Enrico Pezza
Sprazzi d'ironia alla Rino Gaetano, scrittura narrativa che riporta al più classico De Gregori, con l'originalità di Tricarico e l'intelligenza compositiva dei migliori cantautori. Il tutto, come in un mosaico, dove testi e melodie si amalgamano alla perfezione, senza che uno possa sovrastare le altre. In questo lavoro di Enrico Pezza, A mani nude, parole e suoni trovano un proprio spazio, una propria collocazione e nessuno dei due elementi sembra avere più forza dell'altro.
Le parole risultano a volte più reali, più quotidiane, più ancorate alla vita, ed altre volte più sognanti, più oniriche, meno concrete, ma entrambe raccontano storie. Storie più “impegnate” di chi con occhi critici guarda il mondo d'occidente (Sabato d'occidente); di chi diventa simbolo di una lotta per la vita (El pocho); storie d'amore irreali, quasi impalpabili (Aria); storie di un altro tempo, di un ragazzo e del suo violino (Il signore con l'ombrello).
È però forse la grande varietà di suoni di quest'album a colpire l'orecchio di chi ascolta, un utilizzo intelligente e curioso di rumori della quotidianità nel brano d'apertura; uno swing, un brano solamente parlato, uno solo strumentale, suoni dal Sudamerica e dall'Oriente, un valzer leggero alla Buonanotte Fiorellino a chiudere il disco. Tre sono i brani che dal punto di vista musicale hanno diritto ad un'attenzione maggiore, la titletrack che ha una complessità fatta da un intro di chitarra acustica, un tema centrale con armonica a bocca, strofe con sottofondo di pianoforte e chitarra elettrica ed uno splendido finale ad archi; una complessità che rende questo brano sicuramente il migliore dell'intero album. Sul podio dei migliori entrano anche il ritmo incalzante e sostenuto de Il signore con l'ombrello, chansonne con violino e splendido scenario cinematografico, e l'ambiente etereo e lieve creato da pianoforte ed archi in Aria.
Un applauso finale per la capacità di scrittura di Pezza ed un altro per la sua voglia di rischiare, di tentare nuove strade, la musica italiana ne ha sempre più bisogno.
01. Sabato d'occidente
02. Il guardiano del faro
03. El pocho
04. Rosario
05. Intervallo
06. A mani nude
07. Radical chic
08. Aria
09. Il signore con l'ombrello
10. A che ora, a che ora
11. Amore mio