Anche loro, come il più fortunato e recente Marco Carta, hanno fatto lo stesso percorso. Anno 2006: “Amici”. Anno 2007: Festival di Sanremo. I Pquadro, Piero Romitelli e Pietro Napolano, hanno partecipato ormai tre anni fa alla trasmissione di Maria De Filippi, che ad oggi sembra essere insieme ad “X Factor” lo sforna “talenti” musicali più importante d’Italia. Lì, tra quei banchi di scuola è nata la loro amicizia ed usciti da lì anche la loro collaborazione. Hanno cominciato ad esibirsi in giro per l’Italia fino a quando, una sera a Napoli, non sono stati notati dal loro attuale produttore Adriano Pennino, che ne ha ufficializzato l’unione e li ha portati sul palco dell’Ariston con il brano Malinconiche sere, arrivato terzo nella sezione giovani dell’edizione del 2007.
Dalla quella partecipazione è nato, ad agosto 2008, il loro primo album di inediti: A24. Dieci brani, il pop più classico, melodia all’italiana e due belle voci. Quella di Pietro, più soul, particolare, riconoscibile, e quella di Piero, più sporca e ruvida. L’amore come principale tema del disco, raccontato con semplicità ed il sapore dei vent’anni, fa avere loro un pubblico di adolescenti, il che non è sempre un male. A testimonianza di questo uno dei brani, Tu sei la musica in me, è stato scelto come colonna sonora del film della Disney “High School Musical 2”. I Pquadro sono un duo di ragazzi giovani, carini, che sanno cantare; se troveranno anche in futuro il coraggio di rischiare di più e qualche buon autore a scrivere per loro, potranno migliorare molto.
Nella musica, come nella vita, si deve scegliere una strada e poi seguirla e portarla avanti nel migliore dei modi. Questi due ragazzi, non so se per propria volontà o per manovre dall’alto, hanno intrapreso quella del pop, fatta di melodia e parole semplici da canticchiare, avranno tempo e modo di dimostrare se questa è davvero la loro strada o meno.

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