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Pietro Verna

A piedi nudi

“A PIEDI NUDI E CON LA TESTA AI SOGNI”

Verità è la parola che viene immediatamente in mente quando si ascolta A piedi nudi. Il secondo lavoro discografico di Pietro Verna, cantautore pugliese classe 1986, è un disco vero, un disco onesto.

Nudi sono i piedi con cui Pietro incede sul suo cammino verso se stesso, verso la sua arte. Nudi perché veri e onesti, spogliati dalla sovrastruttura dell’originalità a ogni costo, che troppo spesso affligge il panorama musicale italiano (e non solo). E’ un disco più classico che “indie” quello di Pietro: il tributo ai grandi Maestri della musica d’autore – cui per altro il nostro dedica spesso serate e tributi a metà tra musica e poesia – è evidente e palpabile nei testi e nelle musiche.

Del resto Pietro preferisce definirsi “artigiano della musica e delle parole”: e da artigiano va a bottega dai Grandi (su tutti Fabrizio de André, cui per altro ha dedicato la sua tesi di laurea e presenza importante nel primo disco di Verna, Ritratti, del 2012, e Gianmaria Testa, “faro” dichiarato di questo secondo album) ascolta, imita, impara...e poi sperimenta, traduce. Non è la lotta al “canone” spesso in voga, ma una ricerca personale e interiorizzata condotta tra le strade aperte dai Maestri, percorse da Verna con la passione e la curiosità di chi si sta cercando.

Lui stesso si presenta come uomo “in cerca” in quella che è la traccia più autoriferita del disco, Tracce. Qui Pietro parla in prima persona, egli stesso Viaggiatore Viaggiante di questo brano in cui l’artista stenta a riconoscersi nel mondo astratto e disturbante dei “corpi affollati”, delle “metropoli urlanti”, dei “comizi sprecati” per ritrovarsi nella concretezza materica di “botteghe abitate”, “sabbie bagnate” e “piaceri di seta”.

Pur intriso di romanticismo e metafore, è decisamente terreno A piedi nudi: nudi sono i piedi che lasciano tracce sulla terra, nella natura, nella carnalità che si ritrova nei brani del disco e in particolare nella canzone omonima. Una sensualità al tempo stesso casalinga e universale è celebrata in questa canzone che “sa di Milonga”, a ricordarci come la Passione possa incendiare il nostro quotidiano, trascinandoci altrove, per mantenerci sempre aggrappati alla nostra vita, alla nostra “casa”, a singoli momenti.

E’ un disco del quotidiano questo secondo lavoro di Pietro Verna: quotidiane sono le emozioni che vengono raccontate (amore, attesa, vergogna, rimpianto, speranza) e quotidiani sono i tempi narrati, sono i tempi della natura, della vita: Dicembre, Alba, Pomeriggio, Primavera… La semplicità della vita e dei giorni è raccontata con il lirismo che caratterizza la scrittura di Pietro, artigiano non solo della musica ma anche delle parole, cantautore e poeta. E da bravo artigiano non dimentica di celebrare gli “attrezzi del mestiere”, nella traccia La Punteggiatura, in cui vediamo punti, virgole e due punti animarsi e diventare segni per le parole e la vita. Anche qui il pensiero, la Regola, diventa carne, diventa materia.

Da evidenziare anche la collaborazione con l’amico poeta di Altamura Bartolomeo Smaldone, autore del testo Mandami un bacio, in cui l’amore non è fuga dal presente, ma riconquista del presente in senso più profondo ed “emozionale”.

Musica e poesia le arti con cui Verna si esprime, teatrale il suo metodo di ricerca – fatto di studio e mimo dei Maestri per dare corpo alla propria voce, alla propria scena – pittorica la resa: le storie narrate nel disco sono condensate in immagini, quadri posti davanti all’orecchio dell’ascoltatore, Ritratti di momenti, emozioni, concetti. Un personale tributo all’Arte, “passione e catarsi”, questo album di Pietro: seguiremo le Tracce con cui, con la grazia e la delicatezza che già lo contraddistinguono, ci condurrà sempre più al suo personale cammino, sempre “a piedi nudi e con la testa ai sogni”.

Foto di Rosemary Nicassio e Maurizio Anderlini

Prossimi appuntamenti:

03/02 - Reggio Emilia
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12/02 - Molfetta (BA)
18/02 - Bari
19/02 - Gioia del Colle (BA)
17/03 - Acquaviva delle Fonti (BA)
25/03 - Monopoli (BA)

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Pietro Verna e Giovanni Chiapparino
  • Anno: 2016
  • Durata: 44:59
  • Etichetta: Dig – Digressione Musica

Elenco delle tracce

01. Mandami un bacio
02. Da questa parte del mare
03. Primavera
04. Pomeriggio
05. Alba
06. Tracce
07. Sul treno
08. Tu, l’attesa
09. Viaggiatore viaggiante
10. A piedi nudi
11. La punteggiatura
12. Dicembre

Brani migliori

  1. La punteggiatura
  2. Pomeriggio
  3. Alba

Musicisti

Pietro Verna: voce – Gabriele Zanini: voce narrante – Vito Pesole: batteria – Giovanni Chiapparino: percussioni, pianoforte, piano rhodes, melodica, basso acustico – Umberto Calentini: contrabbasso, basso elettrico – Giulio Vinci: chitarra elettrica, bouzouki – Domenico Lopez: chitarra classica, tres cubano – Luca Fortugno: chitarra acustica – Andrea Campanella: clarinetto, clarinetto basso – Donny Balice: tromba – Michele Jamil Marzella: trombone – Danilo Amato: basso tuba – Francesco  Galizia: fisarmonica, sax tenore – Pantaleo Gadaleta: violino, launeddas, kushtar, duduk – Luciano Tarantino: violoncello