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Malanova

A testa o giocu

«Ci sono piccole storie che vanno raccontate». Con queste parole si apre A testa o giocu, quarta avventura discografica dei Malanova. L'attivo ensemble siciliano, che quest'anno festeggia i dieci anni di attività, porta avanti un ricerca fatta del recupero dei luoghi e della lingua originaria della Valle della Mela sita nel messinese.

Il Piccolo Laboratorio Etnico Malanova con A testa o giocu - che significa pensare sempre al gioco e/o vivere con leggerezza - ci affrescano una giornata in un paese. Una piazza, una chiesa, la fontana, il bar sport e colline da poco arse in attesa di scempio edilizio.

Un paese come tutti, con le comari – sorelle di quelle che conosciamo in Bocca di rosa -, gli innamorati clandestini, le donne sfiorite, i prepotenti, la struttura patriarcale, l'invasione di auto, i costumi nuovi e i detti e i proverbi che passano di bocca in bocca. Non c'è alcuna nostalgia nel progetto dei Malanova, ma solo voglia di raccontare e tramandare, grazie anche ad un libretto ricco, curato e spassoso - i tredici brani sono accompagnati da altrettante storie scritte dal premio letterario Giovanni Chiara.

Il disco si apre con la voce narrante di Salvatore Mendolia che ci conduce nella semplice e essenziale quotidianità di Don Mico. Il brano che segue dà il via alla vita del paese, è un mattino salmastro in E' tuttu veru, n'è vero nenti, dedicata proprio al raccontare che si modifica di bocca in bocca. Brani freschi (Chinnicchinnacchi) e virtuosi (La Vigna), struggenti come Ninetta e affascinanti come Sempr'è cucuzza, Fuddittu  e C'u' po' sapiri.

Con A testa o giocu siamo catapultati in un imponente set di strumenti, dalla chitarra al violino, dall'uso quasi jazz dei fiati alle percussioni. L'etno-folk dei Malanova (memore del miglior Canzoniere del Lazio, ma anche dei correggionali Taberna Mylaensis) è leggero e ricco al tempo stesso, raramente appesantisce l'ascoltatore che vede crescere ascolto dopo ascolto il progetto.

Ai poeti, ai musicisti e agli animi sensibili è affidato il compito di raccontare l'anima delle cose e i nostri ci riescono con allegria e serietà.

A testa o giocuè stato classificato tra le migliori produzioni etno/folk dal Premio Italiano Musica Popolare Indipendente.

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In dettaglio

  • Anno: 2011
  • Durata: 51:00
  • Etichetta: Radici Music

Elenco delle tracce

01. Don Mico

02. E' tuttu veru n'è veru nenti

03. Chinnicchinnacchi

04. Vinnigna

05. Fora di cca' sia

06. Senza soddi

07. Ninetta

08. Scinni suli

09. I acqua frisca

10. Tutti sannu a virità'

11. Sempr'è cucuzza

12. Futtiddu

13. C'u' po' sapiri

14. Scuri (Video)

Brani migliori

  1. Chinnicchinnacchi
  2. Ninetta
  3. Fuddittu

Musicisti

Stefano 'Bonny' Bonanno:basso, contrabasso Giovanni Ragno: flauti etnici, friscalètti siciliani, ciaramella, clarinetto, chalumeàu Peppe Burrascano: djembè, tamburi, darbuka, voce Saba: voce, tamburello Pasquale Manna:fisarmonica Nunziata Manninno:flauto traverso, flauto dolce Davide 'Dado' Campagna: tamburi a cornice, caccamèlla, percussioni Gabriella 'Kenya' Fugazzotto: violino Pietro Mendolia:chitarre acustiche, bouzouky, làud, Saz baglàma, mandola, chitarra battente, voce