo di portare la voce, il cantato può ricordare uno stanco it-pop anni ‘10, che potrebbe portare l’ascoltare a non apprezzare in maniera completa il lavoro. È importante dunque, per chi non ama quel tipo di vocalità, provare ad andare oltre, perché la penna, la testa e il cuore di Nicola Pressi sembrano avere sinceramente qualcosa da dire.

Altro elemento da sottolineare è l’importanza della sfera visuale. Il progetto Cane Sulla Luna infatti si avvale della collaborazione dell'artista visivo «Cristiano Carotti, al quale Nicola è fortemente legato sia umanamente che artisticamente e che collabora al progetto sin dalla sua nascita scrivendo testi o parti di testo che poi diventano canzoni, nonché sviluppandone tutto l'immaginario visivo dall'artwork ai videoclip».

Nel terzo millennio l’ineludibilità dell’immagine arriva a toccare anche i cantautori, tanto che non è difficile trovare esempi di grande attenzione alla sfera visuale al fine di esprimere al meglio una poetica (si pensi, per fare qualche esempio, a Caparezza, al Niccolò Fabi degli ultimi dieci anni circa, a Lucio Corsi). Cane sulla luna tutto questo lo sa alla perfezione e l’impostazione visuale del progetto si lega perfettamente alle canzoni, dimostrando grande maturità artistica. Non ci dedicheremo in questa sede all’ekfrasis dei vari artwork; è sufficiente dire che si nota un bellissimo contrasto tra l’utilizzo di colori caldi e i soggetti un po’ inquietanti, in un gioco fantastico dove il rosso e il giallo sembrano quasi colori notturni grazie ai soggetti rappresentati. Una carezza ruvida, verrebbe da dire vedendo quelle immagini. Che poi è la stessa cosa che verrebbe da dire ascoltando le canzoni.

A lieto fine è un ottimo lavoro, caratterizzato da una grande consapevolezza artistica e da una grande cura, che svela un progetto, quello di Cane sulla Luna, da tenere d’occhio.

La foto in alto è di Gianluca Pantaleo,  mentre quella qui sopra è di Andrea Furlan, scattata in occasione dell'ultima edizione de L'Artista che non c'era, contest organizzato da L'Isola che non c'era di cui Cane sulla Luna è stato finalista.

Altri articoli di Redazione Isola

Nel caos di stanze stupefacenti